1' di lettura
Fondati nel lontano 1787, i Giardini Botanici di Calcutta sembrano un bosco delle fiabe. Eppure sono così reali, profumate e scenografiche le piante e i fiori in questa che fu la culla delle scoperte e delle esplorazioni botaniche inglesi nel Sud Est dell'Asia. Il Charya Jagadish Chandra Bose, questo è il suo nome indiano, adagiato sulla riva del fiume Hooghly a pochi chilometri dalla città, nei 273 ettari di superficie, ospita 14 mila alberi, in prevalenza specie esotiche, ma anche bambù, pini marittimi, palme, gelsomino, bouganville, grandi laghetti di ninfee, coloratissime orchidee, che colmano aiuole, serre e giardini d'inverno. La disposizione originaria pensata dal suo fondatore, il Colonello Alexander Kyd che aveva ricevuto l'incarico dal Governatore generale Lord Charles Cornwallis, è ancora vincente. La sua star indiscussa rimane il Baniano, quel Ficus benghalensis piantato oltre 250 anni fa, che sfoggia una circonferenza di 450 metri. Dopo avere passeggiato lungo le avenue di palme che svettano sino alle nuvole, essersi accostati ai tronchi del Tamarindo, del Mango e dell'albero di Mogano, è piacevole ritirarsi un po' nella biblioteca del giardino a sfogliare i volumi dedicati agli alberi appena accarezzati.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy