Scholz: "Ricostruzione Ucraina paragonabile al Piano Marshall"
“Sono fiduciosa che il prossimo lunedì il Consiglio raggiungerà un accordo sul meccanismo di correzione dei prezzi del gas”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al termine del Consiglio Europeo.
“L’Ue è in prima linea nel sostegno al suo vicino, come dovrebbe essere e tale rimarrà. Abbiamo sostenuto finanziariamente l’Ucraina con 19,7 miliardi di euro. Grazie alla presidenza ceca, la nostra proposta per ulteriori 18 miliardi di euro per il prossimo anno è stata adottata oggi”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.
Nell’ultima giornata, le forze aeree ucraine hanno lanciato 13 attacchi su posizioni nemiche, mentre i raggruppamenti offensivi russi si stanno espandendo nelle direzioni di Kupiansk e Zaporizhzhia. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un messaggio su Facebook riportato da Ukrinform. Secondo Kiev, le truppe russe continuano a concentrare gli sforzi sulla conduzione di azioni offensive nelle direzioni di Bakhmut e Avdiivka, nel Donetsk. Allo stesso tempo, gli invasori russi stanno tentando di migliorare la loro posizione tattica nella direzione di Lyman. Secondo lo stato maggiore, nel resto delle direzioni le truppe russe stanno cercando di frenare le azioni delle forze di difesa ucraine, bombardando le posizioni delle forze di Kiev e gli obiettivi civili situati lungo la linea di contatto.
“Il regime russo non conosce limiti: quelli che si darà dovranno essere quelli che noi stessi concederemo”. Lo ha detto, intervenendo a una discussione sulla situazione in Ucraina organizzata dall’Istituto McCain, il primo ministro lituano Ingrida Šimonytė. Il premier ha sottolineato che la Russia manca dei meccanismi di controllo del potere - come la società civile, l’opposizione politica e la libera stampa - che costituiscono uno dei cardini delle società democratiche. Le sanzioni economiche adottate, ha continuato Šimonytė, potranno aiutare “a modificare la situazione nel lungo periodo”.
Dopo aver ricordato l’importanza del potenziamento della frontiera orientale della Nato, la politica lituana è nuovamente tornata sulla necessità evitare, al momento attuale, qualsivoglia armistizio: “Vogliamo che questa guerra finisca il prima possibile”, ma la sua conclusione può essere rappresentata solo da una vittoria dell’Ucraina, in quanto una trattativa alle condizioni di Putin non farebbe che preparare il campo a un ritorno della guerra quando, dopo aver riorganizzato le Forze Armate, Putin stabilità che il momento è giunto”. Nessuna pace potrà essere conquistata in Europa, ha concluso Šimonytė, finché l’Ucraina “sarà spinta a trattare a condizioni a lei sfavorevoli e clementi con la Russia”.
L’esercito russo ha nuovamente bombardato la centrale elettrica della compagnia Dtek Energo. Lo rende noto la stessa società in un comunicato, come riporta Unian. Non ci sarebbero vittime ma la struttura “è stata gravemente danneggiata. Attualmente, l’impresa è completamente scollegata dal sistema elettrico”, fa sapere Dtek Energo, “l’interruzione ha portato a restrizioni sulla fornitura di calore nella regione”.
I rappresentanti permanenti presso l’Ue hanno trovato l’accordo sul nono pacchetto sanzioni alla Russia. Lo fanno sapere fonti diplomatiche.
Washington annuncia nuove sanzioni contro la Russia, un nuovo round dall’inizio della guerra, e che ancora una volta prendono di mira uno degli uomini più ricchi del Paese. In questo caso però si tratta di un oligarca che può definirsi ’storico’: Vladimir Potanin, magnate del nichel fin dall’epoca di Boris Eltsin, ex vicepremier della Federazione e vicino a Vladimir Putin, già colpito dalle misure restrittive di Ue, Regno Unito e Canada.
Oggetto delle sanzioni annunciate dal Tesoro Usa e dal dipartimento di Stato sono 18 entità finanziarie russe fra cui Rosbank, una banca commerciale che Potanin ha acquisito all’inizio di quest’anno. Poi, naturalmente, il suo entourage e membri della famiglia: la moglie dell’oligarca, Ekaterina Viktorovna Potanina, e i figli Ivan Vladimirovich Potanin e Anastasia Vladimirovna Potanina. Sotto sequestro anche lo yacht Nirvana, del valore da centinaia di milioni di dollari.
Mentre il segretario di Stato in persona, Antony Blinken, ha indicato che le nuove sanzioni riguardano anche 29 fra governatori e responsabili di regioni in Russia, a conferma dell’approccio onnicomprensivo che Washington mantiene su questo fronte.
L’amministrazione Biden sta valutando se inviare in Ucraina un equipaggiamento elettronico avanzato per convertire munizioni non guidate in ’bombe intelligenti’ in grado di colpire le posizioni militari russe con una maggiore livello di precisione. Lo riferiscono fonti Usa che spiegano che questi ’kit’ comprenderanno dispositivi di posizionamento globale e potranno essere attaccati ad una serie di armi, creando quelle che il Pentagono chiama lJoint Direct Attack Munition (Jdam).
Non è ancora chiaro comunque se il presidente Biden o altri membri del suo Consiglio di Sicurezza abbiano approvato questo trasferimento. Inoltre, non è stato specificato dalle fonti se le forze ucraine utilizzerebbero questi kit per missili lanciati da terra o da aerei, o nel dettaglio quali sistemi specifici attualmente nell’arsenale di Kiev sarebbero candidati a ricevere questo ’upgrade’.
Il presidente Cei e arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi ha scelto di dedicare la chiusura del suo discorso in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria nel capoluogo emiliano con una richiesta di “tregua per Natale” della guerra in Ucraina e con un appello per la pace.
«Sono nostre - ha detto - le sofferenze di coloro che sono colpiti dalla violenza e dalla guerra, di tutte le vittime di quella mostruosità che è la guerra». Una guerra «causata da aggressori e contro gli interessi del loro stesso popolo, distruggono e si distruggono. Quindi come non sentire il dolore dell’Ucraina, dei suoi tanti figli che lavorano qui, che sono per certi versi anche nostri concittadini. Una ferita terribile», la loro, «che crediamo che debba essere quanto prima sanata».
Di qui «la richiesta, con insistenza, di una tregua per Natale». «Papa Benedetto XV - ha proseguito Zuppi - che era stato vescovo di Bologna cent’anni, fa definì la guerra un’inutile strage e chiese proprio in un’occasione simile di dichiarare una tregua. Vorrei anche ricordare i tanti i cui diritti sono calpestati», ha proseguito Zuppi.
«Papa Francesco ha chiesto la clemenza per tanti prigionieri e credo che i nomi di alcuni di loro ci sono molto cari. E aggiungiamo questo: che non ci siano condanne a morte. Ecco - ha concluso - ho ricordato prima l’articolo 11 della Costituzione: ’ripudiare la guerra’, lavorando per percorsi di giustizia che favoriscano la pace».
La direzione dell’intelligence ucraina ha dichiarato che gli occupanti russi in Crimea stanno cercando di rafforzare ulteriormente la costa, “temendo l’arrivo della forza di sbarco ucraina”. Secondo il rapporto - citato da Kyiv Independent - la Russia sta scavando trincee e minando la costa vicino al villaggio di Molochne, che non è lontano dalla città di Saky. “Inoltre, vengono installati i cosiddetti ’denti di drago’, le file di piramidi di cemento che dovrebbero fermare l’avanzata di mezzi pesanti”, dicono i servizi di intelligence di Kiev.
La Germania ha consegnato all’Ucraina missili per il sistema di difesa area Iris-T, due veicoli corazzati e 30 mila proiettili da 40 mm. Lo ha dichiarato in una nota il governo federale tedesco, come riporta Unian. Inoltre, sono state consegnate 5 mila munizioni da 155 mm, 4 ambulanze e 18 veicoli cargo.
Il governo ucraino ha firmato un accordo con l’Agenzia internazionale per l’energia ( Aiea ) per ricostruire e sviluppare il sistema energetico del Paese. Lo riporta il Guardian, precisando che l’accordo biennale si concentrerà sulla sicurezza energetica, la transizione verso l’energia pulita, il risparmio energetico e la ricostruzione del settore energetico.
Secondo l’agenzia di stampa Interfax il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko ha dichiarato che “il rafforzamento della sicurezza e la transizione verso un’energia priva di emissioni di carbonio sono principi fondamentali su cui si baserà la ripresa del settore energetico ucraino. Non stiamo abbandonando i nostri piani precedenti per sviluppare fonti di energia rinnovabile e unirci alla tendenza della transizione verde globale”.
Il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko
Secondo fonti non ufficiali, il ’dono dall’ Ucraina ’ esploso in Polonia era un lanciagranate. Lo scrive Ukrainska pravda, dopo che il ministero dell’Interno di Varsavia ha denunciato oggi l’esplosione di un regalo ricevuto durante una visita di lavoro in Ucraina dal capo della polizia polacca, generale Jaroslaw Szymczyk.
Le autorità polacche non hanno specificato cosa fosse il regalo. Ma hanno riferito che è esploso nella sede della polizia e che il generale e un impiegato civile sono rimasti feriti, anche se non in maniera grave. Le fonti di Ukrainska pravda affermano che il dono era un lanciagranate, esploso mentre agenti di polizia polacchi “ci stavano giocando”.
Tenere colloqui con la Russia “è l’ultimo passo verso la pace, non il primo”. Lo ha detto in un intervento all’Economist Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’ Ucraina . Lo riporta Ukrinform. “La pace non è semplicemente l’assenza di lotta. Pertanto l’opinione di alcuni politici occidentali secondo cui sedersi al tavolo dei negoziati è la prima cosa che dovrebbe accadere prima che regni la pace in Ucraina è un errore fondamentale”, ha aggiunto. Secondo Yermak “ci sono altre nove cose che devono accadere prima”. Fra queste ha citato “la sicurezza nucleare e alimentare, la limitazione delle entrate della Russia dalla vendita di energia, il rafforzamento della difesa antiaerea e antimissilistica dei siti critici in Ucraina, la sicurezza ambientale e il rilascio di prigionieri e deportati”.
Due ucraini sono stati condannati dal tribunale regionale di Brest, in Bielorussia , per “attività di agenti”. Lo riporta Ukrinform, citando la ong bielorussa Centro per i diritti umani di Vyasna. Mykhailo Stolyarchuk e Dmytro Hudyk sono stati condannati rispettivamente a 6 e 5 anni di carcere per aver “raccolto dati su attrezzature e strutture militari in Bielorussia su istruzioni del servizio di sicurezza dell’Ucraina” nel 2018. La data del loro arresto non è nota, ma probabilmente è avvenuta all’inizio di quest’anno. La sentenza è stata emessa il 24 novembre ma è stata resa nota solo nel film di propaganda ’Controspionaggio. Operazioni del KGB bielorusso contro i servizi speciali dell’Occidente e dell’Ucraina’.
Sui social e i siti di offerte di lavoro russi vengono offerti alti salari per andare a scavare trincee e costruire fortificazioni nelle zone occupate dell’Ucraina e nella regione di confine russa di Belgorod . Lo riferisce il sito indipendente Meduza, raccontando che vengono offerti salari mensili fra gli 89mila e 258mila rubli (equivalenti a 1.380- 4mila dollari), oltre a vitto, alloggio e trasporto gratuiti.
La maggior parte delle offerte proviene dalla compagnia StroiKom, che sul suo sito vanta di aver costruito il ponte della Crimea, l’aeroporto di Sochi, lo stadio di Nizhny Novgorod e il grattacielo del centro Lakhta a San Pietroburgo. Ma il canale Telegram Mozhem Obyasnit nota che i siti di commento sulle offerte di lavoro sono pieni di commenti negativi di ex dipendenti della società. «Non fatevi tentare dal lavorare per la StroiKom, non importa quanto vi offrono, Scappate via», scrive un utente. Altri raccontano di essere stati alloggiati in tende militari, ma anche di aver ricevuto la paga in ritardo e comunque meno di quanto promesso.
I russi temono uno sbarco ucraino in Crimea e hanno iniziato a minare e fortificare la costa. È quanto afferma il direttorato dell’intelligence militare ucraina, citato dal sito di Ukrainska Pravda. «I russi nella Crimea occupata stanno cercando di rafforzare la linea costiera, temendo lo sbarco di parà ucraini. In particolare è stato equipaggiata una rete di barriere di mine, fossati e trincee sulla costa vicino al villaggio di Molochne», riferiscono i servizi militari. Inoltre i russi continuano a posizionare sulla costa schiere di ’tetrahedra’, le piramidi triangolari anti tank, come si vede in una foto pubblicata dal sito.
È stato trovato l’accordo per sbloccare gli aiuti da 18 miliardi di euro all’ Ucraina . Lo riportano fonti qualificate. La Polonia ha infatti ritirato l’obiezione sulla global minimum tax, circostanza che aveva bloccato il via libera all’intero pacchetto, che comprende anche l’ok condizionato al Pnrr ungherese e il congelamento del 55% dei fondi di coesione Ue destinati a Budapest.
«Se Putin si ritira ora ai confini del 1991, inizierà il percorso diplomatico. Solo lui può trasferire la guerra dal piano militare a quello diplomatico». Lo detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista all’Economist riportata da Ukrinform. Il leader di Kiev ha ribadito che il popolo ucraino «non accetterà compromessi». Zelensky ha sottolineato che l’unica via d’uscita è il «completo ritiro delle truppe russe sia dalle terre conquistate quest’anno, sia dal territorio occupato otto anni fa», la differenza «può essere solo nel modo in cui accadrà: o i russi lasceranno questi territori o l’Ucraina li costringerà a farlo».
È iniziato oggi nel tribunale di San Pietroburgo il processo contro l’artista russa Sasha Skochilenko, arrestata nell’aprile scorso per aver protestato contro la guerra in Ucraina. La 32enne aveva sostituito in un supermercato i prezzi della merce con informazioni con il numero delle vittime del conflitto. Lo riporta il Moscow Times. Skochilenko, detenuta in un centro di custodia cautelare per oltre sei mesi, è accusata di aver diffuso «informazioni consapevolmente false» sull’esercito russo. Lei si è dichiarata non colpevole: «Non ammetto alcuna colpa di aver condiviso deliberatamente informazioni false», ha detto l’artista ai giudici in una dichiarazione all’apertura del processo. Se ritenuta colpevole, Skochilenko potrebbe rischiare fino a 10 anni di carcere.
Via libera al summit Ue alle conclusioni del Consiglio sul capitolo energia, incluso quindi il punto in cui i leader chiedono di “stabilire un meccanismo di correzione del mercato”, ovvero un price cap. Ma non c’è ancora un’intesa sulla soglia. Alcune fonti europee spiegano che, a margine del vertice, i Paesi stanno trattando in vista del Consiglio Affari Energia di lunedì. “Se Germania, Francia e Italia trovano un accordo allora il più è fatto”, sottolineano le stesse fonti, spiegando come i tre Paesi rappresentino ciascuno un gruppo di capitali con una specifica posizione sul tetto al prezzo del gas.
«Mi fido dei miei generali ma dall’inizio della guerra ne ho licenziati dieci perché non erano all’altezza. Un altro si è suicidato». Così il capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny, in un passaggio di una lunga intervista all’Economist. Lo riporta Ukrainska Pravda.
La Russia sta ammassando truppe e armi per una nuova grande offensiva invernale in Ucraina. È quanto emerge dagli ultimi briefing del presidente Volodymyr Zelensky e dei suoi generali ripresi dal settimanale britannico The Economist. Un attacco su vasta scala dal Donbass, da sud o anche dalla Bielorussia potrebbe essere sferrato già a gennaio o al massimo in primavera. Le truppe di Mosca punteranno a respingere le forze ucraine e potrebbero persino organizzare un secondo tentativo di prendere la capitale Kiev.
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni finanziarie contro uno degli uomini più ricchi della Russia, Vladimir Potanin, storico magnate del nichel fin dall’epoca di Boris Ieltsin. Lo hanno annunciato oggi il dipartimento del Tesoro e il dipartimento di Stato, in una nota. L’oligarca vicino al presidente russo Vladimir Putin è già stato colpito dalle misure dell’Ue.
Vladimir Potanin
L’esercito russo ha attaccato le infrastrutture a Kharkiv. Lo ha riferito su Telegram il sindaco della città, Igor Terekhov. «Ci sono esplosioni a Kharkiv. Il nemico sta bombardando le infrastrutture. Chiedo a tutti di essere il più attenti possibile e di rimanere nei rifugi se possibile», ha detto il primo cittadino, citato da Ukrainska Pravda. Al momento non si riportano vittime. Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Sinegubov, ha confermato nuovi attacchi dell’esercito russo riferendo che è stato colpito il distretto di Kholodnogorsk. Nella regione è stata dichiarata un’allerta aerea.
Imponendo sanzioni alla Russia, «i Paesi occidentali hanno cercato di spingere il Paese alla periferia dello sviluppo globale, ma noi non seguiremo mai la strada dell’autoisolamento e dell’autarchia». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante una riunione del Consiglio per lo sviluppo strategico e i progetti nazionali. Come riferito dall’agenzia di stampa russa Tass, il presidente ha spiegato che la Russia, al contrario, contrasterà le sanzioni con uno spostamento dei flussi commerciali ed energetici. «Stiamo espandendo e continueremo a espandere la cooperazione con tutti coloro che sono interessati e che comprendono chiaramente gli interessi degli altri popoli, nazionali e domestici», ha detto Putin, spiegando che «la Russia sta intensificando le relazioni commerciali e di investimento con questi Stati». Il commercio estero russo, ha detto Putin, «si sta orientando verso regioni e mercati dinamici, verso Paesi in via di sviluppo» e questo succede «da molti anni, indipendentemente dagli eventi globali attuali».
«I prossimi sei mesi saranno decisivi sotto molti aspetti nel confronto che la Russia ha avviato con questa aggressione. Aggressione contro l’Ucraina e contro ognuno di voi, perché l’obiettivo finale della Russia va molto oltre il nostro confine e la sovranità ucraina. I prossimi sei mesi richiederanno da parte nostra sforzi ancora maggiori rispetto a quelli finora compiuti». Lo ha rimarcato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky collegandosi con i leader Ue riuniti al Consiglio europeo di Bruxelles.
«Il terrore energetico della Russia deve essere sconfitto in tutte le sue forme«. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo in video collegamento al summit dei leader Ue. «Il ricatto energetico russo, qualsiasi azione distruttiva della Russia contro le infrastrutture critiche in Ucraina o, ad esempio, contro i cavi sottomarini e i gasdotti in Europa, qualsiasi tentativo di destabilizzare i mercati del gas e del petrolio o il settore dell’energia nucleare devono ricevere risposte forti da tutta l’Europa», ha aggiunto.
Gli ucraini - sottolinea Zelensky hanno bisogno «di sostegno per l’acquisto del volume di gas utilizzato per compensare i danni causati dagli attacchi russi al sistema energetico: si tratta di circa due miliardi di metri cubi di gas. Abbiamo anche bisogno di sostegno per l’elettricità dell’Ucraina, con forniture dall’Ue. Così come possiamo aiutarvi, esportando elettricità, quando riprenderemo la nostra produzione, abbiamo bisogno del vostro aiuto ora per superare l’inverno. Si tratta della fornitura di elettricità per un valore di circa ottocento milioni di euro».
