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Ucraina ultime notizie. Consiglio Ue, fumata nera su price cap sul gas

Guerra in Ucraina tra blackout e freddo

Oggi si è aperta a Parigi la Conferenza internazionale a sostegno alla resistenza civile in Ucraina, con la partecipazione del viceministro italiano Tajani. Meloni: non consentiamo che Putin usi il cibo come arma. La premier assicura pieno sostegno a Kiev, anche militare. Accordo in Ue su aiuti da 18 miliardi all’Ucraina. Se Putin morisse la guerra finirebbe, afferma Zelensky. Primo ministro ucraino: economia dimezzata se continuano gli attacchi russi

13 dicembre 2022
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Italia vuole essere protagonista ricostruzione <br>

“L’Italia vuole partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina. Diventare protagonista della ricostruzione vuol dire creare con l’Ucraina un rapporto di amicizia. E se l’Ucraina diventerà parte dell’Unione Europea, l’Italia avrà a sua volta ruolo più importante. Non possiamo lasciare questo ruolo solo a francesi e tedeschi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il discorso sulle linee programmatiche del suo Dicastero davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato.

Tajani: No pace se Russia non siede a tavolo con Paese libero

La pace in Ucraina deve essere “il nostro obietivo finale, non c’è pace se non c’è occupazione, se c’è resa, se la Russia non si siede al tavolo con un Paese libero e indipendente”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell’audizione sulle linee programmatiche di politica estera davanti alle commissioni Esteri di Camera e Senato.

Pechino blocca la vendita di microchip a Mosca

Pechino ha vietato la fornitura alla Russia di processori di livello militare prodotti dalla società cinese Loongson, a causa della loro importanza strategica per l’esercito. Lo rivela Newsweek, aggiungendo che si tratta di una potenziale battuta d’arresto per lo sforzo bellico di Mosca in Ucraina. Le sanzioni occidentali hanno costretto Mosca a cercare nuovi fornitori di componenti elettronici cruciali, compresi quelli per le sue armi. I produttori russi avevano testato processori di fabbricazione cinese per sostituire quelli prodotti da aziende come Intel, che avevano sospeso le consegne, ha riferito il quotidiano economico russo Kommersant.

Ma una fonte del ministero russo per lo Sviluppo digitale ha reso noto che il governo cinese ha vietato la vendita e l’esportazione dei processori a causa della loro importanza strategica per l’esercito cinese. Un’altra fonte ha precisato al giornale che il governo cinese ha vietato l’esportazione di processori Loongson in tutti i Paesi, inclusa la Russia. “I migliori chipset in Cina sono utilizzati nel complesso militare-industriale, motivo principale per cui non sono disponibili per i mercati esteri”, è stato spiegato.

Secondo Marina Miron, ricercatrice del Dipartimento di studi sulla difesa del King’s College di Londra (KCL), qualsiasi divieto di esportazione da parte della Cina influenzerà ulteriormente la capacità della Russia di competere nel settore tecnologico, costringendola a cercare alternative e aumentare la sua capacità interna di produrre microchip. Allo stesso tempo, la stretta di Pechino non dovrebbe causare alcun crollo significativo della capacità tecnologica della Russia. Per la ricercatrice Mosca “soffre di carenza” di microchip “da quasi un decennio”, a causa della sanzioni imposte dopo l’annessione della Crimea, e quindi si è “adattata”.

Kiev approva legge su minoranze, tra requisiti per adesione Ue <br>

Il parlamento ucraino ha adottato una legge sulle minoranze nazionali, un requisito fondamentale per l’adesione del paese all’Ue, come riporta il Guardian. Un totale di 324 membri del parlamento hanno votato a favore dell’abrogazione di un vecchio disegno di legge e dell’adozione di quello nuovo, ha detto su Telegram un deputato ucraino, Yaroslav Zhelezniak .

Il disegno di legge è progettato per “migliorare la protezione dei diritti delle minoranze nazionali”, compresi “i diritti all’autoidentificazione, all’uso delle lingue delle minoranze nazionali, all’istruzione, alla partecipazione alla vita politica, economica, sociale e culturale, ecc.” , ha riportato New Voice of Ukraine. Oleksandr Korniyenko, il primo vicepresidente del parlamento ucraino, ha affermato di aver “votato per tutte le leggi necessarie che ci aprono la strada per entrare nell’Ue”, aggiungendo: “Attendiamo con impazienza decisioni positive per l’Ucraina. L’Ucraina è l’Europa!”.

Kuleba, Mosca pensa a grande offensiva a gennaio-febbraio <br>

La Russia potrebbe lanciare una “grande offensiva” a gennaio o febbraio. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, sottolineando che il presidente russo Vladimir Putin continua a voler conquistare tutta l’Ucraina. “Penso che la capacità russa di condurre un’offensiva, forse una grande offensiva, potrebbe essere ripristinata verso la fine di gennaio, o a febbraio. Questo è quello che cercano di fare. E noi, naturalmente, facciamo il possibile per impedirlo”, ha detto Kuleba parlando ad alcuni giornalisti in un rifugio anti bomba a Kiev, secondo quanto riferisce il Guardian.

La Russia “spera ancora di poter rompere le nostre linee e avanzare in profondità in Ucraina”, ha detto Kuleba, ricordando “la coscrizione annunciata, l’addestramento dei nuovi coscritti e il movimento di armi pesanti attraverso il paese”. Il capo della diplomazia di Kiev ha esortato a non farsi ingannare da Mosca. “La Russia - ha rimarcato - non ha cambiato i suoi ultimatum e vuole ancora conquistare tutta l’Ucraina. Quello che vuole ora non è la pace, ma una pausa per continuare dopo l’aggressione”. La Russia attacca con i suoi missili l’infrastruttura dell’energia in Ucraina perché “Putin spera che senza elettricità, acqua e riscaldamento, gli ucraini smetteranno di resistere e accetteranno gli ultimatum russi, ma questo è un grosso errore di calcolo. Il terrore missilistico russo non spezzerà l’Ucraina”, ha assicurato Kuleba.

