di Massimo Mambretti
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Dal 1996 ai giorni nostri il sodalizio tra la Kia Italia e la Brc, dal 2016 brand della canadese Westport Fuel Systems quotata al Nasdaq e alla Borsa di Toronto, non ha mai risentito di momenti di crisi. Adesso, il legame è pronto a generare nuovi frutti, come lo Sportage full-hybrid a Gpl che si inserirà nel corso del 2022 nella famiglia della quinta generazione del suv compatto della Kia. Dopo avere generato in venticinque anni 100.000 Kia a Gpl, aver fatto risparmiare all'ambiente l'impatto con 154.000 tonnellate di emissioni di CO2 e ai clienti italiani 500 milioni di euro in termini di risparmio sul carburante rispetto alla benzina, la storia continua adeguandosi ai tempi e ponendosi come traguardo quello di sintonizzare l'alimentazione bi-fuel con le vetture native ibride.
L'evoluzione non intaccherà, però, uno dei capisaldi del legame tra la Kia Italia e la Brc, poiché anche le future vetture a Gpl della casa coreana nasceranno ancora a Cherasco, in provincia di Cuneo. Qui l'installazione di impianti di alimentazione Gpl su veicoli nuovi omologati in fase 2, quindi al di fuori nel sito produttivo originario, viene effettuata in uno stabilimento dove vengono inviate direttamente le vetture prodotte dalla Kia, che dopo la trasformazione a Gpl mantengono la garanzia di 7 anni.
Cherasco, dove la Brc è nata alcuni decenni fa grazie all'intraprendenza dei fratelli Mariano e Pierantonio Costamagna, può essere considerato il cuore pulsante, creativo e tecnologico della Westport Fuel System che ha affidato al branch italiano il ruolo più strategico. Basti pensare che in Italia dà occupazione a 800 dei suoi 1.300 dipendenti e che agli impianti di Cherasco si affiancano quelli nelle province di Brescia e di Reggio Emilia. Il polo tecnologico di Cherasco sviluppa anche la componentistica per le alimentazioni a Gpl, a Metano e Metano liquefatto. Un panorama in cui Brc si inserisce realizzando soluzioni sia per altri costruttori del settore automotive sia per brand che producono tri e quadricicli, del movimento terra e delle piattaforme aeree.
Per tutti questi settori Brc progetta e sviluppa anche componenti elettroniche, prodotte sempre a Cherasco. In totale la produzione annua di centraline rasenta il milione di unità, metà delle quali dedicate al Gpl e al Metano ed è formata da 150 diverse famiglie di schede elettroniche. In questo periodo l'azienda affronta la crisi dei microchip puntando sull'aumento delle scorte e sulla rielaborazione di alcuni tipi di centraline per scavallare la mancanza di alcune componenti elettroniche e, persino, quella sempre più pressante dei polimeri.
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