di Nicoletta Cottone
Il capo dello Stato Sergio Mattarella all’inugurazione dell’anno scolastico a Pizzo Calabro (Imagoeconomica)
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«Vi sono state assunzioni, aule adeguate e le istituzioni a diversi livello hanno collaborato per la riapertura delle scuole. Serve una prospettiva strategica con il Pnrr per avere una scuola più moderna. Questo è l’investimento più intelligente e proficuo. La scuola è assolutamente centrale. Servono impegni concreti, progetti adeguati, assunzioni di responsabilità». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella da Pizzo Calabro per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico.
«Quando è comparso il virus - ha detto Mattarella - la scuola è stata la prima a dover chiudere le sue porte. Ora, grazie alle vaccinazioni e alle nuove misure di precauzione questo non deve più accadere». Il capo dello Stato si è soffermato sulla «grande partecipazione alla campagna vaccinale» da parte dei giovani: «Il mondo della scuola si è mostrato un grande anti-virus». Spesso, nelle famiglie, ha ricordato, «sono stati i giovani a fare per primi i vaccino, anche quando i grandi tentennavano».
«La scuola non è un capitolo accessorio - ha sottolineato Mattarella - è centrale, ed è il volano migliore per il domani di tutti noi. Servono impegni concreti, progetti adeguati, assunzioni di responsabilità».
«Non ci sarà crescita di opportunità, se i ragazzi che provengono da famiglie meno abbienti troveranno ostacoli sulla strada di una propria affermazione. La scuola deve saper curare le eccellenze, perché tanto possono dare alla società, ma la condizione per farle sorgere consiste nel rendere aperto a tutti l'accesso effettivo all'istruzione e alla cultura per permettere che emergano talenti che altrimenti resterebbero inespressi. È scritto nella nostra Costituzione. Si trova nella scuola il capitale umano necessario a una vera crescita. Economica e civile», ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia a Pizzo calabro per l’inaugurazione dell’anno scolastico. «Sono la cultura, la responsabilità, la conoscenza, il metodo, le risorse di cui voi giovani - ha esortato il capo dello Stato - avete bisogno per essere protagonisti in un tempo dove il mondo corre sempre più veloce e anche i lavori cambiano con una rapidità che mai la storia ha conosciuto».
«Con le scuole ripartono, si riallacciano i fili che si erano interrotti, anzitutto lo studio, ma anche le relazioni e le amicizie, e questo trasmette energia a tutta la nostra comunità Nazionale. La scuola è ossigeno della società, il suo funzionamento è specchio di quello del Paese, abbiamo una scuola di valore, grazie agli insegnanti, al personale, agli studenti, sappiamo che ci sono aspetti che vanno migliorati, soffriamo ritardi antichi, inefficienza, diseguaglianze, non mancano le capacità per superarle».
Nicoletta Cottone
Caporedattore
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