Podolyak critica Musk su copertura guerra su Twitter

«”Guerra in Ucraina” scomparso dai trend di Twitter. Radicale riduzione dei tweet che menzionano la copertura dell’aggressione russa. Gli utenti non sono autorizzati a registrarsi o accedere negli account con un numero di telefono ucraino. Elon Musk, mi chiedo se vedremo mai dei ’twitter file’ sull’autunno inverno 2022».

Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, in un duro attacco contro Musk. Il nuovo patron di Twitter è stato a fianco dell’Ucraina all’inizio dell’invasione russa, offrendo a Kiev il suo sistema satellitare di comunicazioni Starlink.

Ma i rapporti si sono molto raffreddati dopo che in ottobre Musk ha proposto un piano di pace per l’Ucraina che comprende la cessione della Crimea e la ripetizione dei referendum nei territori annessi dai russi, mettendo la proposta ai voti su Twitter. Una proposta che Kiev considera irricevibile.

Pichetto: «Intesa su meccanismo del price cap, ma soglia ancora da discutere»

«C’è stato un accordo sui meccanismi ed è stato stabilizzato un testo sul meccanismo» del price cap. «Certamente ci sono ancora alcuni punti che vanno definiti e sarà fatto durante la riunione del Consiglio Energia di lunedì prossimo. Il punto principale di discussione è in questo momento la soglia di prezzo». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin al termine del Consiglio Affari Energia.

In Lettonia rilevati circa 3mila tentativi per aggirare sanzioni

Secondo quanto comunicato oggi dalla Radiotelevisione lettone, sarebbero quasi 3mila i tentativi di importazione nel territorio nazionale di merci sottoposte alle sanzioni europee sventati dall’inizio della guerra in Ucraina. Si tratta nella gran parte di prodotti forestali. Risultano invece molti di meno i tentativi di esportare merci sanzionate - generalmente prodotti di lusso - verso la Russia. Nel complesso, la Guardia di Finanza e la Polizia Frontaliera lettoni hanno avviato procedure nei confronti di 109 persone.

Gas: terminato Consiglio Ue, fumata nera sul price cap

Sono terminati i lavori del Consiglio straordinario Energia a Bruxelles. Dopo quasi otto ore di negoziati, intervallate da alcune pause per riunioni bilaterali e multilaterali, i ministri non hanno trovato l’accordo politico per l’introduzione del price cap sul gas.
Da quanto si apprende da fonti vicine al dossier, i ministri europei dell’Energia hanno compiuto «moderati progressi» sul price cap, ma restano divisi sulla definizione delle soglie per l’attivazione del meccanismo di correzione dei mercati. La discussione slitta ora all’ultimo Consiglio Energia dell’anno, in programma il 19 dicembre. Il dossier sarà anche sul tavolo del vertice dei capi di Stato e di governo Ue giovedì 15 dicembre.

Kiev critica Musk: la guerra è scomparsa da Twitter

«’Guerra in Ucraina’ scomparsa dalle tendenze di Twitter. Riduzione radicale dei tweet che menzionano la copertura dell’aggressione Russa. Gli utenti non sono autorizzati a registrarsi o accedere ad account con numero di telefono ucraino. Elon Musk, mi chiedo se vedremo mai i ’Twitter Files’ sull’autunno/inverno 2022?». Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak.

Kiev, economia dimezzata se continuano gli attacchi russi

L’economia ucraina potrebbe ridursi del 50% quest’anno se la Russia continua ad attaccare la rete elettrica nazionale del paese e altre infrastrutture critiche. Lo ha affermato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, come riporta Interfax. «Se le attività terroristiche della Russia contro le nostre infrastrutture continuano, potremmo perdere un altro 10% rispetto a queste cifre, ovvero fino al 50% del nostro Pil», ha spiegato Shmyhal, aggiungendo che il governo ucraino ha stimato che i danni causati dalla guerra «potrebbero raggiungere i 700 miliardi di dollari entro la fine dell’anno». «Tutti i settori dell’economia sono stati colpiti», ha detto ancora il premier ucraino.

Biden invierà missili Patriot all’Ucraina

L’amministrazione Biden sta finalizzano un piano per mandare i missili per la difesa aerea Patriot all’Ucraina. Lo riferisce la Cnn, aggiungendo che la mossa potrebbe essere annunciata questa settimana, secondo tre dirigenti americani, di cui uno dell’amministrazione. Il piano del Pentagono deve ancora essere approvato dal segretario dalla difesa Lloyd Austin prima di essere inviato al presidente Joe Biden per la firma, ma le tre fonti della Cnn prevedono che ottenga disco verde. Dopo l’attesa approvazione, i missili dovrebbero essere mandati rapidamente nei giorni successivi e i militari ucraini saranno addestrati ad usarli nella base Usa di Grafenwoehr in Germania.

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Un missile Patriot

Kuleba, Russia potrebbe lanciare grande offensiva a fine gennaio

«Penso che la capacità russa di lanciare una grande offensiva potrebbe essere ripristinata verso la fine di gennaio o a febbraio». È quanto prevede il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Lo riporta Unian. «Noi, ovviamente, stiamo facendo tutto il possibile per evitarlo», ha aggiunto Kuleba, «ma, tenendo conto della mobilitazione, dell’annunciato arruolamento e dell’addestramento di nuove reclute, del movimento delle loro armi pesanti nel Paese, senza dubbio conservano la speranza di poter sfondare le nostre linee di difesa e di penetrare più a fondo in Ucraina». «Sono fermamente convinto che non ci riusciranno», ha rimarcato.

Kuleba ha anche sottolineato che «Qualsiasi decisione o accordo diplomatico si baserà sul ritiro della Russia da tutti i territori dell’Ucraina», compresi quelli occupati nel 2014.
«Speriamo e facciamo tutto ciò che dipende da noi per porre fine a questa guerra il prima possibile con la nostra vittoria e la liberazione dei territori ucraini», ha aggiunto Kuleba, «se ciò accadesse in estate, sarebbe certamente una grande notizia».

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Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. (ANSA/SERGEY DOLZHENKO)

Parlamento ucraino approva legge sui media necessaria per ingresso in Ue

Il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, ha approvato un disegno di legge sui media, delineato dalla Commissione europea come uno dei criteri per valutare la possibilità dell’Ucraina di entrare nell’Unione europea. Lo ha annunciato il deputato Yaroslav Zheleznyak sul suo canale Telegram. Lo riporta Ukrainska Pravda. Zheleznyak ha precisato che il parlamento ha adottato «posizioni di compromesso». Tra queste, quelle riguardanti il canale della Rada stessa, che deve trasmettere le sessioni parlamentari in diretta e che, durante la legge marziale e le restrizioni sulle trasmissioni in diretta, deve caricare le registrazioni il giorno della sessione plenaria. Il nuovo disegno di legge conferisce anche maggiori poteri al Consiglio nazionale per la televisione e la radiodiffusione del Paese.

Kiev, colpite zona industriale e scuola a Krematorsk

Le truppe russe hanno bombardato oggi la cittadina di Krematorsk, nella regione del Donetsk. La zona industriale e una scuola sono state colpite. Lo riferisce il governatore della regione Pavlo Kyrylenko, come riporta il Kyiv Indipendent.

Generale Battisti: «Le parole di Zelensky su Putin sollevano riflessioni»

«L'affermazione del presidente Zelensky secondo la quale con la morte di Putin la guerra verosimilmente potrebbe finire in pochissimo tempo, solleva alcune riflessioni: la prima, non so se la Russia in questo momento ha un altro Gorbaciov che accetti di aprire dei colloqui con il mondo occidentale per porre fine a questo disastroso conflitto. La seconda riflessione è che esiste il rischio che al posto di Putin prenda il potere una persona ancora più estremista, nell'intenzione e nella volontà di prendere il controllo dell'Ucraina, e questo non lo possiamo sapere». Lo ha detto all'Adnkronos il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico.

Filorussi: «Bombe da 15-20 kg Tnt per far saltare ponte Melitopol»

Le due bombe usate per far saltare il ponte di Melitopol erano ciascuna da 15-20 kg di Tnt. Lo ha detto su Telegram il governatore filorusso dell’oblast di Zaporizhzhia, Yevgeny Balitsky, citato dalla Tass, dopo che ieri è saltato un ponte nella città occupata. Balitsky ha parlato di «atto terroristico contro i civili» e promesso di portare i responsabili davanti alla giustizia. Vladimir Rogov, capo del movimento “Siamo insieme alla Russia”, ha attribuito ieri a «sabotatori ucraini» l’esplosione del ponte di Konstantinovka, in un sobborgo orientale di Melitopol, scrive sempre la Tass.

Esplosione nel centro di Melitopol

Un’esplosione è stata udita nel centro di Melitopol, città dell’Ucraina sudorientale sotto il controllo russo. Lo ha riferito il sindaco Ivan Fedorov, che ha lasciato la città dopo l’insediamento di un’amministrazione filo-russa, secondo cui l’esplosione è avvenuta vicino alla scuola di scacchi. Successivamente le autorità russe hanno bloccato le strade e alcuni testimoni hanno riferito di almeno una vittima. In precedenza le forze ucraine avevano colpito un ponte chiave fuori Melitopol, che attraversa il fiume Molochna.

Premier ucraino: «Con un miliardo di euro resisteremo all’inverno»

«Circa un miliardo di euro per sostenere l’Ucraina durante l’inverno è stato annunciato alla conferenza di Parigi su iniziativa di Emmanuel Macron. L’aggressore non riuscirà a farci precipitare nel freddo e nel buio. Con il sostegno dei nostri amici, persevereremo». Così su Twitter il primo ministro ucraino, Denis Shmyal, nel giorno della conferenza internazionale nella capitale francese.

Crosetto, negli aiuti daremo anche generatori energia

«Le richieste ultime che arrivano sono generatori, per sopperire alla mancanza di energie in ospedali, scuole, case e città. E vi assicuro che anche quelli saranno parte degli aiuti se ci sarà un sesto decreto. Gli aiuti materiali che servono alla difesa, servono per abbattere missili che cadono sulle scuole, sulle case e sulle città». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nelle comunicazioni in aula alla Camera sulla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina.

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Il ministro alla Difesa Guido Crosetto. (ANSA/ANGELO CARCONI)

Duma russa approva legge su protezione lingua russa da parole straniere

La Duma di Stato ha approvato in prima lettura un disegno di legge sulla protezione della lingua russa dall’uso eccessivo di parole straniere. Lo riporta Ria Novosti. «Il progetto di legge federale presuppone l’inammissibilità dell’uso di parole straniere, a eccezione di quelle che non hanno analoghi comunemente usati nella lingua russa, il cui elenco è contenuto nei dizionari normativi», afferma la nota esplicativa. Lo scopo della legge è «che tutti questi accenti da analfabeti, declinazioni mostruose dei numeri, volgarità, quasi oscenità, cessino di essere considerati come stile dell’autore».

