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Wsj: quasi 200 i morti nell’attacco di Kabul

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Strage di afghani e marines nei due attacchi suicidi di giovedì. Il Wsj parla di quasi 200 morti. Riprendono le operazioni di evacuazione: il termine del ritiro, il 31 agosto, sarà rispettato. Afflusso senza precedenti di afghani a confine col Pakistan. Parte l’ultimo C-130 italiano. Talebani: i gates sono chiusi, abbiamo preso controllo di parte dell’aeroporto

27 agosto 2021
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Raid Usa, ucciso militante Isis-K

Raid mirato americano in Afghanistan contro l’Isis-K, dopo l’attentato all’aeroporto di Kabul. «Le indicazioni iniziali dicono che il target è stato ucciso», commenta il Pentagono sul raid condotto con un drone in Afghanistan contro un membro dell’Isis-K che si ritiene sia stato coinvolto nell’attacco all’aeroporto di Kabul. Secondo quanto riferito dal Pentagono, non ci sono state vittime civili. Il presidente americano Joe Biden ha approvato il raid contro l’Isis-K condotto in Afghanistan, mentre l’ordine operativo di colpire è stato dato dal ministro della Difesa Lloyd Austin. Il militante dell’Isis-K ucciso nel raid americano era coinvolto nel complottare futuri attacchi, ma non direttamente legato all’attacco all’aeroporto di Kabul. Lo riferiscono alcuni media americani, fra i quali l’agenzia Bloomberg, citando alcune fonti.

Usa: talebani non controllano attività aeroporto Kabul

I talebani non controllano alcuna attività dell’aeroporto di Kabul. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo alcune indiscrezioni che volevano i talebani in controllo: «Le ho viste, sono false. Non hanno il controllo su nessuna delle attività dello scalo», dice.

Talebani, abbiamo preso controllo di parti aeroporto Kabul

«Oggi tre importanti punti della parte militare dell’aeroporto di Kabul sono stati evacuati dagli americani e sono sotto il controllo dell’Emirato islamico. Ora una parte molto piccola resta agli americani. Sperando presto nella completa libertà del nostro caro Paese». Lo ha annunciato su Twitter il portavoce dei Talebani Bilal Karimi. I talebani intendono prendere il controllo di tutto l’aeroporto, come ha confermato il portavoce: «è solo questione di tempo».

Due deputati repubblicani lanciano impeachment Blinken

I repubblicani passano all’attacco dell’amministrazione Biden per la crisi afghana: due deputati del Grand Old Party, Ralph Norman e Andy Harris, hanno presentato un paio di articoli di impeachment (capi di imputazione, ndr) contro il segretario di stato Antony Blinken per la sua «fallimentare» gestione delle evacuazioni, accusandolo di non essere riuscito a proteggere le vite degli americani. Difficile che abbiano chance di successo in una Camera controllata dai dem, ma l’iniziativa rischia di minare l’immagine del capo della diplomazia americana.

Casa Bianca, a breve nessun riconoscimento Usa dei talebani

Nessun riconoscimento nell’immediato del regime talebano da parte di Washington e dei suoi alleati: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, sottolineando che né gli Usa né i suoi alleati stanno correndo per riconoscere il governo degli studenti islamici. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha anche aggiunto, di conseguenza: «Non prevediamo una presenza diplomatica in Afghanistan».

Turchia completa ritiro truppe

La Turchia ha completato il ritiro delle sue truppe dall’Afghanistan. Lo ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan dalla Bosnia-Erzegovina, dove si trova in visita ufficiale, precisando che a Kabul rimangono solo «pochi membri di un team tecnico». Ankara aveva già completato l’evacuazione anche di tutti i suoi civili che ne avevano fatto richiesta.

Casa Bianca, coordinarsi con Talebani necessario per continuare evacuazioni

Coordinarsi con i Talebani è necessario per continuare a facilitare le evacuazioni dall’Afghanistan. Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, che, alla domanda se lavorare con i Talebani sia considerarsi la migliore della peggiore delle opzioni o sia l’unica, ha replicato: «Forse entrambe». «La realtà è che i Talebani controllano ampie porzioni di Afghanistan, compresa l’area che circonda il perimetro dell’aeroporto - ha ricordato - così necessariamente la nostra opzione è di coordinarci per portare fuori i cittadini americani, i nostri partner afghani... Non è la nostra relazione e/o situazione preferita, penso che sia molto chiaro... ma adesso dobbiamo continuare a coordinarci, questo è il nostro focus per il prossimo paio di giorni».

Johnson: «Smuoverò cielo e terra per aiutare chi rimane dopo 31/8»

«Smuoverò cielo e terra» per aiutare chi ha diritto a partire ma si troverà in Afghanistan dopo il 31 agosto. Lo ha promesso il premier britannico Boris Johnson, parlando ai giornalisti mentre la missione di evacuazione del Regno Unito si avvia alla conclusione. Sento «un gran senso di rincrescimento» per non aver potuto aiutare tutti quanti ne avevano diritto, ha detto Johnson definendo quella ormai quasi conclusa come «la prima fase» dell’evacuazione. «È cruciale che i talebani, il nuovo governo afghano in ogni modo in cui sarà composto, capiscono che se vogliono avere un rapporto con l’occidente, è essenziale un passaggio sicuro per queste persone», ha dichiarato.

Team sicurezza a Biden: «Probabile altro attacco a Kabul»

La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha confermato che il team per la sicurezza nazionale ha avvisato Joe Biden e la sua vice Kamala Harris che è probabile un altro attacco a Kabul. «La minaccia è in corso e attiva, le nostre truppe sono ancora in pericolo, ogni giorno che sono lì. Questa è la parte più pericolosa della missione», ha detto.

Casa Bianca: Biden vuole morti responsabili attentato Kabul

Joe Biden vuole “morti” i responsabili dell’attacco a Kabul. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Il suo impegno a eliminarli, ha aggiunto, “continuerà finche’ non sarà successo”.

Fonti Usa, Talebani chiedono nostra presenza diplomatica

I talebani avrebbero chiesto agli Usa di conservare una presenza diplomatica in Afghanistan dopo il loro ritiro ma Washington non avrebbero ancora deciso. Lo hanno riferito alcuni dirigenti americani.

Generale Portolano: «Oggi termina impegno ventennale forze armate italiane»

«In soli 14 giorni e in condizioni difficili abbiamo evacuato e portati in salvo molti cittadini afghani tra cui molte donne e bambini. Abbiamo fatto il massimo, nel pomeriggio è partito anche l’ultimo C130 con a bordo i militari italiani che sono stati impegnati in questa operazione, la Joint Evacuation Task Force. Con oggi termina l’impegno ventennale delle forze armate italiane in Afghanistan e il mio pensiero va ai 54 caduti, alle loro famiglie, ai 723 feriti e alle vittime degli atti terroristici». Lo ha detto in un videomessaggio il generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, comandante del comando operativo di vertice interforze.

Wsj, quasi 200 i morti nell’attacco di Kabul

Sono quasi 200 i morti nell’attacco di ieri all’aeroporto di Kabul. Lo riferisce il Wall street journal, citando una fonte ufficiale americana. Tra le vittime anche 13 militari statunitensi.

