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Caso Orlandi, il Vaticano avvia nuove indagini

Vaticano, la famiglia Orlandi al Vaticano: "Aprite quella tomba"

In base a quanto si apprende l’iniziativa è legata ad una serie di istanze presentate in passato da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela

9 gennaio 2023
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2' di lettura

Il promotore della giustizia Vaticana Alessandro Diddi avvierà nuove indagini in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma nel giugno del 1983. L’apertura del fascicolo, la cui notizia è stata confermata anche dalla sala stampa vaticana, è legata ad una serie di istanze presentate in passato da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.

Caso Orlandi, Vaticano avvia nuove indagini

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La magistratura vaticana in primo luogo analizzerà gli atti e i documenti relativi alle vecchie indagini. Il procedimento della Procura di Roma sulle sparizioni della Orlandi e di Mirella Gregori, quest’ultima avvenuta il 7 maggio sempre del 1983, venne archiviato nell’ottobre del 2015 su richieste dall’allora procuratore capo Giuseppe Pignatone, e ora presidente del Tribunale vaticano, e dai sostituti Ilaria Calò e Simona Maisto

Sgrò: da un anno chiedevamo essere ascoltati

«Noi ne siamo all’oscuro, lo apprendiamo dagli organi di stampa ma certo è da un anno che attendevamo di essere ascoltati» ha detto la legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, commentando la notizia della riapertura delle indagini vaticane sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Orlandi: il fratello, positiva apertura indagini. La verità c’è

«Da tantissimi anni chiediamo una collaborazione per arrivare a una soluzione finale. Che vengono aperte le indagini è una cosa molto positiva, finalmente forse ci potrà essere una collaborazione tra lo stato italiano e lo stato vaticano visto che, poco tempo fa, è stata fatta una proposta per aprire un’inchiesta parlamentare». A dirlo è Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, a Rainews24 dopo la riapertura delle indagini sulla scomparsa della ragazza che allora aveva 15 anni. «Mi auguro di essere convocato e di poter verbalizzare. E’ una cosa che chiedo da tantissimo tempo con l’avvocato Laura Sgrò», spiega Orlandi che racconta, anche lui, inoltre, di non aver parlato con nessuno del Vaticano e di aver appreso la notizia dalle agenzie.

La richiesta di una commissione d’inchiesta

La decisione del Vaticano arriva qualche settimana dopo l’iniziativa di alcuni parlamentari italiani che chiedono una commissione d’inchiesta sui casi Orlandi, Gregori e Cesaroni. Il deputato del Pd Roberto Morassut primo firmatario, commenta: «La notizia della riapertura delle indagini sul caso Orlandi da parte della giustizia vaticana è molto positiva e si muove nella direzione della ricerca della verità». Un dossier, l’avvio della commissione d’inchiesta, che vede una sollecitazione bipartisan, dal Movimento 5 Stelle alla Lega.

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