Il presidente della Duma russa incontra Erdogan ad Ankara

Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, in visita ad Ankara ha incontrato il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Lo rende noto via Telegram il ministero degli Esteri russo. «Le relazioni tra Russia e Turchia si stanno sviluppando in modo dinamico sotto molti aspetti grazie ai presidenti dei nostri Paesi», si legge nel messaggio. Focus dell’incontro la lotta al terrorismo e il rafforzamento della cooperazione regionale.

L’Estonia vieta alle ferrovie di stato il trasporto di merci russe e bielorusse

L’Estonia ha vietato alle ferrovie di stato il trasporto di merci provenienti da Russia e Bielorussia nel quadro della guerra in Ucraina. In base all’ordine firmato oggi dalla ministra per l’Economia e le Infrastrutture, Riina Sikkut, la società Operail dovrà cessare questo tipo di trasporti a partire dal primo gennaio 2023. Secondo Operail, il volume dei trasporti di beni provenienti da Russia e Bielorussia si è già dimezzato quest’anno a causa delle sanzioni imposte a questi due paesi in seguito all’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio.

Zelensky: «Mosca prepara attacchi per causare nuovi blackout»

La Russia sta preparando una nuova ondata di attacchi missilistici di massa per danneggiare ulteriormente le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che «Mosca spera ancora di causare nuovi blackout. Questa è l’ultima speranza dei terroristi».

Bombardata Zaporizhzhia, una donna è rimasta uccisa

L’esercito russi sta bombardando le infrastrutture civili della regione di Zaporizhzhia, una donna di 83 anni è stata uccisa: lo ha riferito l’amministrazione statale, come riporta Ukrinform. «Una donna del posto di 83 anni è stata ferita a morte durante il bombardamento, la sua casa e le proprietà della famiglia sono stati danneggiati», ha dichiarato l’amministrazione aggiungendo che l’esercito russo ha attaccato la regione di Zaporizhzhia con artiglieria, cannoni antiaerei e lanciarazzi. «Gulyaipole, Orihiv, Novodanilivka, Dorozhnyanka, Olhivske, Chervone, Poltavka, Mala Tokmachka, Zhova Krucha, Stepove sono stati colpiti».

Guterres, in Ucraina serve di più che aiuti umanitari

«La portata della distruzione in tutta l’Ucraina richiede un forte sostegno da parte della comunità internazionale che va ben oltre gli aiuti umanitari». Lo dichiara il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres che invita a «investire nella ripresa e nella ricostruzione dell’Ucraina per evitare che la crisi si trasformi in povertà, fame e indigenza per milioni di ucraini».

Macron omaggia il popolo ucraino: «Si batte per la libertà»

«Nonostante l’orrore dei crimini commessi dall’esercito russo a Irpin, Mariupol, Bucha, Izium e in tanti altri luoghi dell’Ucraina, il popolo ucraino continua a battersi con determinazione ammirevole per il proprio Paese e per la propria libertà. Voglio rendergli omaggio». Così su Twitter il presidente francese, Emmanuel Macron, nel giorno della conferenza internazionale di solidarietà con l’Ucraina organizzata a Parigi.

Meloni, non consentiamo che Putin usi il cibo come arma

«Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l’Europa, come già sta facendo con il gas e il petrolio». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (ANSA/FILIPPO ATTILI)

Kiev, allerta aerea in tutte le regioni e nella capitale

L’allerta aerea è scattata su tutta l’Ucraina, compresa la capitale Kiev. Lo riferisce Ukrainska Pravda, spiegando che l’allarme antiaereo è iniziato prima nelle regioni ad Est, per poi scattare anche a Kiev, nel sud dell’Ucraina e diffondersi nel resto del Paese.

Parigi, raccolto 1 miliardo di euro per l’emergenza in Ucraina

«Posso dirvi che l’aiuto per l’Ucraina supera gli 800 milioni di euro di cui parlava Zelensky questa mattina. Sono felice di poter annunciare che superiamo questa cifra e siamo intorno al miliardo di euro»: è quanto annunciato dalla ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, al termine della conferenza per l’Ucraina a Parigi.

Procura Kiev, 146 casi di violenza sessuale ad opera di soldati russi

L’ufficio del procuratore ucraino ha già stabilito 146 casi di violenza sessuale ad opera di soldati russi. A scriverlo, su Twitter, è la Difesa di Kiev: «Sei militari della federazione russa sono sospettati. Atti di accusa contro due persone sono stati inviati in tribunale, una persona è già stata condannata».

La Bielorussia ordina un «controllo della prontezza a combattimento»

Il ministero della Difesa bielorusso ha annunciato «un rapido controllo della prontezza al combattimento» delle forze armate del Paese «su istruzione» del presidente Aleksandr Lukashenko: lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass. Minsk è accusata di avere consentito alle truppe russe di bombardare l’Ucraina dal suo territorio con missili e droni. E sempre dalla Bielorussia a febbraio i militari russi hanno invaso l’Ucraina da nord dopo un’esercitazione di vaste dimensioni nel Paese. A ottobre - senza fornire alcuna prova - Lukashenko ha accusato Ucraina e Nato di meditare un attacco contro la Bielorussia e ha annunciato una nuova unità militare composta da soldati sia russi sia bielorussi e che lui definisce «di difesa». Lukashenko afferma che non prevede di inviare soldati bielorussi in Ucraina.

Gas: nuova proposta presidenza Ue, price cap a 200-220 euro

La presidenza ceca dell’Ue ha messo sul tavolo dei ministri dei Ventisette riuniti a Bruxelles una nuova proposta sul price cap sul gas, fissando il tetto tra i 200 e i 220 euro a megawattora. E’ quanto si apprende a margine del Consiglio straordinario Energia in corso. In quest’ultima versione di compromesso, il meccanismo di correzione sarebbe attivato se i prezzi sul Ttf di Amsterdam raggiungono la soglia indicata per un periodo compreso tra i tre e i cinque giorni. Lo spread con gli indici di riferimento globale è fissato a 35 euro. Il testo sarà ora discusso dai ministri Ue riuniti a Bruxelles.

