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Puig archivia il 2021 con vendite record e e punta a espandersi in Cina

di Marika Gervasio

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Fatturato di quasi 2,6 miliardi di euro in crescita del 68% con un Ebitda di 425 milioni e per il 2023 si prevede di superare i 3 miliardi di ricavi con 500 milioni di Ebitda

4 aprile 2022
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1' di lettura

Il gruppo spagnolo di cosmetica Puig ha chiuso il 2021 con vendite record per quasi 2,6 miliardi di euro in crescita del 68% rispetto al 2020 e del 27% rispetto al 2019 e un Ebitda di 425 milioni (+357% sul 2020 e +27% sul 2019). All’andamento del fatturato hanno contribuito le divisioni Charlotte Tilbury e Derma che ha visto l’ingresso nel 2020 dei marchi Uriage e Apivita; ma anche la ripresa dei mercati dell’area Emea - in particolare con i lanci di Phantom di Paco Rabanne e Scandal pour Homme di Jean Paul Gaultier - e all’incremento del business in Usa - che è diventato il primo mercato per l’azienda spagnola - e Asia.

A crescere anche il segmento di nicchia - con i marchi Penhaligon's, L'Artisan Parfumeur e Christian Louboutin - e il make-up che ha messo a segno un +153% trainato dal brand di lusso Charlotte Tilbury. Per quanto riguarda invece la dermo-cosmesi l’incremento è stato guidato da Uriage, Apivita e Charlotte Tilbury cresciuti in particolare in Europa e Asia.

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Il piano triennale del 2020 prevedeva per il 2023 il raggiungimento di 3 miliardi di fatturato e un Ebitda di 500 milioni, valori che, in base all’andamento del 2021 e dei pirmi mesi del 2022, saranno probabilmente superati. Il business digitale sarà la chiave per l’espansione futura assieme alla crescita in Asia, in particolare in Cina.

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