Dai chip all'Ucraina, nasce il patto Ue-Usa anti-Cina
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Sarà di circa 20 miliardi di zloty (4,6 miliardi di dollari) l’investimento per la costruzione dello stabilimento di assemblaggio e test di semiconduttori di Intel che sarà localizzato a Miękinia, in Polonia.
L’iniziativa è stata annunciata dal premier polacco, Mateusz Morawiecki, e dal ministro per gli Affari digitali, Janusz Cieszyński. Secondo Cieszyński, si tratta del «più grande investimento straniero nella storia della Polonia» e «lo stabilimento contribuirà in modo significativo a garantire una fornitura affidabile di semiconduttori all’industria europea,ma sosterrà anche lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia in Polonia».
Lo stabilimento di Miękinia fa parte della strategia europea di Intel e, una volta completato, dovrebbe supportare almeno 2.000 dipendenti altamente qualificati, con la creazione di ulteriori posti di lavoro per i lavoratori a contratto e i subfornitori.
La nuova fabbrica collaborerà con gli impianti di produzione di wafer di silicio (noti anche come “fabs”) già attivi a Leixlip, in Irlanda, e in costruzione a Magdeburgo, in Germania.
I wafer prodotti nelle fabs andranno agli impianti di assemblaggio e collaudo della Bassa Slesia, dove verranno tagliati in singoli chip, assemblati nei prodotti finali (ad esempio i processori utilizzati nei personal computer) e testati per verificarne le prestazioni e la qualità prima della consegna ai clienti.
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