di Victoria Woodcock
Esposizione di cristalli da Mardani Fine Minerals © Elliott/Fine Minerals International.
4' di lettura
Non importa che sentiate o meno la necessità di riallineare i vostri chakra, è probabile che abbiate già sentito parlare di cristalloterapia. L'hashtag compare 5,3 milioni di volte su Instagram, mentre le ricerche su Google sono aumentate del 60 per cento nell'ultimo decennio. Il trend si basa sulla teoria secondo cui cristalli come il quarzo rosa o l'ossidiana nera – i preferiti di Gwyneth Paltrow e Victoria Beckham – sarebbero in grado di riequilibrare il campo elettromagnetico dell'organismo. Se nel 2020 la domanda di diamanti è scesa del 25 per cento, il valore di quarzo, ametista, citrino e malachite non ha subito flessioni.
Da sinistra, sfera di ametista brasiliana, venduta per 17.200 £ da Christie's, nel 2020 © Christie's Images Ltd; quarzo fumé e amazzonite dal Colorado (250.000 $), da The Arkenstone © Joe Budd Photography, courtesy of The Arkenstone.
«La nostra prima vendita indipendente di minerali risale al 2014, per un valore pari a 800mila sterline», racconta James Hyslop, a capo del settore di storia naturale di Christie's. «La vendita dello scorso ottobre ha totalizzato 1,4 milioni di sterline. È un mercato che sta crescendo». A spingere la fascia alta del mercato non è una nuova ondata di spiritualità New Age, spiega Rob Lavinsky, dottore di genetica molecolare e fondatore di The Arkenstone, concessionario specializzato in cristalli a Dallas. «Si tratta piuttosto di una nuova tipologia di appassionati. Non sono aspiranti scienziati, non hanno iniziato a collezionare da bambini, come i geologi amatoriali che comprano anche minerali da cinque dollari. Provengono da altri mondi del collezionismo monete, automobili, oggetti d'antiquariato, opere d'arte – e non si fanno problemi a pagare anche 100mila dollari per oggetti di qualità». I minerali più preziosi, presenti sul suo sito, vanno da 100mila a 500mila dollari. «Gli esemplari di massima categoria», tra cui alcuni oltre i due milioni, non sono inclusi nel catalogo online.
Da sinistra, ametista messicana da una mostra in programma di Wilensky; scheelite su muscovite dalla Cina (95.000 $) da Wilensky. Entrambe © Evan D'Arpino.
«Il collezionista sistematico, sullo stile degli aristocratici europei del XVIII secolo alla ricerca di tesori per la loro Wunderkammer, è svanito», spiega il commerciante di New York Daniel Trinchillo, fondatore di Mardani Fine Minerals. Oggi, tra i protagonisti del settore, si trovano Salim Eddé, la cui collezione ha dato vita al Mineral Museum (MIM) di Beirut nel 2013, e Guy Laliberté, fondatore del Cirque du Soleil. Sono persone che vogliono «opere d'arte – oggetti scultorei dalla bellezza sorprendente», conferma un altro commerciante di New York, Stuart Wilensky. «Non sappiamo che cosa emergerà dal suolo domani», aggiunge Wilensky. «E questo ha un effetto dinamico sul mercato». I più amati sono «i minerali colorati – tormaline, calciti, ma anche ametiste e quarzi» e, in particolare, la fluorite. «Si presenta in quasi tutti i colori, in centinaia di località in tutto il mondo», spiega il sito web di Wilensky, dove un esemplare di quarzo cubico, alto 4,5 centimetri nella tonalità lavanda, proveniente dalla Cina, vale 3.975 dollari e una ricercata combinazione di fluorite rosa e quarzo fumé, proveniente dalla Svizzera, arriva a 855mila dollari. Di recente, il settore è finito sotto i riflettori per questioni legate alla sostenibilità ecologica e sociale della filiera, ma l'attenzione ricevuta sembra stia ispirando un cambiamento profondo. She's Lost Control, venditore specializzato di Londra, promuove la sostenibilità estrattiva attraverso la Sustainable Mining Initiative in collaborazione con una miniera brasiliana.
Da sinistra, calcite e fluorite su barite dall'Illinois (61.000 $) da Wilensky; smeraldo su calcite dalla Colombia, da una mostra del 2019 di Wilensky. Entrambe © Evan D'Arpino.
Ian Bruce di Crystal Classics, operatore leader nel Regno Unito, gestisce l'unica miniera dedicata in Europa, che si trova nel nord dell'Inghilterra. «Abbiamo 14 minatori impiegati a tempo pieno», dice. «Oggi il mercato è talmente forte che questa operazione è sostenibile dal punto di vista commerciale, e lo stesso sta accadendo negli Usa, in Sud America, in Asia e in Australia». Tra i proprietari illustri del passato, ci sono il collezionista del XIX secolo Stephan von Habsburg- Lothringen – le etichette dei suoi esemplari, stampate dalla zecca di Budapest, sono di grande valore – e Yves Saint Laurent, i cui quarzi purissimi, aggregati di pirite e geodi di ametista sono stati venduti da Christie's nel 2009. Le case d'asta, comprese Sotheby's e Heritage Auctions a Dallas, si sono affacciate relativamente da poco a questo settore. Per questo «non abbiamo ancora visto esemplari di un certo livello finire all'asta», dice Ian Bruce. Il suo showroom nel Somerset è meta di amministratori delegati e celebrità internazionali, che qui possono acquistare un'acquamarina del Pakistan (100mila dollari) o una drusa di crisocolla africana (90mila dollari). Uno dei suoi clienti possiede 130 tesori, conservati in un mobile con vetrina frontale realizzato su misura.
Da sinistra, rodocrosite e quarzo dalla Romania (5.000 $); drusa di crisocolla africana, 90.000 $. Entrambi da Crystal Classics. Tormalina con cappuccio blu su quarzo dalla California, venduta da Wilensky © Evan D'Arpino.
Fra i collezionisti, il designer Robert Storey racconta di aver acquistato alcuni pezzi durante i suoi viaggi: «Ho diversi cristalli sparsi in giro per casa. Non so molto delle loro qualità metafisiche, mi piacciono proprio dal punto di vista estetico. La mia preferita è l'azzurrite-malachite». Per sfruttare la crescita del mercato, Rob Lavinsky gestisce MineralAuctions.com, dove le offerte partono da 10 dollari: «Con una cifra contenuta tra i 500 e i 5mila dollari è possibile creare una bella collezione». Ancora più piacevole, almeno per alcuni collezionisti, è partecipare in prima persona all'attività estrattiva. Negli Usa stanno vivendo una seconda rinascita alcune miniere in cui si paga per andare a scavare personalmente, spinti da spirito di avventura e desiderio di trovare da sé i propri tesori.
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