di Luca Bergamin
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Le ragione scientifica la si conosce già ampiamente. L'enciclopedia Treccani definisce arcobaleno quel “fenomeno di ottica atmosferica, dovuto alla rifrazione e riflessione della luce di una sorgente luminosa (generalmente il Sole, ma anche la Luna o una sorgente artificiale molto intensa) da parte di goccioline d'acqua disseminate nell'atmosfera”. Ma perché si è così affascinati da quegli archi colorati circolari e concentrici al punto che al Museo delle Culture di Milano sino al prossimo 2 luglio è stata allestita la mostra Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza con una installazione site specific a cura dell'artista Cory Arcangel negli spazi della nuvola, e vengono affrontati tutti i riflessi che l'arcobaleno ha avuto nella cultura contemporanea attraverso i linguaggi differenti dell'arte, del pensiero, della moda. Il viaggio può da lì proseguire alla ricerca di queste architetture atmosferiche così cangianti e affascinanti, dal Nord dell'Europa all'Italia dove dalla Liguria, in particolare sopra i terrazzamenti del borgo di Crosa alle spalle di Finale Ligure, alle piccole isole intorno alla Sicilia, soprattutto Stromboli nelle Eolie, spesso e volentieri il cielo diventa un foglio che si colora di cerchi soffusi.
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