di Redazione Finanza
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Stellantis rafforza la sua posizione di costruttore che attinge alla fonte per assicurarsi la materia prima necessaria a produrre batterie per le auto elettriche. Il gruppo guidato dal ceo Carlos Tavares, molto attivo in Europa e America e protagonista di accordi con i principali produttori, ha deciso di investire 50 milioni di euro nel produttore australiano-tedesco di litio decarbonizzato Vulcan Energy Resources (sede a Perth, fondato nel 2018) ed ha esteso a 10 anni l'accordo vincolante di fornitura originale. Stellantis diventa così il secondo maggior azionista di Vulcan.
L’investimento, che segue un primo accordo firmato a novembre 2021, «contribuirà all'aumento delle trivellazioni nel suo campo di produzione Upper Rhine Valley Brine Field (in Germania, Ndr) per l'espansione produttiva prevista da Vulcan. Vulcan sta già producendo energia geotermica nel suo sito e, nell'ambito del progetto Zero Carbon Lithium, prevede di produrre idrossido di litio senza combustibili fossili e con un'impronta netta di carbonio pari a zero», si legge in una nota.
«Questo investimento altamente strategico in un'azienda leader nel settore del litio ci consentirà di creare una catena del valore resiliente e sostenibile per la nostra produzione europea di batterie per veicoli elettrici», ha commentato Tavares. «Continuiamo a ricercare relazioni solide con partner che condividano i nostri valori, contrastando collettivamente il riscaldamento globale e offrendo una mobilità pulita, sicura e conveniente ai nostri clienti», ha aggiunto. Il titolo Vulcan Energy Resources a Francoforte è balzato di oltre il 15%.
Intanto, dall’altra parte del mondo, il primo produttore di batterie al litio per auto, la cinese Catl (Contemporary Amperex Technology Co. Ltd.), ha presentato “Qilin”, una nuova batteria che promette di assicurare un’autonomia di mille chilometri. La produzione vera e propria comincerà nel 2023 ma ci sono già i primi acquirenti, le startup cinesi Li Auto e Hozon New Energy Automobile oltre alla coreana Kia.
La densità dichiarata è di 255 watt/ora per chilogrammo, e sarebbe più sicura e più durevole delle celle esistenti, secondo Catl. La nuova batteria sarebbe anche il 13% più potente di quelle progettate da Tesla, che pure è uno dei principali clienti di Catl. La batteria, che prende il nome da una creatura mitica cinese, avebbe la più lunga autonomia mai offerta da qualsiasi produttore mainstream e arriva mentre si alza il livello della concorrenza nel settore. Catl deve difendere il suo primato dalle cinesi BYD e China Aviation Lithium Battery, dai coreani di LG Energy Solution e dai giapponesi di Panasonic . (Al.An.)
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