Ucraina, Senato: via libera a risoluzioni FdI, Pd e Azione-Iv

Il Senato ha approvato le tre risoluzioni presentate dal centrodestra, dal Pd e da Azione-Iv dopo le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’Ucraina. Il testo depositato dalla maggioranza ha ottenuto 143 voti favorevoli e 29 contrari, quelli del Pd e di Azione-Iv 144 voti favorevoli e 28 contrari. Precluse, quindi respinte, le risoluzioni presentate da M5S e Avs che impegnavano il Governo a interrompere l’invio di armi a Kiev.

Sanzioni Regno Unito contro Russia e Iran per attacchi aerei

Il Regno Unito ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro alcuni comandanti russi per gli attacchi missilistici sulle città dell’Ucraina e uomini d’affari iraniani coinvolti nella produzione e fornitura di droni a Mosca. “Sono state sanzionate personalità russe e iraniane di alto livello in risposta ai ripugnanti attacchi contro obiettivi civili”, ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly. E ha aggiunto: “I sordidi accordi tra Iran e Russia minacciano la sicurezza globale”. Nel mirino di Londra è finito anche il generale russo Robert Baranov, che sarebbe alla guida di un’unità di Mosca incaricata di scegliere i bersagli da colpire con gli attacchi missilistici.

Forze armate di Kiev danneggiano ponte chiave a Melitopol

Le forze ucraine hanno colpito durante la notte un ponte chiave fuori Melitopol, che attraversa il fiume Molochna, dalla città meridionale ucraina al villaggio di Kostyantynivka. Due sostegni sono stati danneggiati durante l’attacco e la campata risulta parzialmente crollata, rendendo il ponte inutilizzabile al traffico militare pesante. L’attacco al ponte arriva appena due giorni dopo che l’Ucraina ha colpito una caserma russa situata in un resort della città, con i razzi Himar che hanno causato danni sostanziali e vittime. L’aumento della pressione ucraina sulle forze russe a Melitopol sembra seguire un modello simile alle tattiche usate contro Kherson prima della sua liberazione, con l’obiettivo di colpire sia le truppe russe che le linee di rifornimento, compresi i collegamenti logistici con la penisola di Crimea e con le città occupate dalla Russia, come Berdiansk e Mariupol.

Conferenza Parigi, Tajani: da Italia altri 10 mln di euro di aiuti per Kiev

L’Italia darà “un contributo iniziale di 10 milioni di euro in favore dell’organismo per coordinare gli aiuti con le autorità ucraine”, promosso dalla conferenza internazionale in corso a Parigi, l’Italia “vuole giocare un ruolo sostanziale”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel suo intervento alla conferenza di Parigi.

Macron, oltre 400mln euro aiuti a Kiev da Conferenza Parigi

Nell’ambito della Conferenza di Parigi le promesse di donazioni hanno superato 400 milioni di euro. Lo ha annunciato l’ufficio del presidente francese Emmanuel Macron, aggiungendo che il totale include 125 milioni di euro di aiuti promessi dalla Francia. L’incontro di Parigi, a cui partecipano 46 Paesi e 24 organizzazioni internazionali, prevede la creazione di un sistema di coordinamento degli aiuti internazionali per questo inverno. Una piattaforma web consentirà all’Ucraina di elencare le sue esigenze di aiuti civili e permetterà ai donatori di mostrare ciò che forniranno in risposta.

Cremlino, passi Zelensky verso pace fanno continuare ostilità

Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, le proposte del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sui ’passi verso la pace’ sono invece “tre passi verso la continuazione delle ostilità”. Lo riporta Tass.

Senato, disco verde del Governo a risoluzioni FdI, Pd e Azione-Iv

Il Governo, attraverso l’intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto, ha dato parere favorevole, oltre alla risoluzione di maggioranza FdI presentata dal centrodestra, anche ai testi presentati dal Pd e da Azione-Iv. Parere contrario, invece, alle mozioni presentate da M5S e Avs, che impegnavano il Governo a interrompere l’invio di armi a Kiev.

Per approfondire / Meloni: pieno sostegno a Kiev

Cremlino, ritiro truppe entro fine anno è fuori questione

Il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina entro la fine del 2022 “è fuori questione”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ai giornalisti. Lo riporta l’agenzia Tass. Secondo Peskov Kiev deve “tenere conto” che la Russia “ha nuove entità, apparse come risultato dei referendum tenuti su questi territori”. “Senza tenere conto di queste nuove realtà”, ha aggiunto Peskov, “qualsiasi progresso (verso un accordo ndr) è impossibile”.

Mosca, non c’è alcun decreto per dimissioni Gerasimov, fake news

Non esiste alcun decreto per le dimissioni del capo di stato maggiore delle forze armate della Federazione Russa Valery Gerasimov: lo ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. Peskov rispondeva alla domanda su notizie dei canali Telegram e di alcuni media occidentali circa un decreto firmato dal presidente Vladimir Putin: “Non commentiamo mai tutti questi pettegolezzi sulle nomine del personale, perché la stragrande maggioranza di questi pettegolezzi sono fake news”.

Per approfondire: L’azzardo di Putin: il mondo a un passo dal conflitto nucleare

Senato, risoluzione Si: “Si interrompa cessione armi, priorità a canali negoziali”

La risoluzione del gruppo parlamentare di Sinistra italiana in Senato sulle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla proroga all’invio armi all’Ucraina impegna il Governo a “interrompere la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, concentrando le risorse sull’assistenza umanitaria e sulla ricostruzione”; ed “a dare priorità alla costruzione di un’azione politica che porti ad un processo di pace e all’attivazione di canali negoziali per la risoluzione del conflitto su terreno non militare”. Nel caso in cui il Dl 185 del 02-12-2022 venisse convertito dal Parlamento, la risoluzione (firmata dai senatori de Cristofaro, Cucchi, Magni, Aurora Floridia) impegna l’Esecutivo a “trasmettere allo stesso e a rendere pubblica una informazione trasparente e completa dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari ceduti in favore delle autorità governative dell’Ucraina, come peraltro avviene da parte di alcuni paesi aderenti all’Ue”.

Crosetto, ”obiettivo governo fine della guerra, ci obbliga Costituzione”

“Il compito che si prefigge questo governo è la fine della guerra, l’obiettivo finale è uno e uno solo: un tavolo di pace, porre fine all'aggressione, alla guerra, alla violenza”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto durante le repliche in Senato. “Questo è quello che ci obbliga a fare la nostra Costituzione - ha sottolineato Crosetto - l’attacco ai civili sta cambiando il volto di questa guerra nell’ultimo mese, rendendolo molto più drammatico. E ci ricorda quanto la violenza della guerra non abbia confini e quanto debba essere il nostro sforzo improntato a far finire la guerra”.

Filorussi, liberato circa 50% del territorio Repubblica Donetsk

“Poco più del 50% del territorio della Repubblica Popolare di Donetsk è stato liberato”: lo ha detto all’agenzia di stampa statale russa RIA Novosti il leader dei filorussi del Donetsk, Denis Pushilin.

Kiev, bombe russe sull’Ucraina, ieri 7 morti

Almeno sette civili sono stati uccisi e altri 22 sono rimasti feriti negli attacchi russi di ieri sul territorio ucraino: lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell’Ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko, come riporta Ukrinform. Secondo i dati delle amministrazioni militari regionali, tre civili sono stati uccisi nella regione di Donetsk, uno nella regione di Zaporizhzhia e tre nella regione di Kherson.

Aiea invierà missioni sicurezza in tutte le centrali nucleari ucraine

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) invierà missioni di sicurezza in tutte le centrali nucleari ucraine. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, a seguito di un incontro con il premier ucraino, Denys Shmyhal. “Eccellente incontro con il premier ucraino in vista della conferenza ’Solidaires du peuple ukranien’. Abbiamo concordato di inviare missioni di sicurezza dell’Aiea in tutte le centrali nucleari ucraine. Continuano i lavori per la creazione della zona di protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha scritto Grossi su Twitter.

La comunicazione è giunta anche dal premier ucraino: “L’Aiea invierà missioni tecniche permanenti in tutte le centrali nucleari dell’Ucraina. Lo abbiamo concordato durante l’incontro con Rafael Grossi. Abbiamo anche discusso della smilitarizzazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È necessario fermare le azioni illegali della Russia nella centrale ucraina”, ha scritto Shmyhal su Twitter.

Conferenza Parigi, Zelensky: servono 800 milioni aiuti per emergenza energia

L’Ucraina ha bisogno “di almeno 800 milioni di euro di aiuti d’emergenza” per il settore energetico. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che è intervenuto in collegamento video alla Conferenza internazionale di Parigi aperta stamattina dal presidente francese Emmanuel Macron. “La maggior parte delle centrali è danneggiata dai bombardamenti” e “ogni giorno i nostri ingegneri devono scollegare milioni di ucraini dalla rete elettrica”, ha dichiarato Zelensky.

Conferenza Parigi, Tajani a Parigi,Italia pronta a fare la sua parte

“L’Italia è pronta a fare la sua parte per aiutare la popolazione ucraina. Non è soltanto una questione militare. Noi abbiamo inviato decine e decine di tonnellate di materiale elettrico, di trasformatori, di commutatori, per permettere all’Ucraina di avere una rete elettrica funzionante durante l’inverno e anche per favorire il riscaldamento della popolazione civile”: lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri dell’Italia, Antonio Tajani, giungendo alla conferenza per l’Ucraina a Parigi.

Conferenza Parigi, von der Leyen: maggiore sostegno a Kiev per superare l’inverno

“Ora l’Europa sta fornendo più sostegno per aiutare l’Ucraina a superare l’inverno”. Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenuta alla conferenza “Standing with the Ukrainian people” a Parigi.

“L’Unione europea sta lavorando per aumentare la quantità di elettricità che possiamo scambiare tra l’Ucraina e la Moldavia e il resto d’Europa. Questo è vitale perché dobbiamo mantenere in funzione la rete ucraina nonostante le bombe russe”, ha affermato nel suo intervento. “Quindi, nel frattempo, abbiamo fornito 40 grandi generatori per garantire un’alimentazione elettrica ininterrotta a 30 ospedali. Questo si aggiunge ai circa 800 generatori che stiamo inviando in tutto il paese in questo momento. E sappiamo tutti che questo tipo di assistenza può letteralmente salvare vite e so che tutti voi farete il possibile nelle prossime settimane e mesi per fornire questo materiale”, ha precisato.

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Una immagine dei partecipanti alla conferenza internazionale di solidarietà con il popolo ucraino in corso a Parigi, Francia, 13 dicembre 2022 (foto Epa/Suarez/Pool)

Kiev, ”oltre 95.000 militari russi uccisi da inizio guerra”

La Russia ha perso nell'ultimo giorno 500 uomini, facendo salire a 95.260 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 95.260 uomini, 2.966 carri armati, 5.930 mezzi corazzati, 1.931 sistemi d'artiglieria, 404 lanciarazzi multipli, 211 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 281 aerei, 264 elicotteri, 4.549 autoveicoli, 16 unità navali e 1.617 droni.

Usa inviano in Ucraina prima tranche apparecchiature energia

Gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina la prima parte degli aiuti concordati per ripristinare le infrastrutture energetiche del Paese danneggiate dagli attacchi russi: lo hanno reso noto ieri funzionari statunitensi, come riporta il Guardian. La prima tranche era costituita da apparecchiature elettriche per un valore di circa 13 milioni di dollari: altri due carichi partiranno dagli Usa questa settimana. La prima tranche fa parte dell'aiuto di 53 milioni di dollari annunciato il mese scorso, dopo che l’Ucraina aveva dichiarato di aver bisogno di trasformatori, generatori e sistemi di difesa aerea.

Macron apre conferenza di Parigi, “superare l’inverno”

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha aperto la conferenza sull’Ucraina a Parigi affermando che l’obiettivo è di raggiungere risultati “molto concreti” per consentire alla popolazione ucraina di “resistere durante l’inverno”.

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Il presidente francese Emmanuel Macron dà il benvenuto al primo ministro ucraino Denys Shmyhal mentre arriva per un incontro al Palazzo dell’Eliseo nell’ambito della conferenza internazionale “Standing With the Ukrainian People” a Parigi, Francia, 13 dicembre 2022 (foto Reuters/Fuentes)

Bombe ucraine nella notte sulla città russa di Klintsy

La città di Klintsy, nella regione meridionale russa di Bryansk, è stata bombardata la notte scorsa dalle forze ucraine: lo scrive su Telegram il governatore della regione, Alexander Bogomaz, aggiungendo che non ci sono state vittime o danni. Lo riporta il Guardian. “Come risultato del lavoro dei sistemi di difesa aerea delle Forze Armate russe, il missile è stato distrutto, alcune parti hanno colpito il territorio di una zona industriale”, afferma Bogomaz. Klintsy è una città di circa 60mila abitanti, a circa 45 km dal confine ucraino.

Mozione Pd, ”sostegno a diplomazia per cambio fase, ogni assistenza a Kiev”

“Sostenere il ruolo dell'Italia nel percorso diplomatico avviato da Francia e Stati uniti” anche “con l'auspicio di poter ospitare una futura conferenza di pace a Roma e anche attraverso iniziative utili a una de-escalation militare che realizzi un cambio di fase nel conflitto”. È quanto chiede al governo la mozione del Pd presentata alla Camera in occasione delle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in Parlamento sugli aiuti militari all’Ucraina.

I dem, si legge nella bozza, chiedo di “continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, anche al fine di assicurare quanto previsto dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite - che sancisce il diritto all’autodifesa individuale e collettiva - confermando tutti gli impegni assunti dell’Italia nel quadro dell’azione multilaterale”. Tra le altre cose, la mozione Pd impegna il governo ad “adoperarsi in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe” e “continuare a operare coinvolgendo le Camere sugli sviluppi della guerra in Ucraina”.

Kiev, mondo deve “ripensare sicurezza nucleare”

Il mondo deve “ripensare la sicurezza nucleare”, ha esortato il ministro dell’Energia ucraino Herman Halouchtchenko, descrivendo i rischi corsi a Zaporizhzhia dove la centrale ha sfiorato un incidente già cinque volte. “Questo è un appello rivolto a tutti i Paesi del mondo”, ha detto ieri sera in un’intervista a margine del viaggio a Parigi per la Conferenza internazionale a sostegno dell’Ucraina. Halouchchenko va in Francia sia per chiedere attrezzature per aiutare gli ucraini a superare l’inverno (negli ultimi due mesi è stato demolito più del 40% delle infrastrutture energetiche), sia per prepararsi al futuro e alla ricostruzione. Il Paese dipende per oltre il 50% dal nucleare per la sua produzione di elettricità e non ha alcuna intenzione di rinunciarvi.

“Abbiamo piani per nuovi impianti, contratti già firmati e continueremo con il nucleare perché abbiamo una grande esperienza e migliaia di professionisti”, ha detto il ministro dell’Energia ucraino. D’altra parte, secondo Halouchtchenko è urgente rivedere i manuali di sicurezza nucleare civile che, a suo dire, non hanno previsto quanto sta accadendo in Ucraina. “Nessuno ci ha pensato, perché tutti i rischi considerati erano accidentali”, dice, compreso lo schianto di un aereo e la capacità di un reattore di resistere. “Dobbiamo considerare le minacce militari: è un fatto assolutamente nuovo, non solo per noi ma per il mondo intero; dobbiamo pensarci insieme. Questa guerra cambia assolutamente la nostra visione della sicurezza nucleare”, ha affermato. “Quello che vediamo, e non è solo un problema di sicurezza nucleare ucraina, è che qualsiasi missile può volare per mille chilometri e colpire un reattore nucleare. Questa situazione ci spinge assolutamente a ripensare cosa dobbiamo fare dal punto di vista della sicurezza”.

Per approfondire: Putin, la sconfitta negata e il rischio atomica

Bombe russe sul Donetsk, tre civili uccisi

Tre civili sono morti e altri 16 sono rimasti feriti in seguito ai bombardamenti russi di lunedì 12 dicembre nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. «Il 12 dicembre i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: due a Hirnyk e uno a Chasiv Yar. Altre 16 persone sono rimaste ferite nella regione», ha scritto Kyrylenko, osservando che al momento è impossibile stabilire il numero delle vittime a Mariupol e Volnovakha.

