Sport24
Pubblicità

Sport24

Olimpiadi a rischio. A Tokyo 2020 già una medaglia d’oro: il Coronavirus

di Marcello Frisone

Olimpiadi Tokyo, il virus nel Villaggio e fuori lo scontento

Il Covid-19 tiene banco ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 che inizieranno tra 4 giorni. Oltre agli atleti, trovato positivo al virus un giornalista italiano

19 luglio 2021
Pubblicità

3' di lettura

All’inizio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 mancano appena 4 giorni che, neanche a dirlo, c’è già una medaglia d’oro: l’epidemia di coronavirus . È infatti il Covid-19, con relative varianti, che tiene banco in Giappone più degli eventi sportivi veri e propri, al momento passati davvero in secondo piano. Dai primi atleti trovati positivi al virus (incluso un giornalista italiano), alla prima “marcia” indietro degli sponsor (il colosso automobilista Toyota), dallo scetticismo del pubblico giapponese sulla sicurezza nei quali si svolgeranno i Giochi olimpici, fino alla “sparizione” di un atleta ugandese. Insomma, non è ancora iniziata (e dire che avrebbe dovuto tenersi esattamente 1 anno fa) che già la XXXII Olimpiade, fa (ancora) discutere. Ma andiamo per ordine

I primi atleti positivi al coronavirus

Pubblicità

Il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Tokyo ha detto di aver identificato 21 persone, come stretti contatti dei 3 membri della squadra di calcio maschile sudafricana, che sono risultati positivi al coronavirus nel villaggio olimpico degli atleti. I tre - 2 giocatori Thabiso Monyane e Kamohelo Mahlatsi, oltre a un analista video - sono i primi casi confermati tra le squadre olimpiche nel villaggio nella zona del lungomare di Tokyo. Non solo. Anche tra gli atleti statunitensi si registrano i primi casi. «Sono così triste - ha spiegato domenica 18 luglio su Twitter la 17enne tennista Coco Gauff - di condividere la notizia che sono risultata positiva al covid e non potrò giocare a Tokyo . È sempre stato un mio sogno rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi e spero che ci saranno molte altre possibilità per me di realizzarlo in futuro».

Leggi anche

Il giornalista italiano

Un giornalista italiano arrivato il 18 luglio all’aeroporto Haneda di Tokyo, proveniente da Roma Fiumicino, è risultato positivo al Covid dopo un tampone salivare. Il giornalista era sul volo dove erano presenti diversi atleti della delegazione olimpica per Tokyo dalla Nazionale di ciclismo a quella di basket, dai tuffatori ad alcuni componenti della squadra di nuoto ma nessun componente delle squadre azzurre, nè altri passeggeri del volo sono stati fermati. Il giornalista, a quanto si apprende, è stato trasferito in un Covid hotel giapponese dove resterà 10 giorni per verificarne lo stato con altri tamponi. L’ambasciatore d’Italia a Tokyo, sta seguendo la vicenda.

La marcia indietro di Toyota Motor Corp

La casa automobilistica Toyota ha annunciato che non trasmetterà spot televisivi relativi alle Olimpiadi di Tokyo in Giappone e il suo presidente non parteciperà alla cerimonia di apertura alla fine di questa settimana dell’evento sportivo globale. La decisione di Toyota, uno dei principali sponsor delle Olimpiadi, potrebbe riflettere il tentativo della principale casa automobilistica di impedire che l’immagine del suo marchio venga danneggiata mentre i giochi stanno andando avanti nonostante la forte opposizione pubblica e i timori di un’ulteriore diffusione del coronavirus.

Il sondaggio tra i giapponesi

Secondo un sondaggio, la maggioranza del pubblico giapponese non crede alle rassicurazioni degli organizzatori delle Olimpiadi che i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 saranno sicuri. Circa il 68% delle 1.500 persone intervistate al telefono ha affermato che non erano possibili Olimpiadi sicure durante la pandemia di coronavirus in corso, secondo il quotidiano Asahi Shimbun. Soltanto il 21% ha invece detto che era possibile. Circa il 55% è contrario allo svolgimento dei Giochi, mentre il 33% è favorevole.

Il “mistero” dell’atleta scomparso

Un uomo ritenuto l’atleta ugandese scomparso la scorsa settimana dal suo campo di allenamento pre-olimpico nel Giappone occidentale è stato avvistato dalla telecamera di sorveglianza della stazione JR di Nagoya, a circa 200 chilometri da dove si trovava, secondo quanto riferito da una fonte della polizia ai media giapponesi. Julius Ssekitoleko, un sollevatore di pesi che si trovava a Izumisano, nella prefettura di Osaka, è scomparso venerdì 16 luglio e la sua squadra lo sta cercando con l’aiuto della polizia. Ha acquistato un biglietto del treno veloce Shinkansen per Nagoya dopo aver lasciato un biglietto nel suo hotel dicendo che voleva lavorare in Giappone, secondo i funzionari di Izumisano.

Il murale della tregua

Infine, una notizia di vero sport questa volta, che sia di auspicio a una reale “tregua” con il coronavirus. Il presidente del Cio, Thomas Bach, ha presentato il 19 luglio il murale della tregua del villaggio olimpico. Il murale è stato rivelato in una cerimonia sobria al Villaggio Olimpico, con Bach accompagnato da Kawabuchi Saburo, sindaco del Villaggio Olimpico, Hashimoto Seiko presidente del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, e Koike Yuriko, il governatore di Tokyo. La Tregua Olimpica, antica tradizione che invita tutte le nazioni a cessare le ostilità e i conflitti durante i Giochi, è entrata in vigore venerdì 16 luglio, una settimana appunto prima della cerimonia di apertura.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy