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C'erano anche Renzo Bossi detto “il trota”, figlio del fondatore del Carroccio Umberto Bossi e Nicole Minetti, ex igienista dentale di Silvio Berlusconi, tra i 57 imputati per peculato (in un caso truffa) al processo sulla cosiddetta “Rimborsopoli” al Pirellone, tutti ex consiglieri ed ex assessori della Regione Lombardia tranne uno. Il procedimento, iniziato tre anni fa, si è concluso oggi con la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano, che ha disposto condanne a pene tra un anno e 5 mesi fino a 4 anni e 8 mesi 52 dei 57 imputati. Per Bossi e Minetti, ex consiglieri della Lega e del Pdl, la condanna è rispettivamente a due anni e sei mesi e a un anno e 8 mesi.
Per Romeo attenuanti generiche grazie ai risarcimenti
Condanna a un anno e 8 mesi (sei mesi in meno di quanto rochiesto dalla pubblica accusa) anche per Massimiliano Romeo, attuale capogruppo della Lega in Senato, mentre Angelo Ciocca, attualmente eurodeputato del Carroccio , i giudici hanno assegnato un anno e 6 mesi. Per entrambi la pena è sospesa ed è stata decisa la non menzione. A Romeo - la cui condanna considera le attenuanti generiche dovute al fatto che ha già risarcito la Regione Lombardia - la Procura contestava presunte spese indebite spalmate nell'arco di 4 anni per quasi 30mila euro, denaro speso in molti casi per pranzi e cene. I giudici, che hanno accolto in sostanza la ricostruzione del pm Paolo Filippini - la sua requisitoria risale al marzo del 2017 - oltre alle pene accessorie di rito, hanno disposto confische e provvisionali di risarcimento a Regione Lombardia per centinaia di migliaia di euro.
Condanne per gran parte degli imputati
Condannati anche Stefano Maullu, già FdI attualmente europarlamentare di Forza Italia, condannato a una pena di 1 anno e 6 mesi, e Alessandro Colucci, deputato del gruppo Misto, condannato a 2 anni e 2 mesi. La pena più alta di 4 anni e 8 mesi per Stefano Galli, ex capogruppo della Lega in Regione. Assolti o prescritti invece 5 ex consiglieri. «Non commentiamo le sentenze, siamo soddisfatti che si sia concluso il processo», ha commentao ai cronisti il pm Filippini, dopo la lettura della sentenza. Altre condanne hanno colpito l'ex assessore leghista Monica Rizzi (2 anni e 2 mesi), l'ex capogruppo del Pdl Paolo Valentini Puccitelli (3 anni), l'ex assessore Massimo Buscemi e l'ex capogruppo del Pd Chiara Cremonesi (entrambi a 2 anni e 2 mesi) e ancora gli ex assessori Paolo Pozzi (1 anno e 6 mesi) e Gianluca Rinaldin ( 2 anni e 9 mesi). Assolti invece Romano Colozzi, Daniel Luca Ferrazzi, Carlo Maccari, Massimo Ponzoni e l'ex presidente del Consiglio Paolo Boni che si è visto anche dichiarare la prescrizione per alcuni capi di imputazione.
Pansa (legale Romeo): faremo appello, nessun dolo nel peculato
Per l'avvocato Jacopo Pensa, legale di Romeo, «se c'era un sistema, c'era certamente da 30 anni e loro lo hanno ereditato in buona fede». «Faremo appello - ha annunciato - noi puntiamo alla revisione delle condotte contestate perché per noi c'è la mancanza del dolo» nel peculato. Parlando della sua richiesta di rinviare la sentenza per attendere l'entrata in vigore delle nuova legge anticorruzione «che consentirebbe di derubricare il reato di peculato in quello meno grave di indebita percezione di erogazioni o fondi pubblici», Pansa ha spiegato che i giudici «se la sono cavata dicendo che non è ancora entrata in vigore». Col verdetto - ha poi concluso - la pena «è stata sospesa», così come quella accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, ed è stata concessa anche «l'attenuante del risarcimento del danno» alla Regione Lombardia.
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