Distretto di Nikopol bombardato tutta la notte dai russi

Le forze russe hanno bombardato tutta la notte il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina sudorientale, con sistemi a lancio multiplo (Mlrs) Grad e artiglieria pesante: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, come riporta Ukrinform. Per il momento non si hanno notizie di eventuali feriti o vittime. “Sette attacchi e più di 50 granate nemiche lanciate su città e villaggi pacifici. I russi hanno terrorizzato il distretto di Nikopol per tutta la notte. Hanno colpito tre comunità - Nikopol, Chervonohryhorivka e Marhanets - con Mlrs Grad e artiglieria pesante», ha scritto Reznichenko.

Colloquio Putin-Xi entro fine anno

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping terranno un colloquio prima del nuovo anno: lo scrive il quotidiano russo Vedomosti. Il colloquio, i cui preparativi sono in corso, servirà a fare il punto sui risultati del 2022. Secondo una fonte vicina all’amministrazione presidenziale è improbabile che l’incontro si svolga faccia a faccia, piuttosto si terrà in videoconferenza, ma i suoi «dettagli sono in via di definizione». Alla domanda se la data e l’ordine del giorno dell’incontro sono già noti, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto: «È noto. Informeremo al riguardo in modo tempestivo».

Media: la quarta controffensiva ucraina «potrebbe essere imminente»

La quarta controffensiva delle forze ucraine «potrebbe essere imminente»: lo scrive Forbes citando fonti russe non meglio identificate. Le forze russe e ucraine sono state impegnate in un «duello» a colpi di artiglieria venerdì scorso intorno a Hulyaipole e Polohy, nella regione di Zaporizhzhia (sud), a un centinaio di chilometri a nordest della città di Melitopol occupata dai russi, riporta il magazine americano. La particolarità di questo «duello» è il motivo che l’avrebbe scatenato, commenta sottolineando che secondo fonti russe l’esercito ucraino sta ammassando forze meccanizzate intorno a Hulyaipole. «Se questo è vero, potrebbe essere un segno che la quarta controffensiva dell’Ucraina potrebbe essere imminente, nonostante il sopraggiungere dell’inverno», ipotizza Forbes. «Questo attacco ampiamente atteso, il gancio sinistro di Zaporizhzhia, mirerebbe a liberare gran parte dell’Ucraina meridionale e a spingere le truppe ucraine fino allo stretto braccio di terra che collega l’Ucraina continentale alla penisola di Crimea, che le forze russe hanno conquistato nel 2014».

Kiev: respinti attacchi russi vicino a 16 insediamenti

Le forze ucraine hanno respinto gli attacchi russi vicino a 16 villaggi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del Paese nel suo aggiornamento quotidiano, come riporta Ukrinform. «Le unità delle forze di difesa ucraine hanno respinto gli attacchi degli occupanti nei distretti di Novoselivske, Stelmakhivka, Novoyehorivka, Makiivka, Chervonopopivka e Bilohorivka della regione di Lugansk e Verkhniokamianske, Soledar, Yakovlivka, Bakhmutske, Bakhmut, Klishchiivka, Kurdiumivka, Mayorsk, Avdiivka e Maryinka della regione di Donetsk», si legge nel rapporto. Le forze russe continuano a concentrarsi su azioni offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Zaporizhzhia, prosegue l’esercito. In altre direzioni, invece, cercano di limitare le azioni delle unità ucraine, bombardando le posizioni delle truppe di Kiev e gli obiettivi civili lungo l’intera linea di contatto. Allo stesso tempo, fortificano le loro difese. Secondo lo Stato Maggiore, nelle ultime 24 ore le forze russe hanno lanciato sette attacchi missilistici, tra cui cinque sulle infrastrutture civili della città di Kostiantynivka (Donetsk), e 79 attacchi con sistemi a lancio multiplo, in particolare sulla città di Kherson.

Meloni: gli aiuti all’Ucraina dovranno continuare a essere economici e militari

Gli aiuti all’Ucraina dovranno continuare a essere «economici e militari», ha sottolineato la premier italiana Giorgia Meloni, mentre l’Ue per il momento non ha trovato l’accordo sul nono pacchetto di sanzioni da imporre all’aggressore.

Zelensky: «Se Putin morisse, la guerra finirebbe»

Un confronto tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky per porre fine alla guerra al momento sembra un’ipotesi fantascientifica. Anzi: il conflitto si concluderebbe se lo zar morisse, ha spiegato il leader ucraino con disarmante sincerità in un’intervista con l’anchorman americano David Letterman. Di certo Kiev può continuare a contare sul «saldo sostegno» del G7, che ha promesso nuovi aiuti nel corso di una riunione virtuale dei leader. Il presidente russo, intanto, annulla la consueta conferenza stampa di fine anno.

A Parigi la Conferenza internazionale sull’Ucraina

Il vice presidente del consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani sarà in giornata a Parigi per partecipare su delega del presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Conferenza internazionale «Standing with the Ukrainian People», si legge in una nota della Farnesina. L’iniziativa, lanciata dal presidente francese Emmanuel Macron e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, punta a migliorare il coordinamento tra i donatori internazionali e a creare una piattaforma comune di coordinamento degli aiuti, allargando il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea ad altri stati e organismi internazionali.

Ue, accordo su aiuti all’Ucraina per 18 miliardi

Accordo raggiunto tra i Rappresentanti dei 27 nella riunione del Coreper su un pacchetto di proposte che comprende il piano da 18 miliardi di aiuti per l’Ucraina nel 2023, la minimum tax per le grandi aziende e il sì condizionato al Pnrr ungherese. Budapest, alla riunione notturna del Coreper, ha quindi tolto il veto. L’intesa «politica», spiega la presidenza ceca, dovrà essere confermata tramite procedura scritta. Accordo anche sul congelamento dei fondi di coesione per l’Ungheria per il meccanismo di condizionalità: la percentuale di finanziamenti congelati scende rispetto al 65% previsto dalla Commissione.

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