(Imagoeconomica)
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La domanda di gas nell'ultimo trimestre 2022 è risultata pari a 16,9 miliardi di metri cubi contro i 22,5 miliardi dell'ultimo trimestre del 2021. Una contrazione rilevante (-5,6 miliardi di metri cubi) che va imputata per più della metà (-3,1 miliardi di metri cubi) al calo della domanda delle reti di distribuzione, che alimentano in prevalenza le utenze civili. Lo rileva Snam sulla base dei dati preliminari di consuntivo.
A quest'ultima riduzione, in particolare, ha contribuito per 1,8 miliardi di metri cubi l'effetto del meteo più mite che ha caratterizzato l'ultimo scorcio del 2022. La minore domanda industriale (-0,8 miliardi di metri cubi) unita al calo della richiesta termoelettrica (-1,5 miliardi di metri cubi, riconducibile anche al passaggio di alcune utenze a combustibili alternativi al gas naturale) hanno concorso a determinare la flessione complessiva del trimestre. Nel confronto con l'intero 2021 emerge un calo della domanda gas complessiva, che scende dai 75,1 miliardi di metri cubi del 2021 ai 67,4 miliardi di metri cubi del 2022
Una diminuzione meno significativa (-0,8 miliardi di metri cubi) in relazione agli usi termoelettrici ma più consistente quanto alle reti di distribuzione (-4,5 miliardi di metri cubi) e agli usi industriali (-2,1 miliardi di metri cubi). L'attenzione ai consumi di energia si inquadra all'interno delle azioni che Snam sta portando avanti nei suoi impegni per diventare “carbon neutral”. Oltre al target di decarbonizzazione al 2040 per le emissioni Scope1 e Scope2, Snam ha assunto un preciso impegno di riduzione delle emissioni Scope3, quelle legate in primo luogo alla filiera di fornitori e alle aziende associate, che potranno estensivamente beneficiare degli accorgimenti proposti nella campagna di consumi responsabili.
Snam, inoltre, ha un ruolo chiave come abilitatore per la riduzione delle emissioni di terze parti, attività che avviene oggi grazie agli interventi di efficientamento energetico di Renovit e alla produzione di biometano di BioEnerys, e che proseguirà in futuro quando i settori “hard-to-abate” ridurranno i consumi energetici grazie all'idrogeno trasportato nella rete Snam.
In particolare, Renovit ha accumulato esperienze di riqualificazione energetica in ambito residenziale gestendo più di 800 cantieri (più di 600 in corso e circa 200 già chiusi) con risparmi nell'ordine del 30%-40%. La società conta inoltre più di 30 MW di impianti installati di generazione distribuita (cogenerazione e fotovoltaico) presso clienti industriali che consentono un risparmio energetico medio del 10%-20%. Il rispetto dei suggerimenti sui consumi responsabili rafforza questo ruolo di Snam e permette di aumentare nel complesso la quantità di “emissioni evitate” nel sistema Italia.
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