Guerini, evacuate 5.011 persone, lavoro eccezionale

“Evacuate 5.011 persone di cui 4.890 cittadini afghani grazie ad Aquila Omnia, tra di loro 1.301 donne e 1.453 bambini. Le Forze Armate italiane, con questa operazione molto delicata e complessa sin dalle fasi iniziali, hanno svolto un eccezionale lavoro garantendo il ponte aereo che, dopo l’aggravarsi della crisi politico e sociale in Afghanistan, ha portato in Italia un numero di persone ben superiore a quello previsto inizialmente”. Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dopo il decollo da Kabul dell’ultimo volo con a bordo 58 cittadini afghani.

Di Maio propone a Ue incontro straordinario con Grandi

A quanto si apprende, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha proposto alla presidenza slovena di far partecipare nella prossima riunione Ue, la Gymnich, del 2-3 settembre, anche Filippo Grandi, Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, così da approfondire il tema Afghanistan con focus dedicato a questioni migratorie e dei rifugiati.

Msf, ospedali pieni di pazienti

Medici Senza Frontiere (Msf) continua a svolgere attività mediche a Herat, Kandahar, Khost, Kunduz e Lashkar Gah. Di seguito i dati aggiornati degli interventi e alcune testimonianze. A Lashkar Gah, dove la situazione è calma, Msf riceve un gran numero di pazienti nell'ospedale provinciale di Boost perché le altre strutture mediche nell'area non hanno farmaci o sono chiuse per mancanza di personale.

Dal 15 al 21 agosto, i team di Msf hanno svolto 3.698 visite nel pronto soccorso (739 in media al giorno) ed effettuato 415 ricoveri in ospedale (83 in media al giorno). Circa 50 bambini al giorno ricevono cure nel reparto di pediatria, mentre nel centro nutrizionale terapeutico i bambini ricoverati sono passati da 25 a 77 in una sola settimana. “Siamo rimasti sempre in ospedale per curare i nostri pazienti. Il 21 agosto abbiamo curato 862 persone nel pronto soccorso, penso sia il numero più alto mai registrato.

Alcuni pazienti arrivano in condizioni critiche perché hanno aspettato la fine dei combattimenti” racconta un medico di MSF in azione nell'ospedale di Lashkar Gah. “Il nostro ospedale è ora pieno in termini di numero di pazienti che possiamo ricoverare. Abbiamo più di 300 persone già in cura. Abbiamo già più pazienti rispetto al numero di letti disponibili. Più pazienti riceviamo al pronto soccorso, maggiore è il problema di trovare spazio per loro all’interno dell’ospedale. Li lasciamo più tempo nel pronto soccorso, mentre cerchiamo di trovare spazio. Nel reparto pediatrico abbiamo già due pazienti per letto, ma facciamo ancora fatica a trovare spazio per tutti”.

Un numero senza precedenti di afghani in fuga verso Pakistan

Un numero “senza precedenti” di afghani di tutte le etnie sta lasciando l’Afghanistan per rifugiarsi in Pakistan, passando attraverso il varco di frontiera di Spin Boldak-Chaman, rendono noto fonti locali citate dal Guardian per cui la strage di ieri all’aeroporto ha aumentato questo già consistente flusso migratorio. Secondo una seconda fonte, il numero dei migranti al confine oggi è quasi raddoppiato rispetto ai giorni precedenti. Negli ultimi giorni, a passare il confine fra i due Paesi sono stati centinaia di migliaia di afghani, pashtun, ma anche ttagiki e minoranze come gli hazara.

Anche se ufficialmente sono autorizzati a entrare in Pakistan solo coloro che hanno bisogno di assistenza medica o hanno un permesso di residenza, i trafficanti di esseri umani stanno aiutando intere famiglie a passare la frontiera. In Pakistan vivono già 2,2 milioni di profughi afghani. L’Unhcr si prepara all’arrivo di altri 500mila “nello scenario peggiore”. Il governo pakistano conferma che non consente ai rifugiati afghani di entrare nel Paese. “Ci possono essere stati alcuni casi individuali, ma non c’è un flusso”, ha affermato il portavoce del governo del Balochistan, Liaquat Shahwani (il Balochistan confina con l’Afghanistan), precisando che dopo l’attentato di ieri all’aeroporto di Kabul è stata rafforzata la sicurezza.

Talebani, donne impiegate nella Sanità possono lavorare regolarmente

“Tutte le lavoratrici” possono “svolgere regolarmente le proprie mansioni nel centro e nelle province” e “non vi è alcun impedimento da parte dell’Emirato Islamico a svolgere il proprio lavoro”. Lo annuncia il Ministero della Salute Pubblica dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan, attraverso un tweet del portavoce afghano Zabihullah Mujahid. In precedenza, l’Organizzazione mondiale della Sanità, attraverso il Regional Emergency Director Rick Brennan si era detto “particolarmente preoccupato per le necessità di donne e bambini” in Afghanistan e che giungevano notizie “che alcune donne impiegate nella sanità non si presentano al lavoro”.

Oms, ridotto numero donne che si presentano a lavoro in centri medici

“In Afghanistan siamo particolarmente preoccupati per le necessità di donne e bambini. Già riceviamo notizie che alcune donne impiegate nella sanità non si presentano a lavoro e che c’è stata una riduzione delle donne e i bambini che si presentano in alcuni centri” medici. A rilevarlo è oggi una nota dell’Oms, che ricorda come gli ultimi 20 anni in Afghanistan le morti di parto siano state ridotte del 60% e la mortalità infantile del 50%. Inoltre sono stati formati migliaia di operatori della sanità, comprese donne medico, infermiere e ostetriche. “Non possiamo tornare indietro su questi progressi sanitari”, dichiara Rick Brennan, Regional Emergency Director dell’Oms.

Raab, in attacco morti tre cittadini Gb, tra loro un bambino

Ci sono anche tre britannici, tra cui un bambino, tra le vittime dell’attacco a Kabul. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Dominic Raab

Pentagono: una sola esplosione ieri a Kabul

Il Pentagono nega anche che ci sia stata una seconda esplosione ieri a Kabul: “posso confermare che non crediamo ci sia stata una seconda esplosione al o vicino al Baron Hotel”, ha detto il gen. Hank Taylor, dello stato maggiore congiunto, dopo aver riferito che c’e’ stato un solo attentatore suicida.

Militari Usa feriti a Kabul arrivati in Germania

I militari americani feriti nell’attentato a Kabul sono arrivati in Germania: lo ha detto gen Hank Taylor dello stato maggiore congiunto.

Consiglio sicurezza Onu, «terrorismo fra minacce più serie a pace»

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato “nei termini più forti” l’attacco di ieri a Kabul. In una nota, il Consiglio ha denunciato il terrorismo in tutte le sue forti, definendolo “una delle minacce più serie alla pace ed alla sicurezza internazionale”, e ha ribadito l’appello a tutte le parti perché rispettino e facilitino le evacuazioni sicure dei civili.

Pakistan: afflusso senza precedenti di afghani a confine

Si registra da ieri un “afflusso senza precedenti” di afghani al valico di frontiera di Spin Boldak-Chaman. Lo riferiscono fonti ufficiali al Guardian. Secondo alcune stime, sono oltre 20mila al giorno gli afghani che passano il confine, contro i 6mila abituali

Lista afghani da evacuare ai talebani, polemiche in Usa

Se nel Regno Unito c’è imbarazzo e polemica per il ritrovamento nell’ambasciata a Kabul di documenti riservati abbandonati dallo staff diplomatico, comprese informazioni tali da mettete a repentaglio il destino di ex collaboratori afghani di Londra, in Usa c’è indignazione dietro le quinte tra parlamentari e ufficiali dopo le rivelazioni di Politico che dirigenti Usa hanno consegnato agli studenti islamici una lista con i nomi degli americani e degli afghani alleati per facilitare il loro accesso al perimetro esterno dell’aeroporto di Kabul. “Fondamentalmente hanno messi tutti quegli afghani in una kill list’”, ha commentato un dirigente del Pentagono. “E’ scioccante e ti fa sentire immorale”, ha aggiunto. Interrogato sulle rivelazioni, Joe Biden ha detto di non essere sicuro dell’esistenza di questa lista ma non ha negato che qualche volta gli Usa hanno consegnato ai talebani nomi di persone da evacuare. “Ci sono state delle occasioni in cui il nostro esercito ha contattato le sue controparti militari tra i talebani dicendo, per esempio, ’sta arrivando questo bus con x numero di persone, composto del seguente gruppo di persone. Vogliamo che lasciate passare quel bus o quel gruppo’ “, ha spiegato il presidente.

Intelligence Usa, «kamikaze con documenti falsi per entrare nello scalo»

Fonti di intelligence degli Stati Uniti ritengono che resti imminente la possibile realizzazione di ulteriori attacchi terroristici contro l'aeroporto ’Hamid Karzai’ di Kabul. In particolare, a quanto apprende l’Adnkronos, le ulteriori azioni potrebbero essere attuate utilizzando documenti falsi per entrare all'interno dello scalo ed una volta dentro i terroristi suicidi riceverebbero da altri basisti i materiali esplosivi per farsi esplodere nonché con l’ausilio di kamikaze alla guida di autobombe.

Strasburgo rifiuta richiesta d’ingresso in Italia a afgani

La Corte europea dei diritti umani ha rigettato la richiesta di misure urgenti di una donna afghana residente in Italia che chiedeva di permettere l’ingresso immediato nel territorio italiano dei suoi familiari, attualmente in Afghanistan, e che a suo avviso sono in grave pericolo di vita. “La famiglia, di cui fanno parte 5 donne, alcune minorenni, e un uomo anziano malato, appartengono al gruppo sciita degli Hazara, da anni vittima di attacchi e soprusi dei talebani e dell’Isis”, spiegano le avvocatesse Bitonti e Sommacal, che rappresentano la ricorrente.

Svezia: Completata evacuazione, ma non tutti portati fuori

La Svezia ha affermato di aver completato le sue operazioni di evacuazione dall’aeroporto di Kabul ma che non tutti sono stati portati fuori dal Paese. La ministra degli Esteri Ann Linde ha spiegato che questo “è in parte dovuto al fatto che i talebani hanno fermato i cittadini afghani che eravamo riusciti a portare nell’area dell’aeroporto”. Linde spera che “una fase successiva” la Svezia sarà in grado di aiutare molti degli ex dipendenti locali delle forze armate e dei cittadini svedesi ancora in Afghanistan.

In attentato Kabul morto atleta nazionale afghana taekwondo

Fra i morti dell’attentato di ieri a Kabul c’è Mohammad Jan Soltani, membro della squadra nazionale afghana di Taekwondo. Lo ha reso noto la federazione afghana di Taekwondo, citata su Twitter dall’agenzia stampa Aswaka.

Strasburgo rifiuta richiesta d’ingresso in Italia a afgani

La Corte europea dei diritti umani ha rigettato la richiesta di misure urgenti di una donna afghana residente in Italia che chiedeva di permettere l’ingresso immediato nel territorio italiano dei suoi familiari, attualmente in Afghanistan, e che a suo avviso sono in grave pericolo di vita. “La famiglia, di cui fanno parte 5 donne, alcune minorenni, e un uomo anziano malato, appartengono al gruppo sciita degli Hazara, da anni vittima di attacchi e soprusi dei talebani e dell’Isis”, spiegano le avvocatesse Bitonti e Sommacal, che rappresentano la ricorrente.

Polemica a Londra: file britannico in mano ai talebani, afghani a rischio

Imbarazzo e polemica nel Regno Unito dopo le rivelazioni sul ritrovamento nella sede dell’ambasciata a Kabul di documenti riservati - contenenti fra l’altro informazioni tali da mettete a repentaglio il destino di ex collaboratori afghani di Londra - abbandonati dallo staff diplomatico alla mercé dei talebani. La sede è stata lasciata giorni fa dal personale, in parte rimpatriato e in parte trasferito nei dintorni dell’aeroporto per coordinare le evacuazioni sotto la guida dell’ambasciatore britannico, sir Laurie Bristow, che tuttora si trova in Afghanistan. Fino a questo momento, la permanenza di Bristow nel Paese era valsa solo elogi all’alto funzionario e al suo team. Ma la vicenda sui file ’dimenticati’ suscita adesso critiche nel mondo politico; oltre che allarme per chi rischia di ritrovarsi esposto. La scoperta è stata fatta da Anthony Loyd, inviato di guerra del Times, il quale ha potuto visionare parte dei fascicoli in prima persona presso l’ambasciata, attualmente presidiata da un corpo di guardia degli ’studenti coranici’ sullo sfondo del terrore scatenato dagli attentati di ieri. Spulciandoli, il reporter ha scorto contatti e numeri di telefono di collaboratori afghani considerati potenziali bersagli di rappresaglie talebane; e facendo chiamate qua e là ha verificato come alcuni di loro fossero ancora nel Paese, in angosciosa attesa di sapere se potranno essere portati via in extremis o meno. “Chiaramente qualcosa è andato storto”, ha commentato il ministro della Difesa, Ben Wallace, aggiungendo che il trasferimento dei diplomatici è avvenuto in fretta e furia, con poco preavviso, per ragioni di sicurezza.

Onu, ’oltre mezzo milione di sfollati entro fine anno’

L’Agenzia Onu per i rifugiati si sta preparando a fronteggiare un esodo dall’Afghanistan di oltre 500mila persone che tenteranno di sfuggire ai talebani. Nello scenario peggiore, ha riferito la vice Alta commissaria per i rifugiati Kelly Clements, potrebbero esserci fino a 515mila persone che lasceranno il Paese entro la fine di quest’anno. L’Onu ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché fornisca aiuti finanziari ai Paesi confinanti con l’Afghanistan, che hanno già accolto 5,2 milioni di profughi afghani, il 90 per cento dei quali si trovano in Pakistan e Iran.

Obama, ’affranto per attentato Kabul’

“Come molti voi, Michelle ed io siamo rimasti affranti per l’attacco terroristico fuori dall’aeroporto di Kabul”. A dirlo è l’ex presidente americano Barack Obama, rimasto finora in disparte di fronte alla crisi afghana. “Come presidente, nulla era più doloroso di piangere insieme ai famigliari degli americani che avevano dato la loro vita per servire il nostro paese”, ha aggiunto in una dichiarazione diffusa ai media. “Come ha detto il presidente Biden, questi uomini sono eroi che si erano impegnato in una missione pericolosa e disinteressata per salvare le vite degli altri. I nostri cuori vanno alle famiglie che hanno perso i loro cari e quanti stanno continuando la loro missione a Kabul. Pensiamo anche alle famiglie degli afghani che sono morti, molti dei quali sono rimasti al fianco dell’America ed erano pronti a rischiare tutto per una vita migliore Dio protegga la memoria di quelli che abbiamo perso e protegga quelli che rimangono”, ha concluso Obama.

Di Maio, partito volo da Kabul con Claudi e Carabinieri

“È appena partito da Kabul il volo dell’Aeronautica Militare che riporterà in Italia, oltre ai civili afghani, anche il nostro console Tommaso Claudi, l’ambasciatore Pontecorvo e i Carabinieri del Tuscania che erano rimasti ancora sul posto. Sono state giornate infinite e di grande sacrificio per i nostri diplomatici e militari. Sul campo, fino all’ultimo istante utile, hanno aiutato migliaia di civili afghani, a partire da donne e bambini, a lasciare il Paese, oltre a tutti gli italiani che hanno scelto di tornare a casa”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Mattarella, determinati a contrastare ogni forma di terrorismo

“Roma resta fermamente determinata a contrastare, insieme agli Stati Uniti e agli altri partner internazionali, ogni forma di terrorismo e di violenza fondamentalista, oltre che a fornire assistenza umanitaria all’amico popolo afghano, che continua in queste ore a pagare un altissimo tributo di sangue”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente degli Stati Uniti d’America, Joseph R. Biden,.

Mattarella a Biden, cordoglio per gravissimo attentato

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente degli Stati Uniti d’America, Joseph R. Biden, il seguente messaggio: “A nome del popolo italiano e mio personale desidero porgere a lei, signor Presidente, e a tutti i cittadini americani le espressioni del più sentito cordoglio per il gravissimo attentato che ieri è costato la vita a 13 militari in servizio presso l’aeroporto di Kabul.In questa tragica circostanza i nostri pensieri van innanzitutto alle famiglie delle vittime, alle quali faccio pervenire le sincere condoglianze della Repubblica Italiana, e ai feriti, cui auguriamo un pronto ristabilimento”.

Cbs, sale a 170 morti bilancio attacco Kabul

Sale a 170 morti e 200 feriti il bilancio degli attacchi a Kabul: lo riferisce la Cbs, citando una fonte del ministero della Sanità afghano.Tra le vittime dell'attacco a Kabul figurano 32 uomini, 3 donne e 3 bambini. Altri 132 cadaveri non sono stati ancora identificati precisa la Cbs.

Unhcr: mezzo milione di profughi nei prossimi mesi

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati prevede come “scenario peggiore” almeno mezzo milione di profughi dall'Afghanistan nei prossimi mesi. L'Unhcr afferma che la situazione in Afghanistan dopo l'arrivo dei talebani “rimane incerta e potrebbe evolvere rapidamente”, con la fuga di un massimo di 515.000 nuovi rifugiati.
Un cifra che si andrebbe ad aggiungere ai 2,2 milioni di afghani che sono risultano già come rifugiati all'estero, quasi tutti in Pakistan e Iran. L'agenzia ha citato come stima degli sfollati interni 558.000 persone, di cui quattro su cinque sono donne e bambini.

Colloquio telefonico Draghi-Modi

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Primo Ministro indiano, Narendra Modi. Il colloquio si è concentrato sugli sviluppi della crisi afghana e sulle sue implicazioni a livello regionale. Nel corso del colloquio si è discusso anche della collaborazione tra i due Paesi nel quadro della Presidenza italiana del G20, nonché dello stato e delle prospettive della cooperazione bilaterale. Ne dà notizia Palazzo Chigi.

Nato, bandiere a mezz'asta dopo attacco Kabul

“Le bandiere di tutti e 30 gli Alleati sono a mezz'asta al quartier generale della Nato, dopo il terribile attacco terroristico all'esterno dell'aeroporto di Kabul. Piangiamo tutte le vittime. Onoriamo il personale Usa che ha perso la vita per mettere in salvo altri: non sarà mai dimenticato”. Lo scrive il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, su Twitter.

Lavrov, «Italia d'accordo d'accordo a invitare a G20 Iran e Pakistan»

L'Italia ha garantito alla Russia che nel G20 dedicato all'Afghanistan, “se questa iniziativa sarà realizzata”, saranno invitati anche Pakistan, Iran e altri Paesi direttamente interessati alla crisi ma che non fanno parte del gruppo, ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nella conferenza stampa congiunta che ha tenuto alla Farnesina con il ministro italiano, Luigi Di Maio, dopo aver incontrato anche il Premier, Mario Draghi. La Russia ha sottolineato “la necessità di realizzare un formato inclusivo”. “Abbiamo ottenuto il sostegno e la promessa dei colleghi italiani che saranno invitati anche questi Paesi se si realizzerà questa iniziativa”, ha dichiarato Lavrov, sottolineando che “la priorità della Russia è la sicurezza dei nostri alleati, gli stati a sud della Russia, che sono esposti al pericolo dei confini aperti”.

Base Ramstein, arrivati 18.700 afghani

Sono 18.700 gli afghani arrivati in questi giorni nella base americana di Ramstein, in Germania, a bordo di 76 voli militari. Lo ha reso noto oggi un portavoce della base, aggiungendo che oltre 4100 evacuati sono già stati trasferiti negli Stati Uniti. I voli continueranno durante il weekend. Il ponte aereo americano prevede il transito degli afghani in basi militari in Medio oriente ed Europa, dove vengono esaminati prima di venir portati negli Stati Uniti.

Draghi-Lavrov, priorità stabilizzazione

Durante l’incontro di stamattina, a quanto si apprende, il Presidente del Consiglio Draghi e il Ministro degli Esteri della Federazione russa Lavrov hanno discusso degli ultimi sviluppi in Afghanistan sottolineando gli obiettivi prioritari: assicurare la stabilizzazione e la sicurezza nel Paese e su scala regionale, far fronte all’emergenza umanitaria in atto e vegliare sul rispetto dei diritti umani, in particolare delle donne.

