di Giancarlo Calzetta
Ces 2023, 50 start up italiane si affacciano al mondo
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Una volta, il CES di Las Vegas era la fiera dei televisori e dei computer. Durante il keynote di apertura, tutti pendevano dalle labbra di Bill Gates e nelle corsie dei padiglioni si vedevano perlopiù computer, accessori per PC di tutte le fogge, impianti ad alta fedeltà e televisori. Televisori belli, grandi, desiderati e sempre più hi-tech. Adesso non è più così: il CES non è più la fiera dei televisori. Non è più quello il punto cruciale di cui tutti parlano. “In realtà,” – ci fa notare Bruno Marnati, VP Samsung Electronics Italia – “non è che i televisori non ci siano più, anzi. Abbiamo molte novità e bellissime, ma attorno ai televisori è cresciuta a dismisura la quantità di altri oggetti ad alta tecnologia”. In effetti è così, ma con una riflessione in più: la gente ormai si aspetta che i televisori siano ad altissima tecnologia, lo dà per scontato, mentre si lascia ancora sorprendere dall'elettronica che entra in settori dove era presente solo marginalmente come quello delle automobili, in cui le case continuano a inserire schermi enormi e sempre più funzioni di guida autonoma, oppure quelli del benessere e della sanità, che stanno attraversando una trasformazione profonda che tocca da vicino i cittadini.
Del resto, è davvero difficile non restare strabiliati davanti a una app come Anura, in grado di rilevare battito cardiaco, pressione arteriosa, livello di stress, rischio di malattie cardiovascolari o diabetiche e un altro incredibile numero di parametri attraverso un video di meno di trenta secondi del nostro volto ripreso tramite la fotocamera del cellulare. Oppure che dire di Skinstack, una app che analizza la tua pelle, sempre tramite la fotocamera, e ti consiglia quali vitamine prendere per migliorarne la salute e l'aspetto, fornendoci la possibilità di stampare in 3D e inviarci a casa le gelatine che contengono il mix personalizzato? In alternativa, possiamo stupirci per la tecnologia che troviamo nel materasso Vibrasonic di Beyond-Sleep, in grado di cullarci con il rumore della pioggia o delle onde del mare, massaggiando leggermente la pelle fino a sciogliere lo stress, oppure collegarlo all'Xbox e avvertire addosso tutta la potenza delle esplosioni grazie ai suoi sei altoparlanti integrati. Ma il succo è sempre quello: la tecnologia è ovunque, tanto che addirittura Brava, quello che sembra un normale forno venduto come il primo a cuocere con la luce per risparmiare energia, rivela che il suo punto di forza sono le lampade interne: le stesse che vengono usate nel processo di creazione dei chip nelle fabbriche di Intel e soci.
Quindi, com'è il nuovo CES? È una fiera che ricalca in maniera profonda le necessità e le aspettative della società di oggi. Una società che vuole fare tutto tramite smartphone, anche comprare scarpe su misura costruite partendo dalla scansione 3D del nostro piede come nel caso di Enrico Cuini, o cercare delle anime gemelle con le quali condividere le proprie fantasie sessuali senza però mai incontrarsi (l'app si chiama blyynd e ha utenti per lo più francesi), ma che sente anche il peso di un mondo del lavoro che cambia. Non a caso, la parte dedicata alle tecnologie per il business è molto ampia, con molte proposte pensate per aiutare le aziende a digitalizzare i propri processi e modernizzarsi in un mercato globale complicato da continui incrementi del costo del denaro e da tecnologie che non sono sempre semplici da usare. Il metaverso, che era sulla bocca di tutti fino a pochi mesi fa, è praticamente sparita come buzzword, ma il CES gli riserva uno spazio importante dove si vedono ologrammi e altre tecnologie immersive che ci fanno capire come forse la visione di Zuckenberg sia sbagliata, ma “la sua creatura” ha una sua ragione di esistere, soprattutto a livello industriale, dove gemelli digitali e sistemi interconnessi possono aiutare le aziende a progettare meglio gli spazi e i processi risparmiando tempo e denaro.
Troviamo tute “aptiche”, cioè da indossare per sentire le sensazioni tattili su tutto il corpo mentre siamo immersi nella realtà virtuale, guanti, grandi schermi circolari che immergono l'utente in un ambiente fittizio ma non isolato e occhiali ancora troppo pesanti e scomodi, ma che sono un altro passo verso il momento in cui entrare nel metaverso non sarà più una penitenza per la nostra cervicale. Il CES è diventata una fiera della vita dei prossimi giorni, mesi o anni perché quando adesso si parla di tecnologia, si parla di tutto quello che ci circonda.
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