Covid: boom posti letto, meno medici di famiglia
2' di lettura
La situazione negli ospedali italiani, complicata dal Covid, è sempre più difficile a causa della carenza di medici e personale. Al punto che l’Anaao Assomed (il sindaco maggiormente rappresentativo dei medici ospedalieri del servizio pubblico) ha deciso di proclamare lo stato di agitazione e, con l’hashtag #primadivotarepensaallasalute, si dice pronta a «una stagione di mobilitazione».
Anche la Simeu (Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza) ha lanciato l’allarme: nei Pronto Soccorso mancano circa 4.200 camici bianchi secondo i dati dello scorso novembre, e sono già 600 quelli che nel 2022 si sono dimessi, in pratica 100 al mese. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, per l’Anaao, è la morte del medico dell’Ospedale di Manduria, stroncato da un malore mentre era in reparto. Per il sindacato è però «solo l’ultimo episodio» che «certifica il collasso della sanità». Garantire l’assistenza, ammette anche la Simeu, è sempre più difficile, anche perché le richieste di aiuto nei Pronto Soccorso «sono aumentate in media del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». Per la Simeu è «la peggiore estate da quando esiste l’Emergenza Urgenza».
Aumenta anche il numero di pazienti che resta a lungo in Pronto Soccorso in attesa di ricovero. Per l’Anaao «mancano i medici, mancano i dirigenti sanitari (biologi, fisici, chimici)» e «manca la sicurezza sia per i professionisti che per i pazienti. Da nord al sud della penisola si moltiplicano le segnalazioni di pesante sofferenza che si vive negli ospedali».
Almeno sul fronte della medicina di famiglia potrebbe invece arrivare una boccata di ossigeno: la Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) ha fatto sapere che la commissione Salute delle Regioni ha approvato il fabbisogno formativo per il 2022/2025 che consentirà l’accesso al corso di formazione specifica a quasi 2.800 giovani medici. Questi «nuovi colleghi», spiega la Fimmg, saranno «subito pronti a prendersi carico di 1.000 assistiti ciascuno con il supporto di un tutor, così come prevede la nuova normativa».
Intanto la Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), lancia un appello al nuovo Governo e al nuovo Parlamento per rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Prioritaria, per la Federazione degli ordini dei medici, la lotta alla carenza di medici e alle diseguaglianze di salute tra cittadini.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy