di Marco Ludovico
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Vietato sbagliare, inammissibile qualunque spazio per disordini o violenze. La mobilitazione del ministero dell’Interno per il G20 è a pieni giri da giorni. Esprimerà tutta la sua forza di prevenzione: brucia il ricordo di piazza del Popolo e l’occupazione di Forza Nuova nella Cgil. La riunione dei massimi vertici di governo del mondo alla Nuvola dell’Eur non consente errori o sbavature. La ricognizione di ogni minaccia viene passata al setaccio e inserita nei dossier operativi.
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, segue passo dopo passo il processo di informazione e organizzazione delle forze dell’ordine. Il direttore generale della Pubblica sicurezza, Lamberto Giannini, coordina e indirizza il piano operativo generale. Il numero di carabinieri, poliziotti e finanzieri in campo a Roma per il G20 non è ancora noto ma un fatto è certo: saranno migliaia. In più, lo ha reso noto il Viminale dopo l’ultima riunione del Cnosp (Comitato nazionale ordine pubblico e sicurezza), ci saranno «500 unità aggiuntive delle Forze Armate» del contingente «Strade sicure», nonché «incrementata la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo della Capitale attraverso il concorso di assetti specialistici, ivi incluso il sistema anti-drone»
Roma è una città complicata da sorvegliare. Non è soltanto l’Eur da mettere sotto stretta sorveglianza - i lavori del G20 si svolgono al palazzo della Nuvola - ma anche, tra gli altri, il Vaticano e i Parioli, considerata la visita del presidente Biden a Papa Bergoglio e la residenza americana di villa Taverna, oltre tutti i siti istituzionali come Palazzo Chigi e il Quirinale. Ieri si è svolto un tavolo tecnico alla Questura guidata da Mario Della Cioppa, è probabile una convocazione del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi. In gioco anche l’Aisi (agenzia e informazioni e sicurezza interna) diretta dal prefetto Mario Parente. Attivato in sede permanente il Casa (Comitato analisi strategica antiterrorismo), presieduto dal direttore della Polizia di prevenzione, Diego Parente, riunisce e condivide tutti i segnali di minaccia rilevati dal comparto sicurezza e intelligence.
In pieno lavoro la Polizia postale e delle Telecomunicazioni sulle chat e i canali social già sotto controllo. La galassia della protesta è sterminata, va dagli antagonisti ai No Pass. Più difficile il riemergere in piazza della contestazione di estrema destra. Nel monitoraggio è incluso anche il potenziale arrivo dall’estero di anarcoinsurrezionalisti. Al momento, tuttavia, non risultano minacce cosiddette specifiche, cioè concrete e attuali. Ma non è detto fino all’ultimo. Proprio per questo, considerata la riunione del G20 a Roma come vetrina sul mondo per il governo presieduto da Mario Draghi, i responsabili della sicurezza nazionale hanno potenziato al massimo i due piani di lavoro: la ricognizione informativa di ogni possibile sospetto eversivo; la più ampia massa di forze dell’ordine mobilitate e dispiegate in ogni punto nevralgico. Non possono esserci più sorprese come l’invasione della Cgil degli estremisti di destra.
Ci sono in campo le unità antiterrorismo di carabinieri e polizia di Stato, i Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza) e i reparti mobili così come i battaglioni dell’Arma, i vigilli del fuoco per la prevenzione da attacchi Nbcr (nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche). Il questore Della Cioppa ha definito un’area di massima sicurezza all’Eur attorno al palazzo della Nuvola di dieci chilometri: a decine i varchi presidiati, a breve cominciano già le bonifiche con artificieri e unità cinofile. Come in un film, una serie di tiratori scelti saranno messi a guardia del palazzo della Nuvola dai tetti dei palazzi circostanti. E almeno tre elicotteri (Gdf, Cc e Ps) volteggeranno sui cieli della capitale in diretta connessione con la questura per segnalare qualunque minaccia.
Divieto di volo, comunque, ci sarà per l’area della Nuvola e quella del centro storico. Chiuse dalle 19 del 29 ottobre fino alla fine dell’evento le stazioni della metropolitana Eur Fermi, Eur Palasport, Eur Magliana e Laurentina così come divieto di accesso alla circolazione sulle corsie centrali della Cristoforo Colombo da venerdì fino a domenica. Le ripercussioni sul traffico saranno notevoli, si tratta di un’arteria fondamentale per la viabilità romana: una prima prova per la Polizia di Roma capitale con il nuovo sindaco Roberto Gualtieri. Le forze dell’ordine poi dovranno fare i conti con alcune manifestazioni annunciate da attivisti e Cobas previste tra San Giovanni e l’Ostiense. I numeri dovrebbero essere ridotti ma bisognerà fare i conti con gli eventuali scalmanati. A ogni ora che passa, dita incrociate sempre più forte tra i responsabili della sicurezza romana e nazionale.
Marco Ludovico
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