La Russia non ha ancora deciso come procedere per la riparazione dei gasdotti di Nord Stream danneggiati dalle esplosioni a settembre. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa, aggiungendo che non è stata presa alcuna decisione nemmeno in relazione alla ripresa dell’esportazione di gas attraverso la linea intatta di Nord Stream 2.
«Mi congratulo con il Parlamento europeo per il riconoscimento dell’Holodomor come genocidio del popolo ucraino». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky su Twitter dopo l’annuncio della decisione da parte dell’Unione europea. «Sono grato alla presidente Roberta Metsola», scrive nel tweet, «agli eurodeputati e a tutta l’Europa unita per questa importante e giusta decisione», «spero in un ulteriore riconoscimento dell’Holodomor come genocidio da parte di tutti i Paesi civili del mondo».
La Russia ha esportato circa 22 milioni di tonnellate di grano negli ultimi cinque mesi ed è pronta a fornire altri 4-5 milioni di tonnellate entro la fine dell’anno: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin alla riunione del Consiglio per lo sviluppo strategico e i progetti nazionali. «La Russia ha esportato - ha detto - circa 22 milioni di tonnellate di grano solo negli ultimi cinque mesi, prevalentemente verso Paesi asiatici e africani. Siamo pronti a fornire altri 4-5 milioni di tonnellate di grano entro la fine di quest’anno, ed entro la fine dell’anno agricolo, cioè entro il 30 giugno 2023, considerando il raccolto da record - e abbiamo un raccolto da record, vorrei congratularmi ancora una volta con la comunità rurale - saremo in grado di portare le forniture totali per l’esportazione a 50 milioni di tonnellate».
Il presidente russo Vladimir Putin. (EPA/MIKHAEL KLIMENTYEV / SPUTNIK / KREMLIN)
Il vice capo delle forze armate ucraine Oleksiy Gromov, ha annunciato durante un briefing al Military Media Center, che non ci sarà una tregua per Natale con l’esercito russo. Lo riporta Unian. “Credo che ci sarà un completo cessate il fuoco da parte nostra solo quando non rimarrà un solo occupante sulla nostra terra”, ha aggiunto Gromov.
“Al momento posso confermare che ci sono stati contatti diplomatici in tal senso”. Lo afferma il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, a commento di quanto detto dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova secondo cui Mosca ha ricevuto dalla Santa Sede una dichiarazione in cui la Segreteria di Stato vaticana “si scusa con la parte russa” per le dichiarazioni di papa Francesco alla rivista dei gesuiti “America”.
Le forze russe si concentreranno nel prossimo futuro soprattutto sull’obiettivo strategico di stabilire un controllo totale sulle regioni di Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina orientale: lo ha detto in un briefing il generale di brigata Oleksiy Hromov, vicecapo del Dipartimento operativo principale dello Stato Maggiore delle Forze armate del Paese, come riporta Ukrinform. Dopo i successi delle truppe ucraine nelle direzioni di Kherson e Kharkiv, la leadership militare e politica russa ha dovuto modificare i suoi piani operativi per la conquista dell’Ucraina, ha osservato Hromov. “Nel breve termine, gli sforzi principali del nemico si concentreranno sul compito strategico di stabilire il controllo completo sulle regioni ucraine di Donetsk e Lugansk”, ha affermato Hromov sottolineando che per garantire un vantaggio quantitativo in termini di armi ed equipaggiamenti militari al fronte, Mosca sta incrementando la produzione di equipaggiamenti a livello nazionale e sta finalizzando accordi di fornitura con altri Paesi.
Il Parlamento europeo ha riconosciuto come genocidio la carestia artificiale, nota come ’Holodomor’, provocata dal regime sovietico in Ucraina nel 1932-1933. Gli eurodeputati “condannano fermamente questi atti che causarono la morte di milioni di ucraini e invitano tutti i Paesi e le organizzazioni che non l’hanno ancora fatto a riconoscere l’Holodomor come genocidio”. Il testo non legislativo è stato adottato con 507 voti favorevoli, 12 contrari e 17 astensioni.
“Ho ringraziato il presidente Zelensky per aver aggiornato il Consiglio Europeo sugli ultimi sviluppi in Ucraina. Gli attacchi missilistici della Russia contro i civili e le infrastrutture civili sono un crimine di guerra e devono cessare. L’Ue è unita nel sostenere l’Ucraina fino a quando sarà necessario”. Lo ha scritto su Twitter Charles Michel dopo l’intervento del presidente ucraino. “Il Presidente Zelensky ha anche illustrato il suo piano di pace: l’Ue è pronta a sostenere l’iniziativa dell’Ucraina”, ha aggiunto. Il piano, a quanto si apprende, sarebbe quello già presentato al vertice del G20 a Bali.
“Sta volgendo al termine un anno segnato dal ritorno dalla guerra in Europa. Un incubo, una tragedia che credevamo ormai consegnata ai libri di storia. La scellerata invasione russa in Ucraina ha provocato una crisi energetica e alimentare mondiale con pesanti ricadute sulle nostre economie”. Lo ha detto il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni, in un video messaggio all’Assemblea nazionale di Confagricoltura
Il Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni EPA/STEPHANIE LECOCQ
I separatisti filorussi del Donbass sostengono che le forze armate ucraine abbiano bombardato la città di Donetsk provocando la morte di almeno una persona e il ferimento di altre nove. “Esattamente alle 7:00 del mattino il centro di Donetsk è stato colpito dal più massiccio bombardamento dal 2014”, ha scritto sui social media il ’sindaco’ filorusso di Donetsk, Alexey Kuzmin, secondo il quale “40 missili sono stati sparati contro i civili”.
Le Nazioni Unite hanno fornito quest’anno oltre 4,5 miliardi di dollari in assistenza umanitaria all’Ucraina: lo ha detto il premier ucraino, Denys Shmyhal, nel corso di un briefing congiunto con il vicesegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, Martin Griffiths, come riporta Ukrinform. “Quest’anno le Nazioni Unite hanno stanziato più di 4,5 miliardi di dollari per fornire assistenza umanitaria alla popolazione dell’Ucraina, colpita dall’aggressione armata russa, e agli ucraini che hanno lasciato il Paese. Apprezziamo questo sostegno e speriamo che le Nazioni Unite mantengano l’assistenza almeno allo stesso livello nel 2023. Abbiamo anche concordato di sviluppare ulteriori aree di assistenza”, ha detto Shmyhal.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha esortato a non credere alle voci sulle presunte imminenti dimissioni del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. “Si tratta di voci, quindi vanno trattate di conseguenza”, ha affermato Peskov, come riportano le agenzie russe.
Il ministero della Difesa russo ha caricato un missile balistico Yars in un silo nella regione di Kaluga, a sud-est di Mosca, e per celebrare l’evento ha pubblicato un video dell’istallazione, quando mancano pochi giorni alla ’Giornata delle forze missilistiche strategiche’ del 19 dicembre. Lo riporta la Cnn, che pubblica un’immagine ripresa dal video. L’emittente tv statunitense definisce l’iniziativa di Mosca un ulteriore segno dell’importanza che la Russia attribuisce al suo deterrente nucleare strategico. “Un missile balistico intercontinentale del complesso Yars è stato caricato in un silo di lancio presso la formazione missilistica di Kozelsky, nella regione di Kaluga”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo. “L’importanza di questa operazione sta nel fatto che il missile sarà in servizio di combattimento come previsto. La Madrepatria riceverà altre armi missilistiche nucleari, che ci permetteranno di risolvere qualsiasi compito a livello strategico”, ha dichiarato Alexei Sokolov, comandante della formazione missilistica di Kozelsky, in un video pubblicato dal ministero insieme al comunicato. L’annuncio dell’installazione del missile intercontinentale da parte della Russia segue le notizie dei media Usa secondo cui Washington starebbe finalizzando un piano per inviare i missili a lungo raggio per la difesa aerea Patriot all’Ucraina.
“Ad oggi, la Russia non ha mostrato alcuna reale volontà di raggiungere una pace giusta e sostenibile. Il Consiglio europeo ribadisce di essere pronto a sostenere l’iniziativa dell’Ucraina per una pace giusta”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del summit Ue che approdano oggi al tavolo dei leader. Nel capitolo dedicato all’Ucraina “il Consiglio europeo riafferma il pieno sostegno dell’Unione all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti, nonché al diritto intrinseco dell’Ucraina all’autodifesa contro l’aggressione russa. L’Unione europea resta impegnata a fornire sostegno politico e militare all’Ucraina, in particolare attraverso il Fondo europeo per la pace e la Missione di assistenza militare dell’Ue a sostegno dell’Ucraina, e intensificando la fornitura bilaterale di sostegno, in particolare le capacità di difesa aerea e l’assistenza allo sminamento”, si legge nel testo. “L’attuale campagna russa di attacchi missilistici sistematici contro civili ucraini, obiettivi civili, infrastrutture energetiche e altri servizi, per infliggere ancora più sofferenze al popolo ucraino, è un crimine per il quale non può esserci impunità. Deve cessare. Il Consiglio europeo invita tutti i partner internazionali a lanciare appelli analoghi e a esercitare la loro influenza a tal fine”, recitano ancora le conclusioni del summit.
TitoloEsercitazione Nato ’Strike Back’ in Bulgaria, guidata dall’Italia
E’ di almeno due morti il bilancio dei nuovi attacchi delle truppe russe sul centro di Kherson. Lo ha riferito il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko, come riporta Ukrainska Pravda. “Kherson. Il nemico ha colpito di nuovo il centro della città. A 100 metri dall’edificio delll’amministrazione regionale che è stato attaccato ieri. Ci sono informazioni su 2 persone morte. I soccorsi sono sul posto”, ha scritto Tymoshenko su Telegram.
