di Simone Filippetti
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L'imprenditore-filosofo incontra il “poverello d'Assisi”: Brunello Cucinelli e San Francesco uniti per una sera. Il luogo non è l'Umbria, patria di entrambi, ma la National Gallery di Londra, di fronte a Trafalgar Square, la piazza che tra poche ore assisterà all'incoronazione di Re Carlo III, in una Londra trepidante ed elettrica.
L'evento al prestigioso museo è unico per vari motivi: è la prima volta in assoluto che la National Gallery, diretta dall'italo-britannico Gabriele Finaldi, dedica una mostra a un santo cattolico. Singolare, inoltre, che una rassegna non sia incentrata su un pittore ma su un personaggio storico, raccontato attraverso l'iconografia nel corso dei secoli. Proprio per la particolarità, e anche per l'amore per l'Italia, Finaldi medesimo, che dall'ala vittoriana ha ricordato come il museo sia «un piccolo frammento d'Italia sul Tamigi», ha anche curato la mostra (ruolo, quello del curatore, che di solito i direttori di museo non coprono).
E' anche la prima volta che un'azienda italiana dà un contributo importante a una mostra del museo britannico: la serata di gala, con visita in anteprima, è stata offerta da Brunello Cucinelli. Da sempre l’imprenditore è devoto al santo umbro e anzi ha fatto di San Francesco un sorta di ispirazione per la sua idea di «capitalismo umanistico», declinato nella teoria della crescita garbata, un modello finanziario dolce rispetto al turbocapitalismo che brucia le risorse e il futuro del pianeta.
D'altronde proprio San Francesco è stato in un certo senso l’“inventore” della sostenibilità, con il Cantico delle Creature, otto secoli prima che la parola venisse inventata. «Se c'è un Santo che è da sempre amato è San Francesco, per lo stile di vita semplice e umile», ha commentato l'azienda. Modello “francescano”, quello di Cucinelli, che si è dimostrato un successo, visto che il titolo fu quotato a 7 euro e oggi veleggia attorno ai 90.
Il visitatore viene trasportato dai primi pannelli medievali, a reliquie e manoscritti fino ai film moderni, come il celebre «Fratello Sole, Sorella Luna» di Franco Zeffirelli e addirittura ai fumetti della Marvel: questo pastiche di opere serve a mettere in luce come San Francesco abbia catturato l'immaginazione degli artisti nel corso dei secoli e come il suo fascino abbia trasceso generazioni, continenti e diverse tradizioni religiose. D'altronde, proprio Francesco è stato anche il primo fautore di un dialogo inter-religioso con lo storico incontro davanti al sultano d'Egitto (nelle foto in alto, l’opera di Sandro Botticelli San Francesco con gli angeli, creata tra il 1475 e il 1480 e l’opera di Sassetta - pseudonimo di Stefano di Giovanni di Consolo - San Francesco davanti a Papa Honorius III, creata tra il 1437 e il 1444).
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