Di Maio, evacuati tutti gli italiani e 4.900 afghani

“Tutti gli italiani che volevano essere evacuati sono stati evacuati dall’Afghanistan assieme a circa cittadini 4.900 afghani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Atterrano in Spagna 400 evacuati dagli Usa

Sono atterrate stamattina presso la base militare di Rota (Andalusia, Spagna), circa 400 persone evacuate dall’Afghanistan sotto la responsabilità degli Stati Uniti. Lo riportano i media iberici citando fonti dell’ambasciata statunitense a Madrid. Si tratta del primo arrivo di collaboratori Usa in Spagna da quando i presidenti dei due Paesi, Joe Biden e Pedro Sánchez, hanno raggiunto un accordo di collaborazione su questo fronte poco meno di una settimana fa. Secondo quanto affermato dalle autorità Usa, le persone evacuate da Kabul e fatte arrivare a Rota rimarranno in Spagna temporaneamente.

Cremlino, fosche previsioni si sono avverate

“Purtroppo le previsioni pessimistiche erano corrette, il caos in Afghanistan sarà certamente utilizzato dai gruppi terroristici e dalle organizzazioni radicate nel territorio, in primo luogo lo Stato Islamico e i suoi derivati”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Questo genera più tensioni in Afghanistan. Il rischio è molto grande per tutti. E, naturalmente, questo rimane un motivo di grave preoccupazione per noi”, ha aggiunto.

Ue: Non lasciamo indietro nostro personale

“Non stiamo lasciando indietro il nostro personale afgano, con l’aiuto dell’Ue continuano a raggiungere un rifugio sicuro in Europa. Il nostro team sta lavorando duramente per fornire loro il supporto necessario in questo viaggio”. Lo comunica la Commissione Ue su Twitter.

Maas: sentito Blinken, piangiamo morti di Kabul e soldati Usa

“Piangiamo i morti a Kabul e i soldati americani caduti. Hanno dato la vita per la protezione delle persone bisognose e anche per i nostri servizi di emergenza sul posto. Al mio collega, il Segretario di Stato, Antony Blinken, ho espresso le nostre più sentite condoglianze”. Così il ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, su Twitter.

Riprese evacuazioni: talebani presidiano aeroporto affollato

Sono ripresi i voli di evacuazione dall’Afghanistan, il giorno dopo che due attentati suicidi hanno colpito l’aeroporto di Kabul. Gli Stati Uniti affermano che sono previsti ulteriori tentativi di attentati prima della scadenza di martedì per il ritiro delle truppe straniere.
Mentre la chiamata alla preghiera echeggia per Kabul con il suono degli aerei in partenza, la folla fuori dall’aeroporto è più numerosa che mai. Decine di talebani armati stazionano a circa 500 metri dall’aeroporto, impedendo a chiunque di avvicinarsi.

Iniziato incontro Di Maio Lavrov alla Farnesina

E’ iniziato alla Farnesina l’incontro fra il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dedicato all’Afghanistan. Al termine dell’incontro, alle 13, i due ministri terranno un punto stampa congiunto.

Cremlino, ferma condanna per attacchi terroristici a Kabul

Mosca condanna fermamente gli attacchi terroristici a Kabul. Lo dice Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. Vladimir Putin, ha aggiunto, non ha intenzione di fare dichiarazioni pubbliche sulla situazione in Afghanistan poiché la Russia non è stata coinvolta nell’operazione della coalizione occidentale nel Paese. Lo riportano le agenzie russe.

Zingaretti, in 950 ospitati da Regione Lazio

“Sono 950 i cittadini provenienti dell’Afghanistan che la Regione Lazio ospita garantendo quarantena sicura e la vaccinazione”. Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Grazie alla Protezione Civile, a operatori sanità, alle associazioni, a tutti coloro che stanno collaborando per affrontare al meglio questa nuova emergenza” aggiunge. (

Allestito hub vaccinale ad Avezzano

“Il lavoro di squadra Regione Abruzzo, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Azienda Sanitaria Locale e Difesa ha portato nel giro di poche ore all’allestimento di un hub vaccinale ad Avezzano, dove tra ieri e oggi hanno trovato accoglienza più di 500 Afghani giunti in Italia dal loro Paese”. Lo rende noto la Struttura commissariale sull’emergenza coronavirus guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo. “Il sito allestito ad Avezzano scalo dalla Croce Rossa Italiana, con il coordinamento e il contributo della Protezione Civile ospita - spiega una nota - numerose famiglie con tantissimi giovani. Gli ospiti sono seguiti da mediatori culturali della Croce Rossa, che assistono il personale sanitario della Asl (tra cui i farmacisti che hanno il compito essenziale di preparare le dosi di vaccino da inoculare) e i cinque team vaccinali mobili della Difesa, nelle procedure di anamnesi e di vaccinazione vera e propria”.

al-Jazeera, almeno 110 morti in strage Kabul

Sono almeno 110, compresi 13 militari americani, le persone rimaste uccise nella strage di Kabul. Lo riferisce al-Jazeera citando proprie fonti dopo che stamani sulla base di fonti sanitarie afghane la Cnn parlava di più di 90 afghani morti e oltre 150 feriti.

A Napoli punto raccolta abiti e beni prima necessità

Sono centinaia le richieste che pervengono alla Protezione civile della Regione Campania da parte di cittadini pronti a donare abbigliamento e generi di prima necessità ai profughi afghani ospitati presso il Covid Residence dell’Ospedale del Mare. Si è innescata una vera e propria gara di solidarietà che ha reso necessario fornire indicazioni precise. A tutti gli afghani sono stati già forniti da parte della Protezione civile regionale e dell’Asl Napoli 1 Centro kit composti da abbigliamento intimo, scarpe, giocattoli per i bambini e naturalmente viene garantito il vitto. I cittadini che volessero donare beni nuovi possono recapitarli all’Associazione di Protezione Civile “Il Quadrifoglio” di Ponticelli, sita nel Parco De Filippo (adiacente alla Napoli Servizi e poco distante dall’Ospedale). La raccolta viene effettuata nei seguenti orari: tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 16 alle 19. E’ a disposizione il numero di telefono dell’Associazione: 388.3874980 Si segnala la necessità di ricevere abiti per bambini, abiti per adulti e, in particolare, foulard grandi, gonne lunghe, leggins o pantaloni leggeri larghi, sandali, tuniche. Non saranno raccolti generi alimentari o abiti usati. Considerate le norme anti-Covid, non è consentita la consegna presso il Covid Residence.

Wsj, oltre 100 morti a Kabul

E’ di oltre 100 morti il bilancio degli attentati di ieri all’aeroporto di Kabul: lo riporta il Wall Street Journal (Wsj), secondo cui le vittime sono i 13 soldati americani già accertati e almeno 90 cittadini afgani.

4 calciatrici di Herat arrivate a Fiumicino

Quattro calciatrici della squadra femminile di Herat sono sbarcate stamani con un volo all’aeroporto di Fiumicino (Roma) dopo l’evacuazione da Kabul, raggiunta dopo giorni di viaggio rischioso. Lo si apprende a Firenze dalla ong Cospe che ha seguito tutte le fasi insieme alle autorità italiane attive sul posto. Con loro ci sono l’allenatore e i familiari tra cui bimbi. Il gruppo è di 15 persone. Altre componenti della squadra non ce l’hanno fatta ad arrivare nella capitale, altre non sono partite da Herat, alcune ben prima dell’occupazione di Kabul da parte dei talebani erano emigrate in Iran.

