Mondo
Pubblicità

Mondo

L’Ue inserisce la Russia nella lista dei paradisi fiscali

di Antonio Pollio Salimbeni

Immagine non disponibile
(Adobe Stock)

(Adobe Stock)

Al Qatar proroga a fine marzo per mettersi in regola

14 febbraio 2023
Pubblicità

3' di lettura

BRUXELLES - L'Ecofin ha deciso di aggiungere Isole Vergini britanniche, Costa Rica, Isole Marshall e Russia all’elenco delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali (black list). Con queste aggiunte, l’elenco è ora composto da 16 giurisdizioni: ne facevano già parte Samoa americane, Anguilla, Bahamas, Figi, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Turks e Caicos, Isole Vergini americane e Vanuatu.

Barbados, Giamaica, Macedonia del Nord e Uruguay hanno rispettato i loro impegni e potrebbero quindi essere rimossi dal documento sullo stato di avanzamento per rispettare i parametri Ue. A Hong Kong e alla Malaysia è stata concessa una proroga del termine per completare la riforma dei loro regimi di esenzione dal reddito di fonte estera per quanto riguarda le plusvalenze.

Pubblicità

Proroga a fine marzo per il Qatar

Anche al Qatar è stata concessa una proroga a fine marzo perché ha dovuto affrontare vincoli di riforma costituzionale per completare la sua riforma in tempo. Anche l'Italia si è pronunciata a favore della proroga. Il caso Qatar è stato lungamente discusso nelle riunioni preparatorie dell'Ecofin per due motivi: l'evidenza del Qatargate da un lato e la sensibilità delle relazioni Ue-Qatar quale fornitore di gas alternativo al gas russo.

La lista Ue delle giurisdizioni fiscali non cooperative include Paesi che non hanno avviato un dialogo costruttivo con l'Unione sulla governance fiscale o non hanno rispettato i loro impegni di attuare le riforme necessarie. Tali riforme dovrebbero mirare a rispettare una serie di criteri oggettivi di buona governance fiscale, che comprendono la trasparenza fiscale, una tassazione equa e l’attuazione di norme internazionali volte a prevenire l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili.

La Russia è inclusa della «black list» dopo che il gruppo del codice di condotta ha vagliato la nuova legislazione russa adottata nel 2022 rispetto ai criteri di buona governance fiscale del codice e ha rilevato che la Russia non aveva adempiuto all'impegno di affrontare gli aspetti dannosi di un regime speciale per le società holding internazionali. Inoltre, il dialogo con la Russia su questioni relative alla tassazione si è interrotto a seguito dell’aggressione russa contro l’Ucraina.

Per le Isole Marshall, si teme che questa giurisdizione che ha un’aliquota pari a zero o solo nominale dell’imposta sul reddito delle società, attiri profitti senza un’attività economica reale. In particolare, le Isole Marshall sono risultate carenti nell’applicazione dei requisiti di sostanza economica. Le Isole Vergini britanniche non sono risultate sufficientemente conformi allo standard Ocse sullo scambio di informazioni su richiesta. Il Costa Rica non ha rispettato l'impegno di abolire o modificare gli aspetti dannosi del regime di esenzione dal reddito di fonte estera.

Il documento sullo «stato di avanzamento», denominata correntemente “lista grigia”, riflette la cooperazione in corso della Ue con i suoi partner internazionali sugli impegni a riformare la loro legislazione per aderire alle norme fiscali concordate. L'obiettivo, indica la Ue, è riconoscere il lavoro costruttivo in corso nel campo della tassazione e incoraggiare l’approccio positivo adottato dalle giurisdizioni cooperative per attuare i principi della buona governance fiscale. Sia Aruba che Curaçao si sono impegnate a migliorare lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari. Così vale anche per Belize e Israele. L’Albania si è impegnata a modificare o abolire il suo regime potenzialmente dannoso.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)


Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy