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Playstation risponde a Xbox e compra Bungie per 3,6 miliardi di dollari

di Luca Tremolada

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Dopo l’annuncio dell’operazione sale il valore dei titoli di Sony. Continua il processo di consolidamento dell’industria del gaming

31 gennaio 2022
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3' di lettura

Continua la partita a Risiko nell’industria del gaming. Playstation ha risposto all’operazione Microsoft -Activision ufficializzando l’acquisizione di Bungie per 3,6 miliardi di dollari. In una nota Sony Computer Enterainment ha precisato lo studio dietro allo sviluppo di Destiny resterà un editore “ indipendente” e verrà governato da un consiglio di amministrazione composto dall’attuale Ceo e presidente Pete Parsons e il resto dell’attuale team di gestione dello studio. Bungie non produrrà in esclusiva per Playstation, con l’opzione «di auto-pubblicare e raggiungere i giocatori ovunque essi scelgano di giocare»

Cosa ha detto Playstation

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«Abbiamo collaborato con successo con Bungie fin dall’inizio del franchise di Destiny, e non potrei essere più entusiasta di dare ufficialmente il benvenuto allo studio nella famiglia PlayStation», ha detto il presidente e Ceo di Sony Interactive Entertainment Jim Ryan. «Questo è un passo importante nella nostra strategia per espandere la portata di PlayStation a un pubblico molto più ampio. Capiamo quanto la comunità di Bungie sia vitale per lo studio e non vediamo l’ora di sostenerli mentre rimangono indipendenti e continuano a crescere. Come Bungie, la nostra comunità è al centro del Dna di PlayStation, e la nostra passione condivisa per il giocatore e la costruzione del miglior posto per giocare si evolverà ulteriormente». Al momento, lo studio sta lavorando alle nuove espansioni di Destiny su una nuova Ip che uscirà entro il 2025.

Chi è Bungie? 

Lo studio che ha lanciato il franchise di Halo in esclusiva per Xbox dopo avere sciolto la collaborazione con Microsoft è rimasto indipendente fino al 2010 quando strinse un accordo con Activision Blizzard per pubblicare Destiny, il primo il game-as-a-service per console con uno sviluppo decennale. Nel 2019, Bungie si è però separata anche dal produttore di Call of Duty per proseguire da sola. Ora le due società di gioco saranno presto di proprietà di rivali di console first-party avversari.

Cosa sta succedendo nell’industria del gaming.

Una risposta anche a livello finanziario era dovuta. Il titolo di Sony aveva subito un calo del 13% alla mossa di Satya Nadella, Phil Spencer e Bobby Kotick. E da questo punto ha funzioanto. Il titolo a poche ore dall’annuncio sta guadagnando. Tuttavia, secondo alcuni analisti la scelta di Bungie però non è convincente nel merito. Non è chiaro quale sia ad oggi la strategia del colosso giapponese che ricordiamo domina il mercato globale delle console ma ha caratteristiche molto diverse da soggetti come Microsoft, Google o Amazon che di mestiere sono cloud provider. L’operazione Activision-Blizzard sembra seguire una idea precisa che è quella di aumentare la potenza di fuoco nello sviluppo di videogiochi (anche mobile) in una offerta ad abbonamento alla Neflix. Microsoft a differenza di Sony punta sul cloud gaming sulla distribuzione di videogiochi attraverso Pc, console e smartphone e sul Game Pass una forma di abbonamento dove si paga al mese per l’accesso a un catalogo di videogiochi. Il mercato sembra andare sempre di più verso una distribuzione di videogiochi meno basata sulle esclusive rispetto al passato dove la competizione era basata sulla vendita di console.

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La partita di Playstation

Playstation che ad oggi è l’attore più grande del mercato console con 116 milioni di Ps4 vendute e 13 milioni di Ps5 non sembra avere ancora una strategia vera sul mobile, non crede - almeno per ora - nella formula Game Pass e non ha una infrastruttura proprietaria di cloud gaming (ad oggi si appoggia su Azure di Microsoft). Quello su cui può contare è la più grande e fedele community di giocatori del mondo e nel suo essersi affermato come il produttore di videogiochi di qualità. Il consumatore-giocatore compra Playstation perché su quella piattaforma trova i giochi migliori. Il mercato però - e questa operazione lo conferma - sembra andare sempre di più verso una distribuzione di videogiochi meno basata sulle esclusive rispetto al passato. Negli ultimi mesi Sony in modo sempre più convinto sta portando alcune delle sue Ip fuori dal recinto del proprio hardware, come si è visto ultimamente con l’ingresso di God of War su Pc. L’acquisizione Bungie va in questa direzione. Lo sviluppatore di Destiny entrerà a fare parte dei Playstation Studios ma resterà un editore multipiattaforma. Vuole dire potere monetizzare la vendita del gioco su più console o piattaforme ludiche e al tempo stesso produrre contenuti per giustificare l’acquisto del proprio hardware. Su questo orizzonte, ancora inesplorato, si gioca il nuovo assetto di questa industria.

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