Ucraina, attacco russo a Dnipro: bilancio salito a 35 morti
Una missione dell’Aiea è arrivata alla centrale nucleare di Pivdenno-Ukrainska nella parte meridionale dell’Ucraina. Lo ha scritto su twitter il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi. «Siamo qui per restare, per aiutare a garantire la sicurezza nucleare durante il conflitto in corso. A breve l’Aiea sarà stabilmente presente presso tutte le centrali nucleari ucraine», scrive Grossi.
«Carri armati, APC e artiglieria sono esattamente ciò di cui l’Ucraina ha bisogno per ripristinare la sua integrità territoriale. Grazie Rishi Sunak, grazie Ben Wallace, grazie popolo britannico per questo potente contributo alla nostra comune vittoria sulla tirannia». Con questo messaggio postato su Twitter, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato Londra, il premier Sunak, il ministro della Difesa Wallace e il popolo britannico, per la fornitura di armi a Kiev.
L’ultimo bilancio dell’attacco russo a un edificio residenziale a Dnipro è di 40 morti, fra cui 3 bambini, 77 feriti e 25 scomparsi. Lo rende noto il Servizio di emergenza statale dell’Ucraina. Lo riporta Unian.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato a Kiev l’attuale capo dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), il ministro degli Affari esteri della Macedonia del Nord Buyar Osmani.
Il presidente ucraino ha sottolineato «la necessità di aumentare l’attenzione dell’Osce per le violazioni dei diritti umani nei territori occupati dell’Ucraina». Lo riporta Unian citando il sito web della presidenza di Kiev.
«Siamo grati all’Osce per aver costantemente sostenuto il nostro Paese, a partire dall’occupazione temporanea di alcune parti del nostro territorio nel 2014. Oggi, sostenere la missione dell’Organizzazione è più importante che mai», ha affermato Zelensky durante l’incontro con Osmani.
Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il nuovo comandante delle forze armate russe in Ucraina, Valery Gerasimov, di «impadronirsi delle regioni di Donetsk e Luhansk entro marzo». Lo ha affermato Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence di Kiev. Lo riporta Unian. Secondo gli 007 «Putin non presta attenzione a ciò che sta realmente accadendo al fronte. Il presidente russo cerca la distruzione degli ucraini come popolo e dell’Ucraina come stato indipendente».
Le truppe russe hanno preso il villaggio di Verkhnee Vodyanoye vicino a Donetsk. Lo ha annunciato Denis Pushilin, capo ad interim dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, sul suo canale Telegram. «Ora possiamo dire che nei prossimi giorni assisteremo alla liberazione di nuovi insediamenti», ha spiegato.
«Siamo determinati a sostenere l’Ucraina e la sua indipendenza. Senza questa non si può raggiungere una pace giusta perché si tratterebbe della resa di Kiev». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Zapping su Radio 1.
Vladimir Putin attribuisce all’Ucraina la responsabilità per la recente escalation nei combattimenti in Ucraina, nella telefonata che ha avuto oggi Recep Tayyip Erdogan. Il Presidente russo ha sottolineato «la politica distruttiva del regime a Kiev che continua a intensificare le ostilità con il sostegno dei suoi sponsor occidentali che continuano a inviare armi all’Ucraina», ha riferito il Cremlino dopo la telefonata.
Le esercitazioni aeree congiunte tra Russia e Bielorussia, iniziate oggi, sono state definite dallo Stato maggiore ucraino “una messinscena”. È quanto riferisce la Cnn, riportando quanto dichiarato dai vertici dell’esercito di Kiev nel proprio briefing serale. “Con la scusa dell’addestramento congiunto, il nemico ha rafforzato il gruppo dell’aviazione da combattimento in Bielorussia”, afferma lo Stato maggiore, “alla luce di ciò, la minaccia di attacchi missilistici e aerei dallo spazio aereo della Bielorussia sta crescendo””.
L’Ucraina arriva a Davos con una folta delegazione e l’obiettivo numero uno è spingere i Paesi occidentali a fornirle più velocemente armi per difendersi dall’aggressione militare russa. Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitshko, spiegando ai giornalisti a margine del Forum economico mondiale che si apre oggi: “è per questo che sono qui”. A Davos, con una presenza massiccia di esponenti governativi dei Paesi baltici, della Polonia, della Finlandia, oltre al segretario generale della Nato e ai vertici del Fbi e dell’intelligence Usa, non ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come atteso inizialmente. Domani, tuttavia, terrà uno ’special address’ sua moglie Olena Zelenska. Oltre a Klitshko sono presenti Mykhailo Fedorov, vice premier e ministro della Trasformazione digitale, e Yuliia Svyrydenko, vice premier e ministra dell’Economia.
Le forze di difesa ucraine “continuano a difendere” Soledar e la periferia della città. A sostenerlo è il capo del Gruppo Orientale delle Forze Armate dell’Ucraina Serhiy Cherevaty, citato dall’Ukrainska Pravda. “L’est dell’Ucraina rimane la direzione principale dell’attacco dell’aggressore. Il nemico ha concentrato l’attacco principale nella direzione di Bakhmut, specialmente nell’area di Soledar, dove si stanno svolgendo i combattimenti”, ha dichiarato Cherevaty. “Le unità ucraine continuano a difendere la città stessa e la periferia”, ha aggiunto.
Un aereo da ricognizione Orion della Marina tedesca si sarebbe avvicinato al confine russo e la Difesa di Mosca ha fatto alzare in volo un jet da combattimento Su-27 per scortare sul Mar Baltico il velivolo militare tedesco. Lo riferisce il Centro di controllo della Difesa nazionale russa, come riporta Ria Novosti. I mezzi russi di controllo dello spazio aereo hanno rilevato un bersaglio aereo che si avvicinava al confine di stato sul Mar Baltico e hanno fatto alzare il volo un caccia, “dopo che l’aereo militare straniero si è allontanato dal confine di stato della Federazione Russa”, spiega il Centro di controllo via Telegaram, “il caccia è tornato all’aeroporto di partenza. Non sono consentite violazioni del confine di stato della Federazione russa”. Il Centro ha aggiunto che il volo del caccia russo è stato effettuato in stretta conformità con le regole internazionali.
Un primo lotto di droni Poseidon, veicoli sottomarino senza pilota a propulsione nucleare, è stato prodotto per il sottomarino speciale Belgorod. Lo riferisce una fonte vicina all’Industria militare e della Difesa russa, scrive l’agenzia Tass. “Il primo lotto di droni Poseidon è stato prodotto e sarà presto consegnato al sottomarino a propulsione nucleare Belgorod”, ha dichiarato la fonte.
“Come parte di un pacchetto di significativa potenza di combattimento per accelerare il successo ucraino, il Regno Unito invierà uno squadrone di carri armati Challenger 2 in Ucraina”. Lo annuncia il ministero della Difesa britannico via Twitter. Il pacchetto di armi a Kiev “contribuirà ad accelerare la conclusione dell’occupazione di Putin e di tutta la sua brutalità”, ha detto il segretario alla Difesa del Regno Unito, Ben Wallace, come riporta il Guardian. Si tratta, secondo Wallace, di una “risposta calibrata alla crescente aggressione e ai bombardamenti indiscriminati della Russia”.
La Germania sta già sostenendo l’Ucraina con “armi molto potenti”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in occasione della sua visita all’azienda aerospaziale Hensoldt. Secondo Scholz, Berlino supporta Kiev “in una misura in cui pochi altri lo fanno”. “Certo, gli Stati Uniti fanno la maggior parte, con un budget per la difesa di circa 800 miliardi di dollari. Ma poi arrivano Regno Unito e Germania, che sostengono l’Ucraina con il loro impegno”, ha spiegato il cancelliere tedesco. “Lo facciamo con armi molto potenti, di artiglieria, quando si tratta di obici semoventi o dei lanciarazzi multipli. Lo facciamo con gli strumenti e le armi che forniamo per la difesa aerea, compresi i carri armati antiaereo e i sistemi Iris-T. Ovviamente questo vale anche per l’unità Patriot, che sarà resa disponibile in futuro”, ha detto Scholz, aggiungendo che la Germania “continuerà tutto questo”. “È importante che, quando affrontiamo il futuro del nostro Paese, sappiamo che abbiamo bisogno di forze armate federali forti e di un’efficiente industria degli armamenti”, ha sottolineato Scholz, in merito al rafforzamento dell’esercito tedesco.
Il servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) ha riferito che a seguito dell’ispezione sul luogo dell’attacco, è stato confermato che un missile da crociera russo ha colpito un condominio nella città di Dnipro. La Sbu - riferisce la Cnn - ha anche riferito di aver individuato i nomi di sei membri dell’esercito russo coinvolti nell’attacco, secondo ciò che l’agenzia ha descritto come risultati di “indagini preliminari”. “A seguito dell’ispezione della scena della tragedia, è stato precedentemente confermato il tipo di missile da crociera russo Kh-22, che il nemico ha utilizzato per colpire l’edificio residenziale”, ha detto la Sbu in una nota, dopo che questa mattina la Russia ha negato responsabilità nel bombardamento sull’edificio residenziale a Dnipro. “Ogni crimine di guerra russo ha un autore specifico”, ha detto il capo della Sbu Vasyl Maliuk. “Il servizio di sicurezza li identificherà e li pubblicherà tutti per nome, in modo che nessun assassino sfugga alla punizione”, ha aggiunto, pubblicando i nomi di sei militari russi
Russia e Ucraina stanno lavorando a uno scambio di mille prigionieri. Lo ha annunciato il difensore civico turco, Sheref Malkoc, precisando che l’accordo è stato discusso la scorsa settimana ad Ankara dalla commissaria russa per i diritti umani, Tatiana Moskalkova, e dalla sua controparte ucraina, Dmytro Lubinets. In quell’occasione, ha precisato Malkoc che ha partecipato all’incontro, c’è stato uno scambio di liste, aggiungendo che la Turchia è pronta a fornire “un corridoio umanitario” a Istanbul per eventuali scambi di prigionieri.
Un gruppo di 100 militari ucraini è arrivato nella base americana di Fort Still, in Oklahoma, per addestrarsi all’utilizzo del sistema di difesa Patriot. Lo ha riferito Fox News, precisando che un secondo gruppo di militari di Kiev ieri ha iniziato un analogo addestramento in Germania. Il mese scorso gli Usa avevano annunciato l’intenzione di fornire questo avanzato sistema di difesa all’Ucraina a seguito di una visita del presidente Volodymyr Zelensky a Washington.
“Il piano di Putin era quello di provocare il tracollo dell’industria tedesca, ma ha fallito”. A dichiararlo, intervenendo alla conferenza sull’energia a Berlino, ospitata dal quotidiano economico Handelsblatt, è stato il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck. Habeck ha poi detto di auspicare il superamento della crisi energetica in Germania entro il 2024, sottolineando come - grazie alla rapida costruzione delle infrastrutture per l’importazione del gas - gli impianti di stoccaggio dovrebbero essere pieni per il 2023 e l’inverno del 2024. Questo garantirà forniture “sicure e stabili” di gas a “prezzi moderati”.
In un discorso tenuto all’Accademia di diritto internazionale dell’Aia, la ministra tedesca degli Esteri Annalena Baerbock ha auspicato la formazione di un tribunale internazionale speciale che indaghi sulla leadership russa e la metta sotto processo per l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta Tagesschau. Baerbock ha aggiunto di comprendere la preoccupazione di Kiev che la Russia non possa essere perseguita per la sua aggressione davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia. La Corte, infatti, può trattare solo casi dove querelante e accusato sono membri della corte o se il caso è stato deferito dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Russia non fa parte della Corte e, in quanto membro permanente con potere di veto nel consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, probabilmente bloccherebbe un deferimento alla stessa Corte internazionale.
In visita a Berlino, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha nuovamente esortato la Germania a fornire tank Leopard all’Ucraina, avvertendo che una vittoria russa contro Kiev porterebbe all terza guerra mondiale. Servono “azioni decisive del governo tedesco” per permettere “la fornitura di ogni tipo di arma all’Ucraina”, ha detto intervenendo ad un evento organizzato dai conservatori della Cdu/Csu, all’opposizione. “Abbiamo investito per anni in tank ed equipaggiamento pesante, ora non dobbiamo lasciarli nei depositi ma darli ai difensori d’Europa”, ha argomentato. Le sue parole arrivano mentre crescono le pressioni sulla Germania perché conceda i suoi tank Leopard all’Ucraina e permetta di farlo anche ai paesi europei che li hanno acquistati. Mentre saliva stamattina sull’aereo che lo portava a Berlino, Morawiecki ha detto ai giornalisti di volerne parlare nei suoi incontro con il governo tedesco e si è detto certo di poter ottenere l’autorizzazione per inviare i Leopard in Ucraina. Oggi è intervenuto anche il ministro degli Esteri estone, Urmas Reinsalu, chiedendo alla Germania di fornire più armi e munizioni a Kiev, compresi i Leopard. Così non si favorisce un’escalation, ma una fine “più rapida della guerra”, ha argomentato, parlando alla radio nazionale estone.
La Germania si starebbe “preparando” a inviare carri armati da combattimento Leopard 2 all’Ucraina all’interno di un’alleanza europea. Lo scrive Handelsblatt, citando “ambienti che hanno familiarità” con la questione. Il cancelliere Olaf Scholz potrà “difficilmente sottrarsi alla pressione” dei partner, commenta il quotidiano economico tedesco. Fino a oggi Scholz e il suo esecutivo non hanno preso posizione sull’invio dei Leopard e sono stati di fatto contrari. Handelsblatt scrive che “poiché la Polonia è decisa a consegnare i Leopard all’Ucraina, il governo tedesco sarà costretto a prendere una decisione” e questa potrebbe già arrivare venerdì, “quando i ministri della Difesa della Nato si incontreranno per la prossima riunione di Ramstein.” Anche Spagna e Finlandia sarebbero già pronte a inviare Leopard a Kiev. Trattandosi di mezzi di produzione tedesca, sarà comunque necessaria l’autorizzazione tedesca e Berlino potrà essere a sua volta coinvolta nell’invio. Sempre secondo Handelsblatt, gli esperti si aspettano che anche gli Stati Uniti forniscano a breve carri armati all’Ucraina, così come ha già annunciato il Regno Unito con i Challenger 2.
“L’Aiea sta rafforzando la propria presenza in Ucraina allo scopo di prevenire incidenti nucleari durante il conflitto in atto. Sono orgoglioso di guidare questa missione, nella quale siamo presenti in tutte le centrali nucleari del paese per fornire assistenza nella sicurezza nucleare”. Lo ha scritto su Twitter il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Mariano Grossi.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto al presidente russo Vladimir Putin che Ankara è pronta a fare da mediatore per stabilire una pace durevole tra Russia e Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. I due presidenti hanno avuto una conversazione telefonica.
Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Lo ha riferito il Cremlino. Il leader russo, si aggiunge, ha denunciato il crescente aumento delle forniture militari occidentali all’Ucraina e “l’ipocrisia” di Kiev per il suo rifiuto di accettare la tregua per il Natale ortodosso.
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, sostiene la creazione di un tribunale internazionale speciale per i crimini di guerra in Ucraina. Baerbock ha parlato in occasione della sua visita all’Accademia per il diritto internazionale dell’Aia, come riporta Tageshau. Secondo la ministra degli Esteri tedesca è necessaria la formazione di un tribunale che possa indagare e processare la leadership russa. Baerbock ha anche affermato di comprendere le preoccupazioni del governo ucraino in merito al fatto che la Russia non possa essere perseguita per la sua aggressione davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia.
L’attuazione dell’accordo sul grano e la possibilità di creare un hub regionale del gas in Turchia sono stati tra i temi del colloquio telefonico tra i presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan. Secondo quanto riferito dal Cremlino, i due leader hanno trattato anche la questione della normalizzazione delle relazioni tra Ankara e Damasco. “Sono state discusse questioni relative alla normalizzazione delle relazioni turco-siriane, anche nel contesto dell’iniziativa di Ankara di avviare consultazioni con la partecipazione di rappresentanti russi, turchi e siriani”, si legge in una nota.
Un cittadino russo ex membro di alto livello del gruppo privato russo di mercenari Wagner, Andrey Medvedev, ha chiesto asilo in Norvegia. Lo ha confermato ad Associated Press la Direzione norvegese dell’immigrazione, nota anche con l’acronimo norvegese Udi. “Per motivi di sicurezza e privacy, l’Udi non può commentare ulteriormente la questione”, ha dichiarato la stessa Udi ad AP via mail. L’avvocato norvegese di Andrey Medvedev, Brynjulf Risnes, non è stato al momento disponibile per un commento. Il caso è stato affidato alla polizia norvegese per l’immigrazione e l’uomo è stato trasferito a Oslo, dove è stato messo in un centro per chi viola le leggi sull’immigrazione. La polizia norvegese si è rifiutata di commentare il caso.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un’altra riunione dello Stato maggiore del comandante in capo supremo sulla situazione in prima linea, in particolare nella regione di Donetsk e nel sud dell’Ucraina. “Ho tenuto una riunione dello Stato Maggiore del Comandante supremo in capo. Abbiamo discusso gli sviluppi in prima linea, analizzato separatamente la situazione nella regione di Donetsk e nel sud”, si legge nella dichiarazione di Zelensky su Telegram. “Abbiamo sentito informazioni sulle probabili azioni dell’aggressore nel prossimo futuro. Non ignoriamo il fatto che il nemico preparerà nuovi attacchi missilistici, quindi stiamo sviluppando le contromisure più efficaci”, ha sottolineato. “Ci siamo anche concentrati sulla fornitura di munizioni alle Forze Armate e sulla formazione di comandanti a livello tattico”.
“Gli attacchi intenzionali contro i civili sono crimini di guerra”. Lo ha detto il primo ministro svedese Ulf Kristersson nel corso della conferenza stampa con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel a proposito della strage di Dnipro.
E’ iniziato il trasferimento in Polonia di tre sistemi missilistici Patriot tedeschi. I Patriot saranno usati per garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche ucraine, vicino al confine con la Polonia. I primi soldati addestratori partiranno oggi dal nord est della Germania e arriveranno a destinazione nei prossimi giorni, rende noto l’agenzia di stampa tedesca “Dpa”. L’allora ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht e la sua controparte polacca, Mariusz Blaszczak, avevano concordato di spostare i Patriot dopo che un missile era caduto in Polonia lo scorso novembre.
Le forze di difesa aerea russe e le unità della flotta del Mar Nero hanno abbattuto dieci droni ucraini che hanno tentato di attaccare Sebastopoli. Lo ha riferito il governatore filorusso della città Mikhail Razvozhaev sul suo canale Telegram. Lo riporta Ria Novosti. “Nessun oggetto né in città né nell’area acquatica è stato danneggiato. Tutto è calmo in città”, si legge nel messaggio.
“È probabile che il Cremlino si stia preparando a condurre un’azione strategica decisiva nei prossimi sei mesi, con l’obiettivo di riprendere l’iniziativa e porre fine all’attuale serie di successi operativi dell’Ucraina”. È quanto dichiarato dall’Institute for the Study of War, un think tank di Washington in un rapporto pubblicato domenica scorsa. Secondo l’istituto il Cremlino sta prendendo provvedimenti per trasformare l’invasione dell’Ucraina in “una grande guerra convenzionale” dopo mesi di imbarazzanti retromarce militari. Il comando militare russo si sta “preparando seriamente” a un’ampia mobilitazione, si legge nel report, conservando il personale mobilitato per un uso futuro e cercando di incrementare la produzione industriale militare e di riorganizzare la struttura di comando. Ciò significa che gli alleati occidentali dell’Ucraina “dovranno continuare a sostenere l’Ucraina nel lungo periodo”, ha detto il think tank.
L’Oms ha consegnato farmaci a Dnipro, per contribuire alle cure dei feriti nell’attacco all’edificio residenziale colpito nel fine settimana. Lo comunica l’Organizzazione mondiale della sanità in un tweet, sottolineando che il supporto per i medicinali è stato fornito dalle ambasciate svizzera e canadese in Ucraina.
“Aiutare l’Ucraina a soddisfare il suo fabbisogno finanziario per far fronte all’aggressione russa è fondamentale e urgente. La Commissione sta agendo con la massima rapidità e determinazione: Già domani erogheremo i primi 3 miliardi di euro dei 18 miliardi di sostegno macro-finanziario concordati a dicembre”. Lo annuncia in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Un colpo al cerchio e uno alla botte. Il Cremlino loda i mercenari della Wagner, protagonisti della caduta di Soledar, dopo la promozione, nei giorni scorsi, dell’arcinemico di Evgheny Prigozhin, Aleksandr Lapin a capo di stato maggiore delle forze di terra. Il portavoce, Dmitry Peskov, ha anche voluto smentire le frizioni fra i mercenari e altri volontari, e i regolari, evidenti da tempo e riemerse nei giorni scorsi. “Tutti combattono per una causa comune, la loro patria” e il conflitto fra Prigozhin e il ministero della Difesa “esiste solo sui media”, ha affermato, Peskov, facendo finta di dimenticare le dichiarazioni di Prigozhin dello scorso ottobre e di qualche giorno fa. “Il Paese deve sapere e sa chi sono i suoi eroi”, ha aggiunto citando mercenari e soldati, “tutti loro rimarranno per sempre nella nostra memoria”. “A volte i nostri amici agiscono in modo che non abbiamo bisogno di nemici”, ha però aggiunto il portavoce. Prigozhin aveva detto pochi giorni fa che altri, vale a dire i militari, “cercando sempre di rubare la vittoria” ai mercenari. Il ministero della Difesa aveva quindi corretto il tiro e pubblicato un comunicato in cui elogiava le “coraggiose azioni” dei combettenti della Wagner a Soledar, prima occasione in cui il ministero della Difesa cita il gruppo. Dal Cremlino, quindi un implicito invito a tutti a lavare i panni sporchi in casa.
“Chiedo al governo tedesco di agire con decisione fornendo ogni tipo di armamento all’Ucraina”. È la richiesta fatta dal primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, alla Germania, come riportato in un tweet della cancelleria del primo ministro polacco. “La sconfitta dell’Ucraina può diventare un preludio alla Terza Guerra Mondiale, quindi oggi non c’è motivo di bloccare il sostegno a Kyiv e rimandare le cose all’infinito”, ha aggiunto Mateusz Morawiecki, come si legge nel tweet.
In Ucraina l’associazione nazionale di produttori di cereali ha confermato il crollo della produzione di grano che si è attestata nel 2022 a 64 milioni di tonnellate, il 40% in meno rispetto al 2021. A causa della guerra in corso, le semine hanno subito una drastica riduzione (da 25 a 18 milioni di ettari) e le rese sono state nettamente inferiori alla media. Anche i dati diffusi dal ministero dell'Agricoltura di Kiev indicano una contrazione dei raccolti. A fine dicembre, è stato indicato in una nota, le operazioni di raccolta risultavano completate sul 90% delle superfici seminate con una produzione complessiva di circa 46 milioni di tonnellate.
Il grano ucraino incide per il 12% sul commercio internazionale di settore, mentre per il mais la quota sale al 15%. Nel 2022, dopo il blocco di fatto delle esportazioni di prodotti agroalimentari dai porti dell'Ucraina, la situazione è migliorata nella seconda parte dell'anno grazie all'accordo raggiunto con la mediazione delle Nazioni Unite che ha consentito finora l’export di 15 milioni di tonnellate di cereali, secondo l’ultimo aggiornamento del ministero dell'Agricoltura di Kiev.
Abbattuti otto droni sui cieli di Sebastopoli, annuncia il governatore della città della Crimea annessa alla Russia nel 2014, Mikhail Razvozhayev, su Telegram. L’attacco è durato circa un’ora questa mattina, quando sono stati neutralizzati sette droni, che si aggiungono a un altro distrutto ieri. I droni sono stati abbattuti, ha precisato, in corrispondenza del mare e quini “non ci sono stati danni materiali o vittime”.
È salito ad almeno 40 il bilancio dei morti nell’attacco russo di sabato a un condominio di Dnipro: lo ha reso noto un funzionario locale, come riporta il Guardian.
Andriy Medvedev, un ex comandante del gruppo mercenario Wagner, ha chiesto asilo politico in Norvegia e si è offerto di testimoniare contro il suo fondatore, l’oligarca vicino al presidente russo Vladimir Putin, Yevgeni Prigozhin. Secondo le informazioni dell’organizzazione russa per i diritti umani Gulagu, Medvedev ha attraversato illegalmente il confine norvegese dalla Russia, nella regione di Murmansk, per poi essere trasferito a Oslo, la capitale, dove è stato trattenuto in un centro per migranti. L’intenzione di Medvedev è quella di testimoniare contro Prigozhin, considerato uno degli uomini più vicini al presidente russo, tanto da essere conosciuto come ’lo chef di Putin’, per via del gran numero di ristoranti e società di catering che si occupano delle cene del Cremlino. All’inizio di luglio 2022, riferisce Ukrinform, Medvedev aveva firmato un contratto di quattro mesi con il gruppo Wagner per poi essere inviato nella regione di Lugansk, dove è stato nominato comandante di una delle squadre d'assalto.
Attaccando un “edificio residenziale a Dnipro”, la Russia “continua a mostrare il suo volto brutale”. Attacchi di questo tipo “sono crimini di guerra e devono cessare immediatamente”. Lo dice il portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri Peter Stano, a Bruxelles durante il briefing con la stampa. Queste “azioni barbare” non fanno altro che aumentare la determinazione dell'Ue nel chiedere che i responsabili “rispondano delle loro azioni” e nel “sostenere l'Ucraina”, conclude.
È salito ad almeno 37 il bilancio dei morti nell’attacco russo di sabato a un condominio di Dnipro: lo ha reso noto su Telegram l’emittente statale Suspilne, come riporta il Guardian. Le autorità locali hanno confermato il nuovo bilancio.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha citato oggi Alexei Arestovych, consigliere della presidenza ucraina, per affermare che il missile che ha colpito sabato Dnipro non è stato lanciato intenzionalmente su un edificio residenziale. “Avete visto tutti le conclusioni di certi esponenti ucraini i quali hanno detto che la tragedia è il risultato dell’intercettazione di un missile della difesa aerea”, ha affermato Peskov. Ieri Arestovych, in un’intervista su Youtube con l’oppositore russo Mark Feigin, aveva detto appunto che il missile russo era caduto sul condominio perché intercettato dalla contraerea e per questo era stato criticato aspramente dal sindaco di Dnipro, Borys Filatov.
Il Cremlino smentisce i rumors che parlano di tensioni fra il gruppo di mercenari Wagner e il ministero della Difesa russo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha bollato queste voci come il prodotto di manipolazioni informative effettuate dal nemico. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
La Bundeswehr, l’esercito tedesco, ha iniziato le operazioni per l’invio del sistema di difesa aerea Patriot in Polonia. Lo riferisce Der Spiegel, aggiungendo che i primi soldati dovrebbero partire oggi da Bad Sülze (Meclemburgo-Pomerania occidentale). Nei prossimi giorni anche i sistemi di armamenti saranno trasferiti in Polonia. Un totale di tre squadroni dovrà garantire la protezione delle infrastrutture critiche della Nato vicino al confine con l’Ucraina.
In Polonia, i sistemi della Bundeswehr dovranno proteggere un’importante stazione di trasbordo per gli aiuti all’Ucraina. Nelle scorse settimane la Bundeswehr ha già esplorato l’area intorno al deposito merci di Zamosc, dove vengono caricati aiuti e materiale militare per l’Ucraina a ben 30 chilometri dal confine polacco-ucraino. Secondo il piano, l’Air Force dovrebbe schierare lì tre batterie Patriot e ben 600 soldati e proteggere la stazione da possibili attacchi aerei.
La strage del palazzo di Dnipro distrutto in un attacco aereo è stato ’’causato dalla difesa ucraina’’. Lo ha sostenuto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa. ’’Alcuni rappresentanti ucraini hanno affermato che, in realtà, questa tragedia è stata il risultato dell’azione dei missili di difesa aerea”, ha detto Peskov rispondendo a una domanda dei giornalisti.
Il Cremlino sta probabilmente cercando di “condurre un’azione decisiva nei prossimi sei mesi” per riprendere il sopravvento in Ucraina, dopo una serie di fallimenti e controffensive ucraine riuscite. Lo ha riferito l’Istituto per lo studio della guerra (Sw) nel suo ultimo aggiornamento, aggiungendo che “la Russia non è riuscita a raggiungere la maggior parte dei suoi obiettivi principali in Ucraina dall’inizio della sua invasione su vasta scala nel febbraio dello scorso anno. Le forze russe non sono riuscite a catturare Kiev nei primi giorni dell’invasione, così come l’intero oblast di Luhansk e Donetsk e hanno liberato più del 50% del territorio occupato dalla Russia da febbraio, inclusa Kherson, l’unica capitale regionale che la Russia è riuscita a conquistare”. “Anche la campagna della Russia di prendere di mira le infrastrutture critiche dell’Ucraina in inverno nel tentativo di demoralizzare gli ucraini è stata un fallimento e per molti versi ha generato più sostegno alla causa dell’Ucraina”, ha detto ancora l’Isw.
Il primo pagamento dell’Ue da 3 miliardi di euro all’Ucraina arriverà “entro questa settimana”. “Sono lieto di firmare il memorandum d’intesa a nome dell’Ue per fornire all’Ucraina finanziamenti dell’Unione europea nel 2023, fino a 18 miliardi di euro di prestiti”. “Aiuterà l’Ucraina a coprire i suoi bisogni urgenti, con un flusso di pagamenti stabile durante tutto l’anno”, aggiunge.
“Le forniture occidentali di mezzi pesanti all’Ucraina non riusciranno a cambiare la situazione sul terreno. Questi carri armati bruciano e continueranno a bruciare”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
È salito a cinque il bilancio dei civili feriti nell’attacco missilistico russo avvenuto la notte scorsa a Zaporizhzhia: la città à stata colpita con un missile S-300. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, come riporta Ukrinform. “Un condominio di 5 piani è stato colpito da un’onda d’urto quando il missile S-300 ha colpito un’area residenziale nel centro di Zaporizhzhia. Le finestre e le porte sono saltate in aria e il sistema di riscaldamento dell’edificio è stato danneggiato. Cinque persone sono state ferite da schegge, tra cui due bambini di 9 e 15 anni”, ha scritto Starukh. Inoltre, un missile russo S-300 ha colpito una società industriale nella comunità di Kushuhum: un incendio è scoppiato in un magazzino. Non si segnalano feriti o vittime.
È salito ad almeno 36 il bilancio dei morti nell'attacco russo di sabato a un condominio di Dnipro: lo ha reso noto su Telegram la polizia nazionale, come riporta Ukrinform. “Alle 10.30 (le 9.30 in Italia), risultavano 36 persone uccise (tra cui due bambini), 75 ferite (tra cui 15 bambini) e 39 tratte in salvo (tra cui sei bambini)”, si legge in un comunicato.
I sistemi di difesa aerea nella Crimea occupata hanno abbattuto questa mattina un drone vicino a Belbek: lo ha reso noto il governatore di Sebastopoli insediato dai russi, Mykhailo Razvozhaev, come riporta Interfax. “Ancora un attacco di droni. I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto un drone sul mare in direzione di Belbek”, ha scritto Razvozhaev su Telegram. Ieri sera erano state segnalate esplosioni a Sebastopoli.
La ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, della Spd, al centro di polemiche da settimane, ha rassegnato le dimissioni. Lo riferisce l’agenzia di stampa Dpa.
Per approfondire: Germania, si è dimessa la ministra della Difesa Lambrecht dopo mesi di polemiche
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Il Presidente dell’Osce, il Ministro degli Affari esteri della Macedonia del Nord, Bujar Osmani, arriva oggi in Ucraina. Si tratta della prima visita ufficiale del Ministro Osmani in qualità di Presidente in esercizio dell’Osce. La Presidenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa viene esercitata per la durata di un anno dallo Stato partecipante dell’Osce designato dal Consiglio dei ministri. La funzione del Presidente in esercizio (PiE) spetta al Ministro degli affari esteri di quello Stato che per il 2023 è la Macedonia. Gli incontri del Ministro Osmani si concentreranno sulle sfide umanitarie e di sicurezza che il Paese sta affrontando a causa della guerra della Russia contro l’Ucraina. Il ministro Osmani visiterà anche la regione di Kiev per valutare l’impatto della guerra sui civili e sulle infrastrutture e conoscere la portata dell’assistenza internazionale necessaria nell’area.
Le forze russe hanno bombardato l’oblast di Kherson 90 volte ieri, uccidendo tre persone e ferendone 14. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Kherson Yaroslav Yanushevych, precisando che la regione meridionale ucraina “è stata colpita con sistemi di razzi a lancio multiplo (MLRS), artiglieria, mortai e carri armati. La città di Kherson è stata attaccata 21 volte”. A Kherson, gli attacchi russi hanno colpito l’edificio della Croce Rossa, così come un ospedale, un centro di riabilitazione per bambini con disabilità, un impianto di costruzione navale, infrastrutture critiche ed edifici residenziali- Le forze ucraine hanno liberato Kherson e la sponda occidentale del fiume Dnipro nell’oblast di Kherson l’11 novembre dopo otto mesi di occupazione russa.
”Durante il fine settimana sono proseguiti intensi combattimenti nei settori Kreminna e Bakhmut del fronte del Donbass. A partire dal 15 gennaio 2023, le forze armate ucraine (UAF) hanno quasi certamente mantenuto posizioni a Soledar, a nord di Bakhmut, di fronte ai continui assalti del gruppo Wagner”. Lo scrive l’intelligence britannico nel suo aggiornamento quotidiano su Twitter. “Intorno a Kreminna - aggiunge il ministero della Difesa di Londra - i combattimenti sono stati caratterizzati da una complessa serie di attacchi e contrattacchi locali in un paese boscoso. Tuttavia, nel complesso, le UAF continuano a far avanzare gradualmente la loro linea del fronte a est ai margini della città di Kreminna”.
Si combatte ’’senza sosta’’ nella cittadina di Soledar, nel sud dell’Ucraina, il cui controllo era stato rivendicato nei giorni scorsi dal leader del gruppo Wagner. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno. “La battaglia per Soledar, per Bakhmut, per l’intera regione di Donetsk, per la regione di Luhansk continua senza tregua, senza sosta”, ha detto Zelensky.
Un militare ucraino prepara un sistema missilistico anticarro in prima linea vicino alla città di Soledar nella regione di Donetsk, (foto Radio Free Europe/Nuzhnenko/Reuters)
Sono 790 i soldati russi morti nei combattimenti in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo rende noto l’esercito di Kiev, spiegando che dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio sono 116.080 i militari russi che hanno perso la vita nell’invasione decisa dal presidente Vladimir Putin. Nel bollettino diffuso oggi si legge inoltre che 21 veicoli armati Apv sono stati distrutti nell’ultima giornata di scontri, 6.204 nell’ultima giornata, e dodici i carri armati.
Tre persone sono morte e altre 14 sono rimaste ferite nell’attacco russo di ieri nella città di Kherson e nell’omonima regione, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Yaroslav Yanushevich, come riportano i media ucraini. L’esercito russo ha attaccato il territorio della regione 90 volte con lanciarazzi multipli, mortai e carri armati, ha precisato Yanushevich. In particolare, la città di Kherson è stata bombardata 21 volte e sono stati colpiti anche quartieri residenziali. Ieri il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko, aveva denunciato che le forze russe hanno bombardato anche “i locali in cui lavorano i rappresentanti della Croce Rossa” a Kherson.
Sette civili sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti russi di ieri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. “Il 15 gennaio, i russi hanno ferito sette civili nella regione di Donetsk: due ciascuno a Bakhmut e Avdiivka, uno ciascuno a Velyka Novosilka, Lyman e Soledar”, ha scritto Kyrylenko.
La città di Nikopol, nel sud dell’Ucraina, è stata colpita questa mattina da bombardamenti russi. Lo ha detto Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, su Telegram spiegando che nell’attacco sono state danneggiate decine di case, una conduttura del gas e diverse linee elettriche. Nell’attacco non sono state segnalate vittime.
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock è oggi all’Aia, dove incontrerà il presidente della Corte penale internazionale (Cpi) Piotr Hofmanski e il procuratore capo Karim Khan, che sta indagando sulla situazione ucraina e su possibili crimini di guerra. Con loro Baerbock discuterà di come perseguire il presidente russo Vladimir Putin per riconoscerlo responsabile della guerra scatenata in Ucraina. Nel pomeriggio, Baerbock avrà anche incontri separati con il primo ministro olandese Mark Rutte e il suo omologo, il ministro degli Esteri Wopke Hoekstra. Lo rende noto la Dpa.
Tre persone sono rimaste ferite, inclusi due bambini, in un attacco missilistico russo sulla città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale, avvenuto la notte scorsa: lo ha reso noto su Telegram il segretario del Consiglio comunale, Anatoliy Kurtiev, come riporta Ukrinform. “Tre persone sono state trasportate in ospedale. Tra loro ci sono due bambini di nove e quindici anni”, ha scritto Kurtiev, aggiungendo che le squadre di soccorso del Servizio di Emergenza Statale, i medici e gli operatori dei servizi pubblici stanno lavorando sulla scena. Nell’attacco sono state distrutte alcune infrastrutture.
Salgono a 35 le vittime di un attacco missilistico russo che ha distrutto una sezione di un condominio a Dnipro. Lo riferisce su Telegram il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, aggiungendo che tra le vittime ci sono anche due bambini. Secondo il post di Reznichenko, 39 persone sono state salvate dalla scena dell’attacco. Almeno 75 persone in totale sono rimaste ferite, tra cui 14 bambini. Al momento circa 35 persone risultano ancora disperse. Il missile russo ha colpito un condominio in un quartiere residenziale di Dnipro, una città di un milione di abitanti nell’Ucraina centrale, nel primo pomeriggio del 14 gennaio.
Soccorritori al lavoro nel condominio colpito da un missile russo a Dnipro, nel sud-est dell’Ucraina, il 14 gennaio 2023, durante l’invasione della Russia.(foto Epa/Petrasyuk)
Russia e Bielorussia hanno iniziato oggi esercitazioni militari congiunte, che hanno innescato timori a Kiev e in Occidente che Mosca possa usare il suo alleato per lanciare una nuova offensiva di terra in Ucraina.
La Bielorussia sostiene che le sue esercitazioni aeree con la Russia sono di natura difensiva, ma la mossa arriva mentre cresce la preoccupazione che Mosca stia spingendo Minsk a unirsi alla guerra in Ucraina. L’Ucraina ha più volte messo in guardia da possibili attacchi dalla Bielorussia, ma il Cremlino ha negato di aver esercitato pressioni sul suo vicino affinché assumesse un ruolo più attivo nel conflitto in Ucraina. Minsk ha affermato che non entrerà in guerra.
A Dnipro si scava ancora nel tentativo di trovare sopravvissuti dopo l’attacco missilistico russo che il 14 gennaio ha colpito e sventrato un condominio di 9 piani, dove vivevano circa 1.700 persone. Il bilancio è al momento di almeno 30 morti, ha comunicato il governatore della regione. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di 73 feriti e 39 persone salvate.
Il presidente del Joint Chiefs of Staff afferma che il nuovo e ampliato addestramento al combattimento delle forze ucraine è iniziato in Germania. L’obiettivo è riportare un battaglione di circa 500 soldati sul campo di battaglia per combattere i russi nelle prossime cinque-otto settimane. Il generale Mark Milley afferma che le truppe addestrate hanno lasciato l’Ucraina pochi giorni fa per dirigersi in Germania. Il cosiddetto addestramento combinato alle armi ha lo scopo di affinare le capacità delle forze ucraine in modo che siano meglio preparate a lanciare un’offensiva o contrastare qualsiasi ondata di attacchi russi. Milley ha parlato domenica ai giornalisti in viaggio con lui a Bruxelles.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha condannato il “silenzio codardo” del popolo russo a seguito dell’attacco missilistico su un palazzo nella città di Dnipro che ha ucciso almeno 30 persone. Lo riferisce France 24.
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