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Istanbul, l’autore della strage di Capodanno «ha confessato»

di Alberto Negri

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16 gennaio 2017
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2' di lettura

È stato catturato a Istanbul l'uomo indicato dalle autorità turche come l'autore della strage di Capodanno alla discoteca Reina. Il jihadista Abdulkadir Masharipov, alias Abu Muhammed Horasan, con passaporto uzbeko, ha ammesso le sue responsabilità davanti agli investigatori turchi. Lo ha detto il prefetto di Istanbul, confermando che le sue impronte digitali corrispondono con quelle dell'attentatore. L’uomo si era dato alla fuga dopo la strage nella discoteca “Reina” che aveva provocato almeno 39 morti e 65 feriti. Secondo l'agenzia turca Dogan, Masharipov aveva portato via con sé uno dei propri bambini, di soli 4 anni: queste erano almeno le notizie circolate negli ultimi giorni e diffuse da fonti riservate di polizia, che a loro volta si basavano sulle affermazioni rese dalla moglie dell'estremista agli inquirenti.

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Secondo il quotidiano Hurriyet, la donna aveva ribadito di avere «scoperto l'attacco soltanto guardando la televisione» aggiungendo di non sapere «che il marito fosse un terrorista dell'Isis e neppure un simpatizzante».
Fino a poche ore prima di entrare in azione nella notte di Capodanno, Masharipov sarebbe rimasto con lei. In seguito la donna sarebbe stata condotta insieme ai due figlioletti in una casa sempre a Istanbul, ma diversa da quella dove la famiglia si era stabilita. Più tardi il consorte sarebbe passato da lì per prendere il figlio maggiore, lasciandola sola con quello più piccolo di appena un anno e mezzo.

È probabile che nella cattura di Masharipov la moglie abbia dato informazioni decisive: avrebbe infatti fornito ulteriori elementi, grazie ai quali si è riuscito a localizzarlo, forse insieme anche i potenziali complici di cellule dormienti dello Stato Islamico nella città sul Bosforo. Il prefetto di Istanbul, in una conferenza stampa dopo la sua cattura, ha detto che l’uomo stato addestrato in Afganistan e parla 4 lingue.

Nei mesi scorsi Masharipov sarebbe stato in Siria, dove avrebbe raggiunto i miliziani del Califfato prima di rientrare in Turchia per compiere la strage del Reina.

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