di Giuliana Licini
(REUTERS)
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Credit Suisse sull’orlo di un nuovo minimo storico alla Borsa di Zurigo dopo l’annuncio del rinvio della pubblicazione della relazione annuale per il 2022. Il titolo della seconda banca elvetica è arrivato a perdere oltre il 5% e viaggia in fondo all’indice Smi e anche nel plotone di coda dello Stoxx Europe 600.
Il Credit Suisse ha annunciato “un ritardo tecnico del Rapporto Annuale 2022”. Il gruppo ha dichiarato che “ritarderà la pubblicazione della sua relazione annuale e della relativa relazione annuale sul modulo 20-F (per gli Usa, ndr) a seguito di una segnalazione della Securities and Exchange Commission statunitense, avvenuta nella serata dell’8 marzo, in relazione ad alcuni commenti Sec circa la valutazione tecnica delle revisioni precedentemente comunicate dei flussi di cassa consolidati negli esercizi 2020 e 2021 e relativi controlli”.
Il management – precisa la banca – “ritiene prudente ritardare brevemente la pubblicazione dei propri conti al fine di comprendere più a fondo i commenti ricevuti” e conferma che “i risultati finanziari del 2022, come precedentemente pubblicati il 9 febbraio 2023, non sono stati influenzati da quanto sopra". Una precisazione che non è bastata a tranquillizzare il mercato, in considerazione della scia di scandali e infortuni finanziari, che hanno causato negli ultimi due anni perdite e un’emorragia di fondi dei clienti. Il Credit Suisse, che ha varato un piano di riassetto per riguadagnare la reddittività e la fiducia degli investitori, ha chiuso il 2022 con una perdita di 7,3 miliardi di franchi, dopo un rosso di 1,65 miliardi nel 2021. Dall’Asia è intanto rimbalzata la notizia, riportata dall’agenzia Reuters, del licenziamento della maggior parte dei 20 dipendenti della divisione di banca d’investimento in Giappone.
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