di Gianni Dragoni
(REUTERS)
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La vendita sta per scattare. I commissari di Alitalia hanno già preparato il bando di gara per la cessione del MilleMiglia, il programma di fidelizzazione dei passeggeri della compagnia che ha cessato i voli il 14 ottobre. La pubblicazione dovrebbe essere imminente, secondo fonti vicine all’operazione. Entro la fine dell’anno il MilleMiglia potrebbe avere un nuovo proprietario.
Tutto nasce dal fatto che la Commissione Ue, quando ha autorizzato la procedura per la nascita di Ita, che ha ricevuto una ricapitalizzazione pubblica dal Mef (720 milioni di euro già versati, con l’obiettivo di arrivare a 1,35 miliardi entro il 2023), ha vietato il trasferimento del MilleMiglia alla nuova compagnia, per il principio della «discontinuità economica». Nel programma, che è contenuto dentro la società Alitalia Loyalty, c’è un elenco di 6,2 milioni di clienti, anche se i «frequent flyer» che lo usavano sarebbero solo poco più di un milione. Secondo Bruxelles avere accesso a questa banca dati sarebbe un vantaggio per Ita. Così tutti i «volatori frequenti» che avevano accumulato crediti con le miglia per ottenere biglietti gratis non hanno più potuto farli valere. Devono aspettare che ci sia un nuovo proprietario dell’attività che stringa accordi commerciali con le compagnie, Ita compresa che dice di essere disponibile.
Dunque i commissari Giuseppe Leogrande, Gabriele Fava e Daniele Santosuosso devono vendere il 100% di Loyalty Spa, la società creata nel 2015 quando fu fatto l’accordo con Etihad Airways, gli arabi di Abu Dhabi. Chi può essere interessato a comprare il MilleMiglia? L’interessato principale potrebbe essere un’altra compagnia aerea, soprattutto se intenzionata a stringere accordi con Ita, che è considerata la «nuova Alitalia», anche se molto più piccola, 52 aerei, meno di metà della flotta precedente, e 2.800 dipendenti rispetto agli oltre 10mila di Alitalia. A fine settembre l’a.d. di Air France-Klm, Ben Smith, ha detto che il gruppo è interessato a proseguire la collaborazione con Alitalia e con il MilleMiglia. Questo non significa che Air France intenda comprare il programma.
Altri potenziali interessati sono gruppi finanziari o fondi di private equity. Si fa il nome anche di American Express, la multinazionale delle carte di credito. Amex aveva accordi con Alitalia e c’era una specifica carta di credito frutto della collaborazione tra le due società. Da American Expresso non ci sono conferme di un’intenzione di acquistare la Loyalty.
Intanto Alitalia Loyalty ha fatto un accordo con l’agenzia di viaggi online lastminute.com per far risorgere il MilleMiglia e consentire a chi ha dei crediti di acquistare biglietti. Dal 2 novembre le miglia possono essere convertite in voucher di lastminute.com, utilizzabili per avere gratis biglietti aerei o pacchetti volo+hotel venduti su questo sito. Se le miglia non bastassero, si dovrà integrare pagando. I voli potranno essere di qualsiasi compagnia. La società ha comunicato che «grazie alle nuove collaborazioni per i soci del Programma MilleMiglia è possibile acquistare su lastminute.com voli di oltre 400 compagnie aeree verso più di 200 Paesi nel mondo, 1,5 milioni di strutture ricettive a livello globale, servizi di 150 catene alberghiere». Secondo i voli offerti su lastminute.com con le miglia Alitalia sarà possibile acquistare anche voli di Ryanair, easyJet, Lufthansa, Air France, Klm, delle grandi compagnie americane. E anche di Ita.
L’accordo con lastminute.com è stato fatto da Giancarlo Zeni, fino al 31 ottobre direttore generale di Alitalia e ora presidente e a.d. della Loyalty, insieme al d.g. ddi questa società, Lucio Attinà, per evitare che le miglia diventino carta straccia. Un modo anche di preservare un valore alla società da vendere.
Prima di questo accordo le miglia si potevano spendere solo per comprare voucher per autonoleggio Avis. Con 8.500 miglia (fino al 31 ottobre c’era un’offerta a 7.000 miglia) si può avere un voucher di 25 euro. Anche le società di autonoleggio potrebbero essere potenziali acquirenti. La società ha detto che «è stata rinnovata, inoltre, anche la collaborazione con Air France, con Klm e con Middle East Airlines, compagnie partner dell'alleanza SkyTeam, che (...) consente di guadagnare miglia su tutti i loro voli».
Nel 2020 i ricavi della Loyalty sono crollati da 51 a 17,48 milioni, l'utile netto è sceso da 19 a 4 milioni, ha 48 dipendenti. La società fa ricavi quando i clienti comprano biglietti aerei e ha dei costi quando i clienti riscattano le miglia per avere voli gratis. Con la crisi dei voli i ricavi sono diminuiti e i profitti si sono assottigliati.
Gianni Dragoni
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