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Unilever non alzerà offerta per divisione Gsk, il titolo sale ad Amsterdam

di Stefania Arcudi

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Il gruppo aveva messo sul piatto 50 miliardi di sterline per la divisione Consumer Healthcare. Gli analisti apprezzano la mossa

20 gennaio 2022
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2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta positiva per Unilever alla Borsa di Amsterdam, dove l'AEX è poco mosso, dopo che il colosso dell'alimentare e dei prodotti per l'igiene ha fatto sapere che non intende aumentare l'offerta per la divisione Consumer Healthcare di GlaxoSmithKline per la quale aveva messo sul piatto 50 miliardi di sterline. «Prendiamo atto delle assunzioni di carattere finanziario recentemente condivise dagli attuali proprietari di Gsk Consumer Healtcare e abbiamo stabilito di non modificare la nostra visione sul valore fondamentale», si legge nella nota. Gsk Consumer Healthcare è una joint venture tra Gsk e Pfizer in cui il gruppo inglese possiede una quota di maggioranza e che ha tra i propri marchi Polident, Aquafresh e Voltaren.

Il mercato ha ben accolto la notizia, tanto più che vari osservatori avevano giudicato la mossa troppo azzardata: «Pagare 50 miliardi di sterline per un'azienda che vende farmaci antidolorifici (tra i brand Voltaren Emulgel e Advil) e dentifrici (tra i brand Sensodyne e Parodontax) sembra una scommessa rischiosa e il prezzo sembra un po' troppo elevato» avevano detto gli esperti di Cmc Markets. Proprio per questo, sottolineano gli analisti di Jefferies, «la notizia che Unilever non alzerà l'offerta mette fine al sell-off, all'ondata di vendite, che in parte sembrava un razionale ridimensionamento del valore e in parte un messaggio emotivo all'indirizzo del Board e del management». Questo, hanno aggiunto, «era precisamente lo shock di cui Unilever aveva bisogno: una crisi che cristallizza la nostra tesi sulla trasformazione del portafoglio», motivo per cui Jefferies conferma il «buy». Per gli esperti di Ubs, invece, l'indicazione è «sell», vendere, perché «anche se Unilever ha ripreso il controllo della narrativa, ora è improbabile che l'affare vada in porto», mentre «sarebbe necessaria una rotazione di portafoglio su larga scala e ora la società è tornata al punto di partenza».

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