Risparmio
Pubblicità

Risparmio

Il risparmio delle famiglie sale del 50% ma non rende nulla. Minaccia Bitcoin

di Laura Serafini

Con il Covid consumi delle famiglie a -9%, indietro di 20 anni

Per il presidente della Consob la speculazione sulla criptovaluta è tale da essere simile a quella sui mutui subprime nel 2008. È urgente una regolazione internazionale, come una nuova Bretton Wood per i criptoasset

14 giugno 2021
Pubblicità

5' di lettura

La capacità risparmio elle famiglie italiane durante la pandemia è aumentata del 50%, ma il rendimento è stato prossimo allo zero. Se invece ci fosse stata la capacità di mettere a reddito quel risparmio anche solo con una remunerazione di un punto percentuale le famiglie avrebbero guadagnano complessivamente 30 miliardi, quasi il 2% del prodotto interno lordo.

«Il saggio di risparmio delle famiglie italiane rispetto al reddito disponibile è cresciuto nell’anno del 50% ma, ove si escludano i risparmi investiti nelle società quotate, il suo rendimento è restato piuttosto basso, prossimo a zero. Considerata la consistenza di attività finanziarie in mano alle famiglie, ogni punto percentuale di remunerazione si può stimare nell’ordine di circa 30 miliardi di euro, quasi il 2% del Pil la dimensione di una buona manovra di bilancio pubblico del passato».

Pubblicità

Il tema cardine della relazione annuale del presidente della Consob, Paolo Savona, è il bene principale che l’Authority da lui guidata intende tutelare: il risparmio. Ma questo è stato fermo sui depositi negli ultimi due anni. E ora è minacciato da un’ombra che si allunga sui mercati internazionali e che è molto difficile da controllare: sono le sirene delle criptovalute e dei Bitcoin.

Leggi anche

I Bitcoin fuori controllo come i mutui subprime

Un fenomeno in forte crescita e sempre più difficile da tenere sotto controllo. Tanto da spingere Savona a lanciare un allarme: l'effetto speculativo che esse stanno innescando sembra molto simile a quanto accaduto prima del 2008 con i mutui subprime. «La diffusione degli strumenti virtuali ha sollecitato la nascita delle già ricordate piattaforme tecnologiche – ha detto -. Questi nuovi comparti del mercato sono in rapida evoluzione e sembra ripetersi l'esperienza antecedente la crisi del 2008, quando i contratti derivati si svilupparono fino a raggiungere una dimensione di dieci volte il Pil globale, assumendo forme complesse che ricevettero un rating elevato. Pur con le dovute distinzioni, è prevedibile che stia accadendo qualcosa di analogo nel mercato dei prodotti monetari e finanziari virtuali, soprattutto criptati».

Il Bitcoin come il Genio uscito dalla lampada

Savona ha ricordato come «un solo Bitcoin abbia avuto di recente la possibilità di acquistare un’auto elettrica di grossa cilindrata e poco dopo abbia perso la metà del suo potere di acquisto». Per il presidente Consob «l’informatica finanziaria è una lampada prodigiosa dalla quale è uscito il Genio. Le autorità non riusciranno a riportarlo dentro, perché esso agisce nella sfera immateriale controllabile solo cambiando protocollo di scambio delle informazioni, ossia frammentando l’unità del mercato mondiale e così riducendo il saggio di competitività internazionale». Gli strumenti di vigilanza tradizionali non bastano più. Nelle attuali condizioni, secondo Savona, «le autorità possono intervenire utilizzando anch'esse i vantaggi delle tecniche digitalizzate la loro azione risulterà più efficace se cooperano tra loro». Per l’Italia il tema è ancora più delicato per via della norma costituzionale che conferisce alla «Repubblica il compito di incoraggiare e tutelare il risparmio in tutte le sue forme e di disciplinare, coordinare e controllare l'esercizio del credito». Sarebbe improprio, ha spiegato «se si assegnasse alla specificazione del “risparmio in tutte le sue forme” e al credito da proteggere uncontenuto che abbracciasse anche gli strumenti virtuali, senza passare da una specifica regolamentazione».

