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Orologi svizzeri, nei primi quattro mesi export a +12,5%

di Lino Terlizzi

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(ownza - stock.adobe.com)

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Ad andare bene sono stati soprattutto gli Stati Uniti e i principali mercati europei, Italia inclusa. L’altagamma driver delle vendite

31 maggio 2022
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2' di lettura

Export di orologi svizzeri ancora in progresso. In aprile le esportazioni di segnatempo elvetici sono state pari a 1,92 miliardi di franchi (1,87 miliardi di euro), in aumento del 7,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Per i primi quattro mesi del 2022 l'export di orologi rossocrociati è stato di 7,72 miliardi di franchi (7,50 miliardi di euro), il 12,5% in più in rapporto allo stesso periodo del 2021.

Usa ed Europa trainano l’export di aprile

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Ad andare bene sono stati soprattutto gli Stati Uniti e i principali mercati europei, Italia inclusa. Situazione differenziata in Asia, dove Hong Kong e Cina hanno avuto ampie flessioni – anche a causa del ritorno di pandemia e lockdown – e Giappone e Singapore hanno invece avuto buoni incrementi. Questo l'andamento dei primi dieci mercati, nell'ordine, nel mese di aprile: Stati Uniti +37%, Hong Kong -21,1%, Giappone +18,2%, Singapore +29,7%, Regno Unito +21,2%, Germania +13,2%, Cina -57,8%, Emirati Arabi +8,9%, Francia +48,6%, Italia +25,5 per cento.

Nel mese c'è stata l'ennesima conferma del ruolo di traino degli orologi di gamma alta, con prezzo sopra i 3 mila franchi, che hanno visto un aumento del valore dell'export pari all'11,5%. Stabili in sostanza (+0,6%) i segnatempo di gamma medio-alta, con prezzo tra 500 e 3 mila franchi. Discese invece per gli orologi di gamma media, con prezzo tra 200 e 500 franchi (-27,7%), e per gli orologi della gamma di base, con prezzo sotto i 200 franchi (-10,3%).

Il focus sul primo quadrimestre

Il polo orologiero elvetico rappresenta oltre la metà del fatturato mondiale del settore ed esporta oltre il 90% della sua produzione. I dati forniti ogni mese dalla Federazione dell'industria orologiera svizzera (Fh) sono quindi indicatori rilevanti per l’intero settore. Dopo un 2021 in forte ripresa rispetto a un 2020 pesantemente colpito dalla pandemia, il polo svizzero dei segnatempo ha chiuso il primo trimestre 2022 con un aumento del valore dell'export pari al 14,3% in rapporto a un anno prima. Il progresso del 12,5% dei primi quattro mesi 2022 è dunque lievemente inferiore a quello del primo trimestre, ma resta nel complesso robusto.

Il quadro per l’andamento dei primi dieci mercati nel periodo gennaio-aprile 2022 è questo: Stati Uniti +34,7%, Cina -20,9%, Hong Kong -8%, Giappone +17,9%, Singapore +19%, Regno Unito +31,4%, Germania +26,1%, Emirati Arabi +11,2%, Francia +26%, Italia +18,6%. Il mercato italiano è dunque riuscito a mantenere il decimo posto sia nel mese di aprile sia nell'arco dei primi quattro mesi di quest'anno. In febbraio era stata la Corea del Sud a conquistare la decima posizione scavalcando l'Italia, ma quest'ultima aveva effettuato il controsorpasso già in marzo, poi confermato in aprile.

Per l'industria elvetica dei segnatempo la sfida ora è quella del mantenimento di questa buona velocità. Ciò sarebbe un successo per il settore, considerando anche che la crescita economica internazionale sta ora registrando rallentamenti.

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