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Woolrich è in vendita. Si fanno avanti Tamburi e Flavio Cattaneo

di Carlo Festa

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Il negozio Woolrich di Cortina

Il negozio Woolrich di Cortina

8 giugno 2018
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3' di lettura

Trattative in corso per la vendita di Woolrich, storico marchio di abbigliamento. Diversi soggetti finanziari si sarebbero fatti avanti per il brand. In campo ci sarebbe la Tip del banchiere Gianni Tamburi che per strategia investe, anche in minoranza, su aziende del Made in Italy. Ma da alcune settimane circolano anche indiscrezioni (peraltro smentite anche oggi dal manager) su una possibile partecipazione al processo di Flavio Cattaneo, che dopo aver lasciato Telecom Italia e soprattutto Italo punta a lanciare un'iniziativa da imprenditore in proprio.

Il manager è infatti pronto a lanciare una società d'investimento con una potenza di fuoco, per iniziare, di 200-300 milioni. Cattaneo è uscito dalle avventure in Telecom Italia e in Italo con elevati guadagni e ora potrebbe investirli in questa nuova iniziativa. E tra i dossier sul tavolo della nuova società ci sarebbe proprio Woolrich, marchio americano che oggi fa capo a una azienda bolognese: WP Lavori in Corso.

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Ora resta da capire se Cattaneo, a cui il dossier sarebbe stato presentato da alcune banche d'affari, sia intenzionato ad acquisire o meno una partecipazione del marchio. Qualche settimana fa ha smentito un suo interesse. Sicuramente Cattaneo è interessato, anche nel caso di dossier futuri, a investimenti in aziende con il doppio ruolo di manager-azionista.

Sulla questione il Sole 24 Ore è stato contattato da Italo - Ntv, secondo cui «non c'è da parte del dottor Cattaneo nessuna trattativa in corso per l’acquisizione dell’azienda WP lavori, proprietaria del marchio Woolrich e nessuna altra azienda è stata esaminata, Il perché è semplice: l’iniziativa imprenditoriale del dottor Cattaneo non è ancora neanche costituita essendo lo stesso impegnato ancora con Italo, dove svolge il ruolo di amministratore delegato e sta gestendo a tempo pieno il passaggio ai nuovi proprietari. Senza dimenticare che anche lui, insieme ad alcuni soci storici, ha reinvestito nell'azienda».

In ogni caso sul dossier ci sarebbe anche la Tip di Gianni Tamburi, che avrebbe discussioni avanzate in corso con gli azionisti di Woolrich.

Woolrich ha origini americane: il brand è stato lanciato in America nel 1830 dall'inglese John Rich per vestire il personale alla lavorazione del legname che vivevano nel freddo fra i boschi della Pennsylvania. La linea di abbigliamento è stata importata in Italia negli anni 80 dalla manager Cristina Calori, presidente della società WP Lavori in Corso, che attraverso la società Woolrich International ha acquisito il controllo.

La società nasce quindi dalla fusione di Woolrich Inc. e Woolrich Europe, che fa appunto capo alla bolognese WP Lavori in corso, che controlla la compagine con una quota di maggioranza dell'80 per cento. C'è inoltre da dire che lo scorso anno si è conclusa l'alleanza finanziaria e strategica con la giapponese Goldwin Inc, entrata con una quota di minoranza nel capitale sociale.

Woolrich ha 34 punti vendita nel mondo, di cui 3 in Italia. Da qui al 2020 l’azienda punta a 266 milioni di fatturato, con una crescita media annua del 12%. Tra gli obiettivi futuri c'è anche lo sbarco in Borsa. Negli ultimi anni l’azienda ha dovuto investire parecchio per conquistare nuovi mercati: in particolare, la politica di espansione nel retail ha visto nel 2017 l’apertura di altri 9 punti vendita.

La valutazione del gruppo sarebbe tra 250 e 300 milioni di euro. Gli attuali azionisti di Woolrich, nel caso scelgano di cedere quote azionarie, dovranno decidere se optare dunque per un partner azionario con un approccio più soft, che sia disposto a co-gestire il gruppo, oppure se lasciare totalmente il campo a un nuovo azionista.

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