Kabul, la notte all’ospedale di Emergency

Il Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency a Kabul ha ricevuto ieri 60 tra feriti e vittime degli attentati all’aeroporto della capitale afgana in meno di due ore: lo ha detto alla Bbc la presidente di Emergency, Rossella Miccio. “Le tre sale operatorie dell’ospedale hanno lavorato tutta la notte” e “l’ultimo paziente è stato operato alle 4” di questa mattina, ha detto Miccio, precisando che almeno 16 persone sono state dichiarate morte al loro arrivo nella struttura. Miccio, che non si trova in Afghanistan, ha aggiunto che alcuni pazienti rimangono in terapia intensiva: “Quindi la situazione è ancora piuttosto critica”, ha commentato.

Gb lascerà indietro 1100 ex collaboratori

Il ponte aereo britannico da Kabul è destinato a lasciare indietro circa 1100 ex collaboratori locali delle istituzioni di Sua Maestà considerati più a rischio di rappresaglie da parte dei talebani, oltre a 200 cittadini del Regno Unito che a quanto pare non intendono per ora partire dall’Afghanistan. Lo ha riconosciuto Ben Wallace, ministro della Difesa del governo di Boris Johnson, in una delle numerose interviste tv e radio concesse stamattina per aggiornare l’opinione pubblica sulla situazione afghana dopo il sanguinoso doppio attacco di ieri attribuito all’Isis. Wallace ha confermato che le operazioni d’evacuazione britanniche per ora continuano malgrado la minaccia terroristica, con circa altre mille partenze programmate sui voli della Raf nella giornata di oggi; ma ha detto che la sua conclusione è ormai questione “di ore”. Secondo i media, lo stop dovrebbe essere dato domani. Londra intende arrivare a 15.000 evacuazioni totali sulle oltre 100.000 garantite finora da tutti i Paesi coinvolti, Usa in testa. Poi ha promesso di accogliere, nei mesi successivi al ritiro definitivo Nato del 31 agosto, altri 20.000 afghani (5000 entro fine 2021): impegnandosi con i partner del G7 a far pressione sui talebani affinché non ostacolino chi vorrà continuare a partire.

Partirà nel pomeriggio l’ultimo C-130 italiano

Decollerà nel primo pomeriggio da Kabul l’ultimo C-130 italiano del ponte aereo allestito per mettere in salvo i profughi. Secondo quanto appreso dall’ANSA avrà a bordo una cinquantina di afghani ed altro personale; l’arrivo in Italia è previsto per domani mattina. Stasera, invece, giungeranno a Fiumicino altri due velivoli provenienti da Kuwait city, tappa intermedia per i voli dall’Afghanistan, dopo quello atterrato in mattinata con 106 profughi a bordo.

Ministra Difesa Germania a Tashkent per fine evacuazione, «fuori in 5.347»

La ministra della Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer è arrivata a Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan usata in questi giorni come stop per i voli militari diretti in Germania, in coincidenza della conclusione della missione di evacuazione dall’Afghanistan della Germania. Tutti i militari e funzionari tedeschi hanno lasciato il Paese. In totale, la Germania ha portato fuori dall’Afghanistan 5.347 persone di 45 Paesi diversi. Fra loro 500 tedeschi e più di 4mila afghani. “L’operazione a Kabul è stata decisamente pericolosa. Il Bundeswher ha portato in sicurezza il numero maggiore di persone possibile nelle circostanze più difficili sul terreno”, ha precisato il ministero. L’attentato di ieri all’aeroporto a Kabul ha segnato la fine della missione tedesca.

Pakistan: attacco a militari nel nordovest, un morto

Un soldato pachistano è stato ucciso nelle ultime ore in seguito ad un attacco di militanti contro una postazione militare nel distretto di Lower Dir - nel nordovest del Paese, al confine con l’Afghanistan - lanciato dal territorio afghano: lo ha reso noto l’esercito pachistano in un comunicato. Le forze di sicurezza pakistane hanno risposto all’attacco uccidendo un militante e ferendone altri tre. Finora l’attacco non è stato rivendicato.

Iran condanna strage, «ora governo inclusivo»

Il governo iraniano ha condannato gli attacchi a Kabul rivendicati dall’Isis-Provincia del Khorasan contro la popolazione “indifesa”e “qualsiasi tipo di azione terroristica in cui vengono colpiti donne, uomini, giovani e bambini”. In una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa Mehr, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, ha auspicato che con la formazione “il prima possibile” di un “governo inclusivo” a Kabul le istituzioni possano essere in grado di proteggere le vite e le proprietà delle persone.

Draghi riceve il russo Lavrov a palazzo Chigi

Il premier Mario Draghi sta incontrando a palazzo Chigi ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov. Al centro dei colloqui la situazione Afghanistan.

Allarme Oms nel Paese: situazione sempre più grave

Il direttore regionale Oms per l’emergenza, Rick Brennan dice che la situazione umanitaria in termini di bisogni e necessità in Afghanistan si aggrava: “ciò di cui c’è bisogno si fa enorme e aumenta” sempre di più.

Erdogan, «oltre 3 ore di colloqui con Talebani in nostra ambasciata»

“Si è tenuto nella nostra ambasciata a Kabul un incontro con i Talebani che è andato avanti per tre ore e mezza. Se necessario potrebbero esserci nuovi colloqui”. Lo ha confermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in dichiarazioni riportate dal giornale Daily Sabah. “Non chiediamo il permesso a nessuno per condurre colloqui”, ha ribadito, citato anche dalla Anadolu, dicendo che “i Talebani ci hanno proposto la gestione dell’aeroporto di Kabul” e che non c’è ancora una decisione.

Martedì 31 agosto audizione Guerini a Copasir

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è convocato martedì 31 alle 11.30 per la audizione del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, sulla gravissima situazione in Afghanistan e sulle sue conseguenze per la nostra sicurezza nazionale. Ne dà notizia il presidente del Copasir, Adolfo Urso, il quale evidenzia “come il Copasir sia tenuto costantemente informato sulle operazioni di evacuazione in corso e sulle condizioni di sicurezza nell'aeroporto di Kabul sottoposto agli attacchi del terrorismo islamico”.

Talebani, nei due attacchi a Kabul oltre 90 morti e 150 feriti

E’ aumentato a oltre 90 morti il bilancio degli attentati di ieri all’aeroporto di Kabul: lo ha detto questa mattina alla Cnn un funzionario del ministero della Salute pubblica afgano precisando che i feriti sono oltre 150. Ieri sera indiscrezioni dei media riferivano di 90 vittime.

Erdogan, «Talebani ci hanno proposto gestione aeroporto Kabul»

“I Talebani ci hanno proposto la gestione dell’aeroporto di Kabul”. Lo ha detto Recep Tayyip Erdogan in dichiarazioni riportate dall’agenzia Anadolu. “Non abbiamo ancora deciso”, ha aggiunto il presidente turco dopo le notizie di ieri sull’ipotesi di fornire, con esperti civili, “supporto tecnico” ai Talebani per la gestione dell’aeroporto Hamid Karzai. “Condanniamo la catastrofe, l’attacco terroristico sferrato ieri a Kabul” ha detto Erdogan che, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Anadolu, ha aggiunto che la strage “dimostra quando Daesh (Isis) sia pericoloso” per la regione e il mondo. L’attentato è stato rivendicato dal ramo locale dell’Isis, lo Stato islamico nel Khorasan (Isis-K).

