di Alexis Paparo
Il Biohotel Stanglwirt, nel Tirolo austriaco.
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Chi sogna di trascorrere le vacanze estive all'estero può iniziare a fare programmi più concreti. Le istituzioni europee hanno trovato un accordo sul green pass, o meglio l'Eu Digital Covid Certificate, lo strumento che garantisce liberi spostamenti fra i Paesi dell'Unione se vaccinati, guariti dal Covid o in possesso di un test negativo. Dovrebbe essere attivo dal 1 luglio e avere 12 mesi di validità, ma conviene controllare in ogni caso le disposizioni dei singoli Paesi sul sito Viaggiare Sicuri. Anche in Paesi familiari ai viaggiatori italiani come Grecia o Spagna si può andare alla ricerca di mete e indirizzi che valorizzano campagne, boschi, riserve naturali così come architettura ambientale e pratica ecologica. E, in attesa che si torni a viaggiare senza alcuna restrizione, vale la pena segnarsi alcuni indirizzi extra europei che valgono l'attesa.
Il Biohotel Stanglwirt , nel Tirolo austriaco, è stato incoronato come Best Green Accomodation Estero ai Green Travel Award 2021. Già nel 1980 la famiglia Hauser, proprietaria della struttura, aveva avuto l'idea di coprire i tetti del resort con prati, la cui manutenzione è affidata alle pecore e alle mucche della fattoria. Questo ha reso possibile mascherare una gran parte della struttura, che a colpo d'occhio sembra sotterranea, minimizzando l'impatto visivo. I vantaggi di un tetto verde sono innumerevoli: dalla regimentazione dell’acqua piovana alla riduzione delle temperature fino all'isolamento acustico e il supporto alla biodiversità. L’hotel è formato da un complesso di edifici costruiti interamente in legno e malte naturali, riscaldato con biomassa (dal 1980) utilizzando solo energia green da piccole centrali idroelettriche e un sistema di pompe di calore a energia geotermica che permette un risparmio di 430mila litri di gasolio all'anno. A disposizione degli ospiti oltre 12mila mq di area benessere, con piscine adatte anche all'allenamento sportivo, e una cucina sana con il culto della materia prima: tutto o quasi è di produzione propria.
Da sempre molto amata dagli italiani, la Grecia ha aperto le sue frontiere ai turisti dal 14 maggio. Le isole abitate permanentemente o stagionalmente sono 227. L'invito è non sovraccaricare le più note e ad andare alla scoperta di piccoli paradisi di sostenibilità e lusso come Alonissos, nell'arcipelago delle Sporadi, che il National Geographic ha inserito nell’elenco delle otto migliori destinazioni sostenibili 2021. Protetta da un parco marino dal 1991 – il primo istituito in Grecia e il più grande in Europa - è habitat di centinaia di specie di piante e animali, fra cui la foca monaca mediterranea. Lo scorso agosto è stato inaugurato anche il suo museo sottomarino, il primo della Grecia, dove ci si può immergere alla scoperta dell’antico relitto di una nave del V secolo a.C., naufragata con tutto il suo carico poco lontano dall'isola. Ecotourism Greece è un ottimo punto di partenza per organizzare a propria vacanza fuori dalle rotte del turismo di massa e ha un vasto portfolio di eco-hotel e resort per non rinunciare ad alcun comfort.
Il museo sottomarino di Alonissos.
L'Isola di Hvar si trova a sud della costa croata, in linea d'aria con Pescara, ed è nota per i vigneti, i campi di lavanda, le bellissime spiagge, i centri storici intatti e in, tempi pre-covid, i festival musicali. Qui, lo scorso agosto, è stato inaugurato il Maslina Resort , un boutique hotel contemporaneo immerso in 8mila metri quadri di campagna curata non solo esteticamente, ma coltivata per ottenere le materie prime per le cucine e la spa. L'architettura ha privilegiato materiali e tecniche costruttive locali, il menu ruota attorno ai frutti di mare dell’Adriatico a agli ingredienti dell'orto bio interno alla struttura. Gli ospiti hanno a disposizione bici elettriche per esplorare l'isola, la piscina è disinfettata senza l'uso di cloro e tutta la plastica è stata sostituita con alternative biodegradabili.
La vista da una delle suite del Maslina Resort, in Croazia.
Si fa esperienza di una Spagna inconsueta dal Vivood Landscape Hotel , elevato su un terreno a strapiombo nella valle di Guadalest, vicino ad Alicante. Un hotel diffuso e nascosto fra i boschi, con 25 suite e 10 ville indipendenti prefabbricate e autosufficienti dal punto di vista energetico, progettate dall'architetto e founder di Vivood Daniel Mayo. Linee minimal, materiali naturali, pareti vetrate a tutt'altezza e infinity pool, incastonate nel verde e affacciate sulla riserva naturale. Una rete di percorsi collega le unità e conduce a un ristorante, un lounge bar, una piscina, terrazze e vasche idromassaggio all'aperto.
La vista da una delle ville del Vivood Landscape Hotel, vicino ad Alicante.
Bisognerà attendere che la Norvegia riapra al turismo per godersi una cena da Under il primo ristorante sommerso d'Europa e il più grande al mondo, progettato a Båly dallo studio Snøhetta. Ma vista la lista d'attesa di vari mesi, si può pensare di prenotare un tavolo per festeggiare così la fine dell'emergenza pandemica. I fratelli Gaute e Stig Ubostad, già proprietari di un hotel in zona, hanno investito, con il supporto di privati e della municipalità di Lindesnes, 50 milioni di corone norvegesi nel progetto: un monolite di cemento eco-compatibile che scivola in verticale sulla costa fino a cinque metri e mezzo di profondità. Il ristorante-periscopio ha una parete vetrata di 11 metri per quattro aperta sul mare del Nord ed è anche un centro di ricerca, con un team di biologi coinvolto a tempo pieno. «Qui s'incontrano mar Baltico e oceano Atlantico. Le acque hanno concentrazioni di salinità diverse e, di conseguenza, una biodiversità ricchissima. Oltre a creare nuovi habitat per flora e fauna nei pressi della vetrata, abbiamo studiato un sistema luminoso che attrarrà i pesci, permettendo l'osservazione notturna», spiega il biologo Trond Rafoss, a capo del progetto di conservazione.
Esterno di Under. Il primo ristrante sottomarino in Europa, in Norvegia.
Il Clayoquot Wilderness Resort , in British Columbia, si raggiunge solo in barca o in idrovolante da Vancouver. Al centro di una riserva naturale, accoglie 25 ospiti alla volta in suite tendate in stile bohémien. Ha avuto dal governo il mandato di riparare ai danni provocati nell'area dal disboscamento, dalle attività estrattive e dalla pesca commerciale con programmi di protezione ambientale e gli ospiti, fra un'escursione in kayak e una in elicottero, possono esserne parte attiva.
Il Clayoquot Wilderness Resort.
Il Desa Potato Head di Bali è un beach club, spazio per arte ed eventi, ristorante, boutique hotel, store, laboratorio di sostenibilità. Ronald Akili, 35enne ceo e founder di questa filosofia zero sprechi, spiega: «Circa cinque anni fa mi sono ritrovato a surfare in un mare di plastica a 100 metri dalla spiaggia e ho realizzato che questa sarebbe stata l'eredità lasciata ai miei figli. Così mi sono chiesto: come posso rendere la mia attività il catalizzatore del cambiamento?». Le idee non sono mancate. A Desa Potato Head l'usa e getta è bandito, i rifiuti diventano arte, si organizzano corsi ed eventi su sostenibilità e riciclo con creativi come Faye Toogood, Virgil Abloh, Max Lamb. Nel ristorante, neanche le scaglie del pesce vanno sprecate: diventano cracker. Per essere «non più solo fornitori di servizi, ma una fonte d'ispirazione».
La facciata esterna del Desa Potato Head di Bali.
Bisate è il primo Eco-Lodge di lusso del Rwanda e si trova nei pressi del Volcanoes National Park, all’interno dell’emisfero naturale di un antico vulcano. Scegliere una delle sei ville della struttura, magnifici esempi di bio-architettura mimetizzati nella foresta, significa prendere parte a progetti di riforestazione e di supporto allo sviluppo delle comunità locali. E potersi assicurare una delle esperienze più emozionanti per chi sceglie l'Africa come meta del suo viaggio: osservare da vicino i gorilla nel loro habitat naturale, grazie ai trekking che partono ogni giorno dal vicinissimo parco nazionale.
Il Bisate Lodge, in Ruanda.
Al Nautilus di Ventimila leghe sotto i mari, ai film sui sommergibili, ad Atlantide. Chissà a cosa penseranno gli ospiti che potranno godersi una cena al H2O, il nuovo ristorante subacqueo a sei metri di profondità inserito all'interno del resort You & Me by Cocoon , nell'atollo di Raa, alle Maldive. Con circa 20 coperti e una superficie ridotta per non impattare troppo sull'ambiente, ha la cucina firmata dallo chef stellato Andrea Berton e gli arredi della padovana Lago. La carta, che viene cambiata ogni due mesi, propone rivisitazioni gourmet dei pochi ingredienti locali dell'arcipelago, a partire dal cocco, con incursioni italiane come il riso carnaroli o la parmigiana di melanzane.
Il ristorante sottomarino H2O, parte del resort You and me Cocoon Maldives.
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