Leggi anche

Blockchain impenetrabile ai controlli

Queste valute fanno perno sulle blockchain. «Per quanto è dato conoscere sullo stato delle tecniche dihackeraggio, la blockchain originaria è impenetrabile, mentre quella usata da altre cryptocurrency non lo è», ha chiosato. E ancora una volta c'è il richiamo a procedere rapidamente con sistemi di regolazione. «Senza presidi adeguati (norme ed enti) – ha detto - ne consegue un peggioramento della trasparenza del mercato, fondamento della legalità e delle scelte razionali degli operatori. Tra gli effetti negativi ben conosciuti vi è la schermatura che queste tecniche consentono ad attività criminali, come l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro sporco, il finanziamento del terrorismo e il sequestro di persone». Savona ha ricordato l'attività di Consob nell’oscurare in Italia centinaia di siti web cheraccoglievano illecitamente risparmio. Ma in questo contesto è un po' come svuotare il mare con le mani.

Una Bretton Wood per le criptovalute

Savona auspica ovviamente una soluzione internazionale. «Il tema della sicurezza informatica abbraccia problemi politici di contenuto anche più ampio, la cui soluzione non può essere raggiunta a livello nazionale e richiede una stretta collaborazione internazionale, ossia la nascita di un “bene pubblico globale”,come lo furono il FMI, l’ONU e il WTO. La parte dell'Accordo di Bretton Woods più vicino alle soluzioni del problema qui sollevato dell'intercambiabilità tra diverse monete nazionali non ha retto alla prova della cooperazione internazionale, ma le innovazioni tecnologiche applicate alla finanza hanno riproposto l'urgenza di un suo rilancio in chiave di attualità», ha affermato.

Il presidente Consob ha anche rilanciato la proposta di unificazione del Testo unico della finanza e del Testo unico bancario per poi suggerire una collaborazione più serrata tra Autorità italiane. «A tal fine, è necessaria l’attivazione in Italia di strutture di consultazione formale tra organi di Governo e autorità indipendenti che imprimano un indirizzo unitario alle scelte in materia, anche in vista della posizione da assumere di fronte alle iniziative europee e internazionali in corso – ha spiegato -.

Un primo passo sarebbe il recepimento della raccomandazione del Comitato Europeo per il Rischio Sistemico del 2011 che darebbe vita a una controparte unica nazionale che si dia carico della stabilitàmacro-prudenziale. La Banca d’Italia manterrebbe un ruolo centrale, giustificato dalla sua partecipazione all'eurosistema intorno a cui ruota attualmente la finanza europea, ma verrebbe garantito uno stretto coordinamento tra le tre autorità divigilanza indipendenti (Consob, Ivass e Covip), con la partecipazione del ministero dell'Economia».

Ora incentivare il capitale di rischio e la riforma fiscale

«Per fare fronte alle difficoltà economiche e sociali il debito pubblico è cresciuto grandemente, sia pure in forme diverse da quelle che uno stato emergenziale avrebbe richiesto. La fiducia nelle capacità di reazione dell'economia italiana è tuttavia cresciuta. Questo risultato è anche frutto delle decisioni prese dalla Bce di acquistare volumi significativi di titoli pubblici e dalla Commissione europea di sospendere, anche se temporaneamente, il Patto di stabilità e di lanciare il Piano Next Generation EU. Concordiamo sulle valutazioni date per l'insieme di queste decisioni sul miglioramento strutturale del nostro saggio di crescita reale».

Ora però serve cambiare passo. «Per la prosecuzione della fase di rilancio dell'attività produttiva è però necessario integrare le decisioni finora prese per incentivare il capitale di rischio delle imprese al fine di migliorare la loro leva finanziaria e renderle più disponibili a intraprendere nuove iniziative», ha detto Savona, secondo il quale «offre un’occasione importante la riforma del fisco sollecitata da tempo» soprattutto «si assegna a essa il compito di considerare le istanze produttive sullo stesso piano di quelle etiche nelle valutazioni dell’equità distributiva».


Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy