di Chiara Beghelli
La boutique multibrand di Hausmann & Co. in via del Babuino a Roma
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Nel 1794, quando Robespierre comandava a Parigi, a Roma Giovanni Romano Ricci apriva la sua bottega di orologeria. Così inizia la storia di Hausmann & Co., simbolo dell’alta orologeria della città attraverso le sue boutique nelle vie del lusso del centro storico: il negozio multibrand di via del Babuino e quelle di Patek Philippe, Rolex e Tudor, gestite in via Condotti. I più recenti dei suoi quasi 230 anni di storia hanno visto una pandemia e una nuova guerra ai confini dell’Europa, eventi trasformati in occasioni di evoluzione, crescita, visione per il futuro. Anche nei loro aspetti più difficili: «La scarsità di orologi, che è stata motivo di frustrazione e desiderio per l’appassionato, porta noi concessionari a rafforzare la propensione alla qualità della vendita, più che alla quantità – spiega Giulia Mauro, co-amministratrice di Hausmann & Co. –. Da tempo auspicavamo che la cura del cliente e la valorizzazione del prodotto diventasse una prassi in tutta la rete distributiva italiana. Noi siamo stati interpreti antesignani di questo approccio e abbiamo promosso una nuova prospettiva commerciale della vendita in profondità, anziché in larghezza».
Giulia Mauro
Un approccio che ha sempre alimentato il successo di Hausmann & Co., che oggi si può fregiare, per esempio, di essere il più antico rappresentante ancora in attività al mondo di Vacheron Constantin, con cui la relazione è iniziata nel 1854, e che sarà esaltato nel nuovo spazio della vicina via San Giacomo, atteso in autunno: «Sarà un luogo dove si farà cultura orologiera più che mero business, in cui si parlerà di orologi d’epoca e di maestri indipendenti contemporanei», rivela Mauro. Intanto, nelle boutique del gruppo sono tornati i turisti internazionali, che però incontrano sempre più spesso anche la clientela locale: «Un bilanciamento di cui siamo molto contenti – prosegue –. I nostri clienti internazionali oggi sono prevalentemente europei, americani o mediorientali. Amano molto gli orologi per signora, indossati come simbolo di affermazione e di eleganza, mentre in Italia le donne sono più affascinate dai modelli maschili, un trend che però pensiamo possa cambiare con la progressiva affermazione dell’identità femminile nel mondo professionale. Gli italiani sembrano aver riscoperto il gusto di indossare oggetti di alto artigianato e gioielleria».
A giugno le Terme di Caracalla hanno ospitato la settima edizione del Premio Hausmann & Co. (nato nel 2012), che valorizza i giovani talenti delle arti e delle scienze. «Il premio ci ha permesso di entrare in contatto con partner molto diversi e in questa edizione siamo stati affiancati per la prima volta da Iwc – conclude Mauro –. La storia del brand è quella di un giovane visionario, Florentine Ariosto Jones, che nel 1868 si imbarcò dagli Stati Uniti alla volta della Svizzera per realizzare un progetto ambizioso e innovativo a Schaffhausen. Il suo spirito riflette al meglio l’obiettivo del premio, il sostegno al talento di questi giovani e l’impegno ad aiutarli a costruire il loro futuro».
Chiara Beghelli
Redattore
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