di Redazione Scuola
(REUTERS)
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La fotografia di un foglio protocollo, dodici righe scritte con una grafia un po' incerta e qualche aggiunta, accanto un voto impietoso: 1. Lo scatto è stato pubblicato da Nora Foggiato, professoressa dell'istituto De Nicola di Piove di Sacco (Padova), sul suo profilo Facebook, scatenando, come riportano i giornali locali, le polemiche social. L'insegnante non ha riportato nomi o dati che possano ricondurre all'identità dell'alunno, ma il post, uscito due giorni fa, ha suscitato una pioggia di commenti. Molti dei quali legati alle considerazioni della prof condivise con la rete: «Decisione difficile che avrà pesanti conseguenze».
A spiegare cosa l'abbia spinta a rendere pubblico l'elaborato dello studente su come i campioni del calcio Messi e Cristiano Ronaldo possano essere fonte d'ispirazione per i giovanissimi è stata lei stessa, attraverso un commento: «L'alunno ha 20 anni e frequenta l'ultimo anno. Tra tre mesi dovrà affrontare l'esame di Stato e successivamente cercarsi un lavoro. Ebbene: ha copiato un tema svolto da internet. Gli errori di sintassi o grammatica hanno un valore relativo di fronte ad un fatto di questa gravità. Non stiamo parlando di un adolescente fragile, ma di un adulto incapace di prendersi delle responsabilità». Davanti alla prova della copiatura, rilevano i colleghi, la docente avrebbe dunque correttamente applicato quanto previsto dalla scuola. Il compito in classe è tuttavia un atto riservato: anche un genitore qualora volesse vedere il tema del figlio dovrebbe avanzare una richiesta d'accesso agli atti, perciò il problema risiede nell'aver reso pubblico il documento, pur senza nomi. Foggiato, interpellata telefonicamente, non ha voluto commentare l'accaduto.
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