“Siamo preoccupati dal tentativo di rilassare il meccanismo di sanzioni con l’alibi della sicurezza alimentare”. Lo afferma il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda, a margine del vertice dei leader europei. Il capo di Stato ha accolto con favore il “nono pacchetto sulle sanzioni”, attualmente in discussione, sottolineando tuttavia “l’importanza di mantenere il più forte possibile le sanzioni”. “La sicurezza alimentare è importante ma non può essere utilizzata come scusa per allentare le sanzioni per alcuni oligarchi russi. Ogni giorno gli ucraini muoiono sotto le bombe russe: il nostro compito è andare avanti rafforzando le sanzioni nel tentativo di cambiare l’atteggiamento del Cremlino”.
Donetsk ha subito questa mattina ’’il peggior attacco dal 2014’’. Lo ha dichiarato su Telegram il sindaco nominato dai russi Aleksey Kulemzin, che puntando il dito contro le forze armate di Kiev ha sostenuto che ’’esattamente alle 7 del mattino hanno sottoposto il centro di Donetsk al raid più massiccio dal 2014”. Spiegando che era stato preso di mira un incrocio vitale in città, Kulemzin ha affermato che “quaranta razzi da BM-21 ’Grad’ MLRS sono stati lanciati contro i civili nella nostra città”. Al momento non si hanno notizie di vittime.
un palazzo distrutto a Lyman, regione di Donetsk
Possibili consegne di sistemi di difesa missilistica Patriot da parte degli Stati Uniti a Kiev aumenteranno il rischio di un coinvolgimento diretto dell’esercito americano nel conflitto in Ucraina. Lo ha affermato in un briefing la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come riporta Tass.
“Il 13 dicembre è stata annunciata l’intenzione degli Stati Uniti di fornire all’Ucraina una batteria di difesa antimissile Patriot. Molti esperti, compresi quelli all’estero, dubitano della saggezza di una simile mossa, che potrebbe portare a un’escalation del conflitto e aumentare il rischio di coinvolgimento diretto dell’esercito americano nelle ostilità”, ha detto Zakharova.
E’ ’’lontano dalla realtà’’ il piano di pace presentato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky per uscire dalla crisi. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, affermando che ’’tali iniziative di pseudo-pace sono mascherate da parole sull’adesione a metodi diplomatici... La Russia ha ripetutamente sottolineato che non è stata Mosca a interrompere i negoziati ad aprile, ma il regime di Kiev. Tutta la responsabilità sul rifiuto della diplomazia spetta al regime di Kiev’’. Questa attitudine, ha aggiunto, rende ’’più difficile arrivare ad accordi futuri’’.
“Sul nono pacchetto sanzioni ci sono preoccupazioni da parte di alcuni Paesi, non solo l’Ungheria, l’incontro degli ambasciatori Ue avverrà in parallelo al Consiglio Europeo, sono fiducioso che si possa trovare un accordo, così come sul pacchetto di aiuti da 18 miliardi all’Ucraina”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. “Nella prima parte si collegherà Volodymyr Zelensky e penso sia importante dare un segnale, dobbiamo lavorare nelle prossime ore”.
Tutte le armi che l’Occidente fornisce all’Ucraina sono un obiettivo legittimo per le forze armate russe. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova nel corso di una conferenza stampa, sottolineando che queste armi vanno quindi ’’distrutte o sequestrate’’.
“Washington, che è di fatto diventata parte del conflitto, non potrà sottrarsi al coinvolgimento nel terrore scatenato dal regime di Kiev contro la popolazione civile della Russia e sollevarsi dalla responsabilità per la morte e la distruzione causate dalle armi americane”: lo ha affermato la portavoce de ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta Ria Novosti. Zakharova ha ricordato una serie di attacchi ucraini contro città e paesi russi, “tali azioni del regime di Kiev sono condotte con l’approvazione degli Stati Uniti , che sono direttamente coinvolti nella guida dell’artiglieria e dei sistemi missilistici”.
“Credo che la questione energetica sia estremamente rilevante e questo è complessivamente un Consiglio europeo nel quale noi siamo chiamati a confermare il nostro sostegno sulla vicenda della guerra di aggressione contro l’Ucraina”. Così la premier Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo
La Russia dovrebbe essere completamente esclusa dagli eventi sportivi internazionali: lo ha dichiarato ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver parlato con il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio) Thomas Bach. “Da febbraio, 184 atleti ucraini sono morti a causa delle azioni della Russia. Non si può cercare di essere neutrali quando le basi della vita pacifica vengono distrutte e i valori umani universali vengono ignorati. L’unica risposta giusta a tali azioni -secondo il presidente ucraino- è il completo isolamento dello stato terrorista sulla scena internazionale. In particolare, questo vale per gli eventi sportivi internazionali”. Zelensky ha anche invitato il CIO a contribuire al ripristino delle infrastrutture sportive in Ucraina distrutte dalla Russia durante la sua invasione, che è stata lanciata il 24 febbraio. Venerdì, il Cio ha aperto le porte al ritorno degli atleti russi e bielorussi alle competizioni sportive internazionali, nonostante l’invasione in corso dell’Ucraina.
