di Cristina Casadei
(IMAGOECONOMICA)
1' di lettura
Le tre giornate di sciopero tra giugno e luglio alla Nexi sono state sospese, dopo che, in Abi, è stata raggiunta l’intesa tra il gruppo e i sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) sui temi che erano alla base dello stato di agitazione dei lavoratori e cioè il Vap, il Fondo previdenza complementare, i turni e il welfare.
In una nota unitaria le sigle spiegano di aver raggiunto «un’intesa di massima soddisfacente con particolare riferimento ai punti che rappresentavano le maggiori criticità». Dopo la stesura dell’ipotesi di accordo in azienda, ci saranno le assemblee dei lavoratori che sono chiamati a votare e ad approvare il testo. L’intesa, scrivono le 5 sigle del credito in una nota, rappresenta «un sostanziale cambio di passo che auspichiamo apra ad una nuova stagione di rapporti sindacali e di un nuovo e sereno clima aziendale basato sul reciproco rispetto».
Le proteste sindacali, spiega Sergio Castoldi della Fabi, «traevano fondamento dalla chiusura dell’azienda sul contratto integrativo e sulla volontà di uniformare gli stipendi per gli oltre 10mila dipendenti del gruppo. L’intesa raggiunta mantiene e porta miglioramenti armonizzando i trattamenti interni per i dipendenti del nuovo Gruppo Nexi. Continueremo a perseguire questo percorso, lavorando con impegno e concretezza, in uno scenario in continuo movimento, riconfermando costantemente la centralità del rinnovo del contratto nazionale».
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy