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Risparmio energetico, dagli uffici ai negozi: 1 su 2 sfora la temperatura limite di 21 gradi

Le indicazioni dell'Enea per essere in regola sulla temperatura del riscaldamento

A Milano, 5 dei 9 luoghi monitorati hanno una temperatura oltre i limiti. A Roma questa problematica viene riscontrata per la maggior parte all’interno dei musei

29 gennaio 2023
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3' di lettura

Temperature oltre i limiti nei luoghi chiusi. Nonostante ci siano delle soglie alle temperature da osservare in uffici e negozi, i “furbetti del termostato” non mancano a Milano e a Roma. È quanto mette in evidenza una recente inchiesta di Altroconsumo, un’associazione dei consumatori.

Nonostante ci siano limiti precisi alle temperature da osservare in uffici e negozi, i “furbetti del termostato” non mancano a Milano e a Roma. Secondo l’indagine dell’associazione dei consumatori, infatti, 1 luogo su 2 non rispetta le nuove misure antispreco dettate dal decreto ministeriale 383 (“Piano nazionale contenimento dei consumi di gas nazionale - Misura di contenimento del riscaldamento”), emanato lo scorso ottobre dal ministero della Transizione ecologica (oggi ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica).

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Il decreto prevede limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale prevedendo una riduzione di 15 giorni del periodo di accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un’ora della durata giornaliera di accensione. È anche prevista la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati.

Limite massimo tollerato di 21 gradi

La temperatura media da rispettare negli ambienti chiusi scende a 19 °C con una tolleranza di 2 °C (21 gradi), un grado in meno rispetto ai tempi passati (20 °C). Questo, il parametro di cui ha tenuto conto l'inchiesta di Altroconsumo, un’indagine collaborativa che comprende oltre 1.000 segnalazioni, provenienti da 500 comuni diversi, da parte di consumatori iscritti alla community ACmakers. Sono stati valutati anche gli indicatori di spreco energetico come porte e finestre aperte in inverno e luci accese in pieno giorno.

Milano

Nella città di Milano, 5 dei 9 luoghi monitorati hanno una temperatura oltre i limiti. Il primo sopralluogo, avvenuto nella sala Solesin al primo piano del palazzo della Regione Lombardia, ha registrato una temperatura di 22°C. Nonostante ciò, osserva l’associazione dei consumatori, ci si aspetta che il moderno edificio possa essere monitorato al meglio, rispetto a una costruzione più vecchia. 2 gradi in meno invece per l’ufficio anagrafe di largo De Benedetti, probabilmente a causa di una porta sul retro lasciata aperta che ha disperso il calore presente all’interno della sala d'attesa. Tra i negozi milanesi, il record di caldo lo raggiunge il negozio di Tiger in Porta Garibaldi, registrando una temperatura di 25°C. Segue il magazzino di Zara Home in corso Venezia, dove le temperature scendono a 24 °C. Non troppo distante il clima rilevato all’interno di Zara in corso Buenos Aires: 23,6°C. Infine, anche la biblioteca Sormanni resta al di sopra della soglia consentita, nella sala dei quotidiani il termometro si ferma a 21°C, ma in sala lettura si raggiungono ben 22 °C.

Roma

Nella capitale, questa problematica viene riscontrata per la maggior parte all’interno dei musei. Il museo di Villa Torlonia sembra godere di un arieggiamento costante con numerose finestre aperte sia al piano terra che al primo piano, ma, nonostante ciò, la temperatura raggiunge i 21,3°C. In aggiunta, un ulteriore segnale di disattenzione verso i consumi riguarda il salone al piano terra, seppur inondato da luce naturale al momento della rilevazione, aveva tutti i lampadari accesi. Invece, i Musei Capitolini in piazza del Campidoglio toccano i 20°C, a causa delle finestre lasciate aperte nelle sale molto grandi. Anche a Roma i luoghi più caldi sono i negozi. Da Tiger in via Cesare Battisti sono stati rilevati ben 22 gradi, sebbene fosse in funzione un condizionatore che faceva circolare aria fresca. Allo stesso modo, il termometro di Altroconsumo registra una temperatura di 22°C nel reparto casa di Coin di Piazzale Appio Claudio. Al contrario, negli uffici anagrafe, il clima non supera le linee guida ministeriali dei 19°C.


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