La Cina condanna gli attentati, «situazione grave»

La Cina “è scioccata” e ha condannato “con forza” gli attacchi terroristici all’aeroporto di Kabul contro militari Usa e civili. “Questo dimostra che la situazione della sicurezza in Afghanistan è ancora complicata e grave”, ha affermato il portavoce del portavoce del ministerod egli Esteri, Zhao Lijian.

Londra, minaccia attentati Isis aumenterà

La minaccia di attacchi da parte dell’Isis-K nella zona dell’aeroporto d Kabul aumenterà man mano che le forze straniere lasceranno il Paese: lo ha detto il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, al programma Today della Bbc Radio 4. “Sono preoccupato. L’Isis ha uno scopo, ha la capacità, se lo desidera, di realizzare un maggior numero di questo tipo di attacchi - ha detto Wallace -. Sono assolutamente preoccupato che, finché non ce ne saremo andati, ci sarà una sicura minaccia per le nostre forze, e anche dopo che saremo andati via ci sarà una minaccia per il popolo afgano da parte dell’Isis”.

Ambasciata Cina a connazionali, restate a casa

L’ambasciata della Cina in Afghanistan ha sollecitato “i concittadini ad aumentare le precauzioni di sicurezza e di rimanere in casa, se possibile, oltre a evitare di recarsi in aree ad alto rischio, compreso l’aeroporto”. Lo si legge in un avviso diffuso dopo gli attacchi terroristici all’aeroporto di Kabul contro soldati americani e civili. La presenza cinese nel Paese è stata alleggerita nelle ultime settimane, mentre l’ambasciata, pur se ufficialmente aperta, ha sospeso i servizi di assistenza consolare demandati al numero verde del ministero. Martedì una delegazione talebana e l’ambasciatore Wang Yu si sono incontrati a Kabul.

Vertici militari Usa, ci aspettiamo altri attacchi con razzi e autobomba contro aeroporto

Il generale Frank McKenzie, capo dello Us Central Command, scrive Reuters, ha detto che i vertici militari americani sono in allarme per probabili nuovi attentati contro lo scalo della capitale afghana «con razzi o autobomba». «Stiamo facendo tutto quello che possiamo per essere preparati», ha detto McKenzie, sottolineando che c’è stato uno scambio di intelligence con i talebani e di ritenere «che alcuni altri attacchi siano stati scongiurati proprio dagli studenti islamici».

Kabul, folla davanti all’aeroporto all’indomani della strage

Centinaia di persone sono di nuovo radunate nella zona dell’aeroporto di Kabul, nella speranza di poter lasciare l’Afghanistan, all’indomani della strage rivendicata dal ramo locale dell’Isis, lo Stato islamico nel Khorasan (Isis-K). Secondo il sito di notizie Ariana, la zona dell’Abbey Gate, il grande ingresso dell’aeroporto dove è avvenuta una delle esplosioni di ieri, rimane vuota, mentre - stando alle immagini della rete Tolo News - le persone sono concentrate nei pressi dello scalo.

La Spagna conclude l’evacuazione del proprio personale

La Spagna ha concluso l’evacuazione del personale dall’Afghanistan e gli ultimi evacuati dovrebbero atterrare alla base aerea militare di Torrejon, vicino a Madrid, in giornaa.
Due aerei militari che portano gli ultimi 81 spagnoli via da Kabul sono arrivati a Dubai venerdì mattina presto, ha fatto sapere il governo. Gli aerei trasportavano anche quattro soldati portoghesi e 83 afgani che avevano lavorato con i paesi della Nato. «Questi due voli concludono l’evacuazione del personale spagnolo, degli alleati afgani e delle loro famiglie», si legge in un comunicato. La Spagna ha evacuato in totale 1.898 afghani che avevano lavorato con i paesi occidentali, le Nazioni Unite o l’Unione Europea.

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L’interno di un aereo militare spagnolo (Epa)


Ripresi i voli di evacuazione dall’aeroporto di Kabul

I voli di evacuazione dall’Afghanistan sono ripresi con nuova urgenza all’indomani degli attentati all’aeroporto di Kabul. Gli Stati Uniti fanno sapere che ulteriori tentativi di attacco sono attesi prima della scadenza di martedì per la partenza delle truppe straniere. I residenti di Kabul hanno detto che diversi voli sono decollati venerdì mattina.

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(Epa)

Velivolo italiano atterrato a Fiumicino

Un velivolo dell’Aeronautica Militare italiana KC767 proveniente da Kabul è atterrato alle 06.27 italiane con a bordo 106 persone. Lo rende noto il ministero Difesa.

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Continuano gli arrivi a Fiumicino nell’ambito del ponte aereo con l’Afghanistan (Ansa)

Primi profughi arrivati in Albania

È giunto nelle prime ore del mattino in Albania il primo gruppo di rifugiati afghani che rischiavano la vendetta dei talebani. All’aeroporto militare di Tirana sono arrivate con un volo commerciale partito da Kabul, dopo uno scalo di alcune ore a Tbilisi, 121 persone, tra cui molte donne e bambini, inclusi 11 neonati. I rifugiati, attivisti della società civile afghana con le loro famiglie, si sono fermati per circa tre ore in un’apposita tendopoli allestita in occasione del loro arrivo, dove hanno ottenuto l’assistenza medica e hanno compilato la documentazione per il loro soggiorno in Albania, per poi essere trasferiti in due grandi strutture alberghiere a Durazzo.

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I profughi afghani arrivati in Albania (Reuters)

In giornata sono attesi anche altri due voli con rifugiati afghani. Il governo albanese si è detto disposto ad ospitare almeno 4mila persone. La decisione di aprire le porte del Paese a questi afgani «non ha solo a che fare con l’accoglienza e la nostra tradizione, ma è anche un obbligo morale nei confronti di persone che hanno creduto nella visione di un Afghanistan moderno e hanno rischiato e lavorato a nostro fianco per renderla realtà e non potevamo abbandonarli», ha detto la ministra degli Esteri albanese, Olta Xhaçka, giunta in aeroporto per dare il benvenuto agli afghani. I rifugiati, dovrebbero fermarsi in Albania fino a quando non saranno concluse le procedure che gli permetteranno di andare negli Stati uniti.

Oltre 100mila evacuati dal 14 agosto

Con i voli delle ultime 24 ore è stato superato il muro delle 100mila persone evacuate da Kabul dal 14 agosto, in uno dei ponti aerei più grandi della storia. Lo riferisce la Casa Bianca, ricordando che dal giorno dell’entrata dei talebani nella capitale afghana sono state portate via 100.100 persone.

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Kabul, l’evacuazione dei civili (Epa)

Si chiude il ponte aereo italiano

Si concluderà in giornata il ponte aereo italiano con l’Afghanistan, con la partenza dell’ultimo C-130 da Kabul. Giovedì 26 agosto paura su un Hercules italiano, decollato tra gli spari prima della strage nell’aeroporto della capitale afgana. «Condanno questo orrendo e vile attacco contro persone inermi che cercano la libertà. Ringrazio tutti gli italiani che si prodigano in questo straordinario sforzo umanitario per salvare i cittadini afgani», ha detto il premier Mario Draghi che sempre in giornata riceverà riceve il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.

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Il premier italiano Mario Draghi (Epa)

Le lacrime di Biden: «Vi prenderemo. Ma l’evacuazione continua»

Joe Biden non trattiene le lacrime parlando in diretta alla nazione degli «eroi morti a Kabul per una missione altruista». Poi promette: «Non dimenticheremo, vi prenderemo e ve la faremo pagare. E l’America non si farà intimidire, l’evacuazione va avanti e siamo pronti a inviare altre truppe se sarà necessario». Per il presidente americano sono le ore più difficili e drammatiche. Di fronte a lui lo scenario più tragico che poteva scaturire dalla crisi afghana e dalla sua irrevocabile decisione di abbandonare il Paese entro il 31 agosto. L’incubo peggiore si è avverato e, nel caos che ne è seguito, ora si contano almeno 12 soldati americani uccisi da un attentato kamikaze mentre lavoravano all’evacuazione di migliaia di persone. Ancora mille gli americani da portare via per il Pentagono, che ammette: «Gli attacchi continueranno».

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Le lacrime di Biden (Reuters)

Le sue parole in tv arrivano dopo un’intera giornata nel bunker della Situation Room, aggiornato costantemente dal team per la sicurezza nazionale, seguendo passo passo gli sviluppi della situazione. Mentre la Casa Bianca appare sempre più assediata da feroci polemiche e tra i repubblicani cresce il fronte di chi invoca l’impeachment, se non addirittura le dimissioni immediate del presidente. Tra questi ultimi Donald Trump: «Non dovrebbe essere un grosso problema dal momento che non è stato eletto legittimamente», afferma l’ex presidente.Circondato dal segretario di Stato Antony Blinken, dal capo del Pentagono Lloyd Austin, dal consigliere per la Sicurezza nazionale Jack Sullivan e dal capo di stato maggiore delle forze armate Usa Mark Milley, Biden cerca una via di uscita non facile, mentre ancora le notizie da Kabul sono frammentarie e si attende di conoscere l’esatto bilancio della doppia esplosione, mentre le responsabilità dell’Isis Kohrasan (Isis-K) sono ormai chiare. Difficile immaginare una rappresaglia a breve, visto il controllo del potere a Kabul ormai nelle mani dei talebani e la difficoltà di individuare degli obiettivi tra i militanti dell’Isis probabili autori dell’attentato. Nonostante questo, il presidente americano aveva confermato il faccia a faccia con il neo premier israeliano Naftali Bennett (poi rinviato) per tentare di cominciare a voltare pagina e a riprendere in mano il dossier Iran.

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Il discorso alla Nazione del presidente Usa (Afp)

La giornata ha poi preso una piega del tutto diversa. «A questo punto il presidente si deve dimettere», ha affermato per primo il deputato repubblicano Mike Garcia, venendo allo scoperto e affermando quello che in tanti nel suo partito pensano, non solo Trump. Anche l’ex ambasciatrice Usa all’Onu Nikki Haley, che in molti vedono candidata alle presidenziali del 2024, agita lo spettro delle dimissioni pur mettendo in guardia dal fatto che sostituire Biden con la vice Kamala Harris sarebbe addirittura peggio. Finora l’ipotesi impeachment, caldeggiata anche da un big come il senatore Lindsay Graham, o quella della rimozione attraverso il meccanismo del 25mo emendamento della Costituzione, era stata presa in considerazione solo con la possibile riconquista da parte dei repubblicani del controllo di almeno una delle due camere del Congresso, nelle elezioni di metà mandato del prossimo anno. Ora tutto potrebbe precipitare.

Doppio attacco kamikaze all’aeroporto di Kabul: 90 morti

A poche ore dall’allerta attentati lanciato dagli 007 occidentali, due forti esplosioni hanno squassato l’aeroporto di Kabul uccidendo decine di civili (secondo le ultime stime 103), tra cui bambini e almeno dodici militari americani. Il capo del comando centrale statunitense, Kenneth McKenzie, ha affermato che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell’attacco, nel quale ha detto di non ravvisare una complicità dei Talebani. Secondo le ricostruzioni, si è trattato di un attacco «complesso» nella zona dell’Abbey Gate, area controllata dalle truppe Usa e britanniche dove, in quel momento, erano ammassate almeno 5mila persone in attesa di conoscere il proprio destino. La prima esplosione è stata opera di un kamikaze che si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel che in questi giorni è diventata la base di giornalisti e truppe del Regno Unito. Quindi un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d’attesa di migliaia di disperati.

In serata, l’Isis ha rivendicato gli attacchi, pubblicando anche la foto di uno dei kamikaze, secondo quanto riferisce il Site. Tra i 13 militari americani che hanno perso la vita ci sarebbe anche un medico della Marina. Mentre a parlare di bambini tra le vittime sono stati i talebani. Da parte loro i medici dell’ospedale di Emergency a Kabul hanno riferito di dieci persone arrivate morte nella loro struttura e oltre 60 ricoverati. Nessun italiano è stato coinvolto nell’attentato poiché le esplosioni sono avvenute in un’area distante da dove stanno operando i nostri militari con il personale dell’ambasciata rimasto sul campo. Fin da subito gli Usa e i britannici sono stati certi che l’attacco sia stato opera dell’Isis-K, lo Stato Islamico della provincia afghana del Khorasan, il gruppo affiliato all’Isis nemico di Al Qaida e dei talebani. Loro, i nuovi padroni dell’Afghanistan, hanno condannato l’attacco scaricando la responsabilità sugli Stati Uniti: «È avvenuto in una zona dove la sicurezza è nelle mani delle forze statunitensi», ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid, assicurando che i talebani «stanno prestando molta attenzione alla sicurezza e alla protezione della loro gente» e che i nemici saranno fermati.

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Kabul, si piange per le vittime del doppio attentato (Afp)

Ma il rischio di altri attentati nei prossimi giorni è concreto. Non è chiaro come tutto questo condizionerà le operazioni di esfiltrazione ancora in corso. Il premier britannico Boris Johnson, dopo una riunione del comitato d'emergenza Cobra, ha assicurato che l’evacuazione proseguirà come previsto. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, pur riconoscendo che le prossime ore saranno «estremamente rischiose», ha garantito che le evacuazioni continueranno fino al 31. Altri Paesi, come il Canada e la Germania, hanno già lasciato l’Afghanistan.

PER APPROFONDIRE:
• Chi sono gli autori dell’attentato
• Il doppio schiaffo dell’Isis a occidentali e talebani
• Perché i talebani rischiano una crisi di liquidità

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