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Nuovo round per Young Platform: aumento da 16 milioni guidato da Azimut

di P.Sol.

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Reuters

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L’operatore di risparmio gestito annuncia l’ingresso nell’exchange italiano. All’operazione partecipano anche Banca Sella e United Ventures

13 giugno 2022
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3' di lettura

Bitcoin prosegue la sua precipitosa caduta che ormai l'ha portato a valere quasi un terzo rispetto ai massimi dello scorso novembre. D'altra parte sappiamo ormai che la regina delle criptovalute non ama le mezzo misure. Ma questo non ferma gli investimenti nel settore e l'interesse da parte di soggetti istituzionali, che puntano sul più lungo periodo.

Così Azimut, operatore indipendente nel risparmio gestito con oltre 83 miliardi di euro in gestione, ha partecipato come lead investor all'aumento di capitale da 16 milioni di euro di Young Platform, piattaforma fintech italiana di exchange che semplifica l'accesso al mondo delle criptovalute.

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I nuovi capitali permetteranno di sostenere i piani di sviluppo di Young Platform ad iniziare dall'ampliamento del team, da 41 unità a 110 a fine 2022, e dall'espansione geografica in nuovi mercati quali Francia, dove è stato avviato il processo per l'apposita licenza per operare in criptovalute, e Spagna.

Tra le principali scaleup fintech italiane Young Platform si propone di semplificare l'accesso al mondo delle criptovalute attraverso una piattaforma di prodotti digitali e un'intensa attività educativa e di divulgazione della tecnologia blockchain e delle sue applicazioni. Tra le prime tre piattaforme di cryptocurrency trading in Italia con il 36% di quota di mercato, la società a fine del primo trimestre 2022 contava oltre un milione di utenti pari a undici volte i volumi dell'anno precedente e punta a diventare una smart digital bank con un focus sui nuovi servizi digitali.

L'investimento di Azimut, pari a 11 milioni di euro, è avvenuto tramite un consorzio formato dal Digital Asset Opportunity Fund VCC lanciato in collaborazione con Sbi e Sygnum, dal fondo Azimut Digitech Fund nato dalla partnership con Gellify e dal veicolo lussemburghese Azimut Direct Investment Young Platform SCSp che ha permesso alla clientela “high net worth” del gruppo, servita dalla rete di consulenti finanziari e wealth manager in Italia, di prendere esposizione ad un settore in costante crescita.

L'investimento è di carattere finanziario, ma lascia aperta la porta a potenziali sviluppi anche sotto il profilo industriale, dal momento che Azimut ha già avviato sperimentazioni e attività nell'ambito degli asset digitali.

«Nonostante la recente volatilità, le criptovalute si stanno affermando come una nuova asset class espressione della recente dimensione digitale dell'economia che sarà sempre più significativa per le generazioni Y e Z. Questo investimento vuole essere la base per lo sviluppo di progetti comuni attraverso i quali integrare all'interno della nostra piattaforma di asset management un punto di osservazione che guarda alla blockchain e alla finanza decentralizzata come nuove frontiere di investimento e operative nella trasformazione digitale della nostra industria, trascendendo le dinamiche di mercato nel breve termine», ha commentato Giorgio Medda, amministratore delegato e global head of Asset management & fintech del Gruppo Azimut.

Al round guidato da Azimut ha partecipato anche un pool di investitori tra i quali Banca Sella e United Ventures, allo scopo di supportare la crescita di Young Platform a livello internazionale. Se il secondo è investimento puramente finanziario, anche per Banca Sella si può immaginare in prospettiva una partnership di carattere industriale.

Il mercato delle criptovalute ha quasi triplicato la propria capitalizzazione nel 2021, dai 772 miliardi di dollari il primo gennaio ai 2,19 trilioni il 31 dicembre e sta entrando in una nuova fase di sviluppo con un interesse crescente da parte degli investitori retail, e anche istituzionali. In particolari i giovani italiani sono tra i più entusiasti in Europa, il 14% fra i 18 e 34 anni afferma di aver comprato o venduto criptovalute e a livello globale più di un terzo dei millennial ritiene che le criptovalute sostituiranno presto i contanti e le carte.

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