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Pir. Essenziali per le Pmi come il Pnrr

di Gianfranco Ursino

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(luzitanija - stock.adobe.com)

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Rispetto al mercato nel suo complesso, le mid-small cap trattano con un premio del 49%

9 maggio 2022
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2' di lettura

La disciplina sui piani individuali di risparmio ordinari e alternativi si è arricchita recentemente con nuovi chiarimenti interpretativi delle Entrate, che hanno definitivamente risolto gli ultimi dubbi degli operatori, e con le modifiche introdotte dalla Legge di bilancio 2022. Tali novità hanno dato un nuovo impulso al lancio di tali prodotti e alla raccolta.

La conferenza sarà l’occasione per presentare i dati dell’Osservatorio Pir di Assogestioni con l’analisi dei portafogli per comprendere gli impatti dei Pir sull’economia reale italiana.

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Saranno rese note le risorse investite al 31 dicembre 2021 in azioni e bond delle Pmi negoziate sul listino principale di Borsa Italiana, sull’Egm (ex Aim) e delle aziende non quotate, che rappresentano tutte insieme il principale asset di investimento dei Pir.

Ma su che valutazioni stanno trattando le Pmi italiane quotate in Borsa? «Complessivamente - afferma Luigi De Bellis, co-responsabile ufficio studi Equita - non ravvisiamo particolari criticità sulle valutazioni del mercato azionario italiano, che attualmente tratta a sconto del 15% rispetto alla media storica degli ultimi 5 anni e resta tra i più attraenti in termini valutativi rispetto ai principali indici internazionali. Attualmente il azioni italiane nel loro complesso stanno trattando con un P/e 2022-23 di 10.5x-9.8x, assumendo una crescita degli utili nel 2022 dell’11% e del +6% nel 2023. In particolare le mid-small cap italiane trattano con un P/e 2022-23 di 15.8x-13.4x, con una crescita degli utili attesa del +6% nel 2022 e +18% nel 2023». Rispetto al mercato italiano nel suo complesso, le mid-small cap trattano con un premio del 49% circa, leggermente sopra il premio storico degli ultimi 5 anni del 30% circa.

«Complessivamente - prosegue De Bellis - le valutazioni non sono inflazionate, coerenti con la media storica e gli indici europei e sostenibili alla luce dell’importante ammontare di risorse in arrivo per le Pmi nei prossimi anni anche per effetto del Recovery Fund».

I mercati dei capitali, e i Pir in particolare, possono quindi rappresentare uno strumento essenziale per finanziare - in parallelo con i fondi Ue - i progetti di crescita inclusi nel Pnrr.

10 maggio
Ore 14.15/15.45
La nuova stagione dei Pir
Relatori
Patrizia Claps - Ag. Entrate
Luca Ferrais - Mef
Arianna Immacolato e Alessandro Rota - Assogestioni
Elena Ferrarese - Amundi
Stefano Colombi - Mediolanum
Mario Romano - Sella Sgr
Luigi De Bellis - Equita Sim
Gianfranco Ursino - Plus24
Conferenza organizzata da: Assogestioni

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