Il recente dispiegamento da parte della Russia di unità aggiuntive di riservisti in Bielorussia, e le esercitazioni delle truppe bielorusse difficilmente permetteranno di costituire una forza in grado di condurre con successo un nuovo assalto nel nord dell’Ucraina. Questa la valutazione dell’intelligence britannica, nell’ultimo rapporto sulla situazione sul terreno in Ucraina divulgata dal ministero della Difesa di Londra. “Il 13 dicembre 2022 - vi si legge - la Bielorussia ha avviato un’ispezione improvvisa per verificare la prontezza operativa delle proprie forze: secondo quanto riportato, esercitazioni sarebbero in corso nella parte nordoccidentale del paese, lontano dal confine ucraino. La Russia ha inoltre recentemente dispiegato in Bielorussia unità extra di riservisti mobilitati. La Bielorussia ha svolto un ruolo chiave nell’assalto della Russia a Kiev dal 24 febbraio 2022. Tuttavia, è improbabile che le truppe bielorusse e le unità russe impegnate nelle esercitazioni costituiscano attualmente una forza in grado di condurre con successo un nuovo assalto nel nord dell’Ucraina”.
Il governo del Canada ha annunciato che revocherà l’esenzione sulle sanzioni che consentiva la riparazione a Montreal delle turbine del Nord Stream 1, il gasdotto voluto per trasportare attraverso il Mar Baltico gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale, passando per la Germania. Il ministro degli Esteri canadese Melanie Joly e il ministro delle Risorse naturali Jonathan Wilkinson hanno annunciato la decisione, criticando la posizione del presidente russo Vladimir Putin, accusato di non aver mai voluto che il Nordstream tornasse “alla sua piena operatività”. “Dato che Putin ha dimostrato che la sua intenzione non è mai stata quella di riportare il Nordstream 1 alla piena operatività e che lo stesso gasdotto è stato reso inutilizzabile, il governo del Canada ha deciso di revocare la rinuncia alle sanzioni a tempo limitato che era stata concessa per consentire la restituzione alla Germania delle turbine che erano in riparazione presso lo stabilimento Siemens di Montreal”, si legge in una dichiarazione congiunta. Chiuso per riparazioni il 31 agosto e poi non riaperto, il gasdotto è stato danneggiato circa un mese dopo, colpito da una serie di esplosioni attribuite ad un atto di sabotaggio.
Una base aerea russa a Kursk, nell’ovest del Paese, è stata colpita ieri sera da un drone: lo ha reso noto su Telegram Anton Gerashchenko, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy. Lo riporta il Guardian. Un “drone sconosciuto ha colpito una struttura militare a Kursk”, ha scritto Gerashchenko citando notizie di media russi. Gerashchenko ha aggiunto che ci sono state “due esplosioni”. Da parte sua, il governatore della regione, Roman Starovoit - citato dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti - ha detto che “la difesa aerea ha lavorato nella regione di Kursk in serata, non ci sono state vittime né danni”.
Una base aerea russa a Kursk, nel territorio della Federazione, è stata colpita nella tarda serata di ieri da un “drone non identificato”. A darne notizia su Telegram è stato Anton Gerashchenko, consigliere presidenziale di Volodymyr Zelenskiy, citando in un primo momento fonti russe secondo cui ci sarebbero state “due esplosioni” a Kursk vicino all’aeroporto”. Successivamente Gerashchenko ha precisato che “un drone non identificato” aveva colpito “una struttura militare a Kursk”. Secondo il governatore regionale Roman Starovoit, citato da Ria, “non sono stati riportati danni o feriti”.
Il Cremlino fa sapere intanto che nessuna tregua di Natale o Capodanno in Ucraina è prevista nell’agenda della Russia.
A Kherson e nella regione di Kharkiv i russi hanno allestito camere di tortura per i bambini durante l’occupazione, secondo il commissario per i diritti umani del parlamento ucraino.
“Stiamo costantemente rafforzando la nostra difesa antiaerea e antidrone. E stiamo facendo di tutto per ottenere sistemi più moderni e più potenti per l’Ucraina. Questa settimana abbiamo compiuto importanti progressi nella questione della difesa aerea”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio serale. Zelensky ha poi comunicato che la situazione nel Donbass e in altre aree attive delle ostilità è stata discussa in dettaglio durante la riunione dello Stato maggiore. “Non c’è pace in prima linea. Non c’è niente di facile o semplice. Ogni giorno e ogni metro è estremamente difficile”, ha spiegato.
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