Ucraina, Gasparri: "Berlusconi in linea con Governo"
«Guardiamo ai fatti. Noi abbiamo sempre sostenuto il popolo ucraino, abbiamo sempre votato in Italia e in Europa senza esitazioni e tentennamenti il sostegno all’Ucraina con l’invio di finanziamenti e di armi. Io sono sempre stato e sto dalla parte del popolo ucraino e della pace. La mia speranza è quella che si possa trovare presto una soluzione diplomatica a questa guerra molto pericolosa per tutti noi». Lo afferma in una nota il leader di Fi, Silvio Berlusconi.
Le forze ucraine combattono «metro per metro» nel Donbass, dove la situazione al fronte «resta estremamente difficile»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto messaggio serale al Paese. In particolare, Zelensky ha fatto riferimento alle regioni del Donetsk e del Lugansk, teatro di una reiterata offensiva russa.
L’Università Ca’ Foscari di Venezia ha privato della cattedra onoraria l’ex ministro della Cultura russo e capo negoziatore di Mosca con l’Ucraina Vladimir Medinsky. Lo annuncia lui stesso su Telegram, dicendo di aver «ricevuto una lettera divertente dall’Università Ca’ Foscari sul ritiro del mio titolo di professore onorario». Condividendo la lettera ricevuta, Medinsky afferma che «nessuno aveva chiesto quel riconoscimento» e spiega che ora, per la revoca, è stato sottolineato che «il professore svolge un ruolo fondamentale come rappresentante del governo della Federazione russa durante un’invasione inaccettabile e sanguinosa di un Paese sovrano».
L’Unione europea istituirà un Gruppo di lavoro per definire l’impiego dei beni russi sequestrati per la ricostruzione dell’Ucraina, ha anticipato la Presidenza svedese dell’Ue. «Il gruppo si occuperà dell’analisi politica, finanziaria, giuridica ed economica dell’impiego dei beni russi congelati», si precisa. Parte del lavoro sarà quello di definire dove si trovano i beni e il loro valore complessivo. A presiedere il gruppo di lavoro sarà Anders Ahnlid, direttore generale del Consiglio nazionale svedese per il commercio.
Olanda e Danimarca non consegneranno i carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Lo scrive Welt, che parla di crepe nella coalizione per la fornitura dei tank a Kiev.
L’Olanda aveva precedentemente valutato la consegna di 18 Leopard 2 affittati dalla Germania, parte del battaglione tedesco-olandese. Secondo il ministero della Difesa dell’Aia, questi corazzati non sono però disponibili per l’Ucraina. «La decisione è stata presa in stretta consultazione tra Olanda e Germania», ha spiegato un portavoce.
Secondo Welt, fonti del governo danese hanno affermato che il Paese non consegnerà nessuno dei suoi 44 moderni carri armati Leopard 2 A7. E vi sono indicazioni secondo cui anche la Finlandia potrebbe decidere di non fornire all’Ucraina i moderni corazzati
“Il gruppo del Ppe respinge fermamente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina. Non riflettono la nostra linea politica. La Russia è l'aggressore, l'Ucraina è la vittima. Non cederemo alla narrazione di Putin e l'Ucraina può contare sul nostro pieno sostegno”. E' quanto si legge sull'account ufficiale twitter del Ppe. Si tratta del primo commento ufficiale dei Popolari alle parole di Silvio Berlusconi sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La Russia ha iniziato a dispiegare navi tattiche con armi nucleari nel Mar Baltico, per la prima volta negli ultimi 30 anni, ha affermato il servizio di intelligence norvegese nel suo rapporto annuale citato da Politico. “La parte fondamentale del potenziale nucleare è sui sottomarini e sulle navi di superficie della Flotta del Nord”, hanno osservato gli 007 di Oslo aggiungendo che le armi nucleari tattiche sono “una minaccia particolarmente seria in diversi scenari operativi in cui i Paesi della Nato potrebbero essere coinvolti”.
Le navi da guerra della Flotta del Nord andavano regolarmente in mare con armi nucleari durante l'era della Guerra Fredda, ma questa è la prima volta che Federazione Russa fa la stessa cosa, osserva il report. L'intelligence norvegese ha anche sottolineato che non si può escludere un'escalation di una guerra localizzata in un conflitto più ampio che coinvolga gli Stati Uniti, la Nato e la Norvegia. L'agenzia ha valutato che mentre la Russia manterrà, modernizzerà e svilupperà il suo arsenale nucleare, nei prossimi anni non sono previsti cambiamenti significativi nella dottrina nucleare russa.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato a Kiev la ministra degli Esteri canadese Mélanie Joly con la quale ha discusso di collaborazione in ambito di sicurezza e difesa. ''Abbiamo parlato delle priorità di cui hanno bisogno le forze della difesa ucraine'', ha scritto Zelensky su Telegram dopo l'incontro. “Si è parlando nei dettagli di ulteriore collaborazione nel campo della sicurezza e della difesa. Il sostegno del Canada è inestimabile per noi in questi momenti'', ha aggiunto Zelensky dicendo di ''apprezzare molto l'atteggiamento caloroso dei canadesi nei confronti degli ucraini. Ci aiutate non solo sul campo di battaglia, ma anche finanziariamente, nel settore energetico”.
Non vediamo che la Russia stia ammassando forze aeree per lanciare un'offensiva ma certamente Mosca continua ad avere grandi capacità in termini di aviazione”. Lo ha detto il segretario della Difesa Usa Lloyd Austin III al termine della riunione del formato Ramstein a Bruxelles. “L'Ucraina ha fatto un buon lavoro nell'intercettare i missili russi e vogliamo che abbiano tutti i mezzi per difendersi, anche nel caso in cui russi dovessero decidere di dispiegare l'aviazione”, ha aggiunto Austin.
Lo spazio aereo della Moldavia è stato temporaneamente chiuso e poi riaperto. La chiusura è stata comunicata dalla compagnia Air Moldova sulla sua pagina Facebook, senza fornire spiegazioni sui motivi. La riapertura è stata comunicata dall’Aviazione civile di Chisinau citata dalla Tass.
Ora sarebbe il ministero della Difesa russo ad arruolare detenuti, da mandare a morire come carne da cannone in Ucraina, e non più il gruppo di mercenari Wagner. Lo riferisce la Cnn, raccontando l’ultimo messaggio alla moglie di Viktor Sevalnev, condannato per rapina, mandato al fronte e poi restituito alla moglie in una bara. Ferito a Soledar, dove aveva perso gran parte dei compagni, l’uomo temeva di venir fucilato ed esortava gli altri detenuti a non farsi arruolare: “Mi porteranno via per fucilarmi. Ho perso molti compagni. Ricordatevi: non mandate più gente qui. Basta, vogliono ucciderci tutti”, La sua e altre testimonianze, nota la Cnn, sembrano indicare una nuova strategia russa: il reclutamento di detenuti direttamente dal ministero della Difesa, mentre prima lo faceva solo il gruppo Wagner. Andriy Usov, dell’intelligence militare di Kiev, ha confermato che lo stesso viene raccontato da soldati russi fatti prigionieri. La nuova strategia s’inquadra nello scontro fra esercito e Prigozhin, il boss della Wagner. I vertici militari, racconta Usov, si stanno creando una loro riserva di detenuti in compagnie private controllate dal ministero. Secondo Vladimir Osechkin, del gruppo Gulagu.net, sembra che il ministero arruoli i detenuti con offerte più favorevoli della Wagner. “Molti a Mosca sono spaventati da Prigozhin - dice Osechkin - capiscono che comanda una gang, un gruppo criminale di mercenari e assassini che ad ogni momento possono fare chissà cosa a Mosca”.
Il capo della compagnia di mercenari russi Wagner, Yevgeniy Prigozhin, ritiene che la cattura di Bakhmut non sia imminente. “Bakhmut non verrà presa domani, perché c’è una forte resistenze, il tritacarne è in funzione. Perché il tritacarne funzioni bene, è impossibile dare il via improvvisamente ai festeggiamenti. Non vi saranno festeggiamenti a breve”, ha scritto Prigozhin sul canale Telegram della Wagner, riferisce la Cnn. Le sue dichiarazioni arrivano dopo che domenica la Wagner aveva rivendicato la conquista della località di Krasna Hora, vicino Bakhmut, notizia smentita da Kiev. Oggi Prigozhin dice invece che “il nemico sta diventando più attivo in tutte le direzioni... ogni giorno fra i 300 e i 500 nuovi combattenti si avvicinano a Bakhmut da tutte le direzioni”.
“La Russia ha perso, strategicamente operativamente e tatticamente. Ma fino a che Putin non ferma la guerra continueremo a dare a Kiev l’equipaggiamento di cui ha bisogno per affrontare la barbara invasione russa”. Lo ha detto Mark Milley, presidente dello Stato Maggiore Usa.
Le capitali occidentali hanno avvertito di un possibile attacco aereo russo: secondo i rapporti dell’intelligence Mosca si sta preparando a coinvolgere i suoi jet e elicotteri nella guerra per supportare l’intermittente offensiva di terra. Lo scrive il Financial Times.
La paura di questo attacco aereo ha spinto gli alleati a inviare rapidamente strumenti di difesa aerea e munizioni di artiglieria per rispondere a a questo cambio di approccio nella guerra lunga un anno che entra in una nuova fase. L’Intelligence convidisa con gli alleati Nato mostra che la Russia sta ammassando aerei ai confini dell’Ucraina, secondo due funzionari a conoscenza del dossier.
I carri armati Leopard 2 saranno consegnati all’esercito ucraino a metà marzo. Lo ha annunciato il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak a Bruxelles, aggiungendo che ’’i soldati ucraini si stanno addestrando in Polonia’’ dall’inizio di febbraio ’’su come far funzionare questi carri armati. Saranno pronti a metà marzo’’.
L’Ucraina, “con il sostegno degli Stati Uniti e di Paesi europei”, sta preparando una “provocazione informativa su vasta scala” per accusare le truppe russe che lo scorso anno presero per circa un mese il controllo della centrale nucleare di Chernobyl di avere provocato una contaminazione radioattiva nella regione. E’ quanto afferma il ministero della Difesa russo citato dalle agenzie russe. Secondo il quartier generale per le risposte umanitarie del ministero, Kiev intenderebbe mostrare false prove sulla presunta contaminazione prima della sessione speciale dell’Assemblea generale dell’Onu prevista il 22 febbraio, con lo scopo di esercitare pressioni sui Paesi che non sostengono le sanzioni contro la Russia. Secondo la stessa fonte, specialisti norvegesi, insieme con i servizi segreti ucraini, avrebbero anche preparato una falsa documentazione relativa ad una presunta contaminazione nella regione di Kiev. Il governo ucraino, secondo Mosca, vuole anche accusare i militari russi di avere rubato materiali radioattivi dalla centrale di Chernobyl. La centrale, teatro del disastro nucleare del 1986, è stata sotto il controllo delle forze russe dal 25 febbraio dello scorso anno fino alla fine di marzo, quando il presidente russo Vladimir Putin ordinò il ritiro dalla regione.
Nello spazio aereo ucraino la Russia ha rilasciato oggi nuovi palloni con riflettori angolari. Lo ha riferito il portavoce dell’Air Force ucraino Yuri Ignat. “Probabilmente si tratta di palloni con riflettori angolari, di cui abbiamo parlato di recente - ha affermato - Il radar della difesa aerea ucraina osserva questi bersagli aerei, che si muovono in correnti d’aria a bassa velocità. Gli aerei da combattimento sono costantemente in servizio nel cielo ucraino. La situazione è sotto controllo”.
“Le sanzioni stanno mordendo duramente e contribuiscono alla recessione economica in Russia. Assieme ad altri istituzioni ci aspettano che il Pil continui a contrarsi quest’anno. Ed è probabile che i venti contrari economici persistano per gli anni a venire”. Lo ha affermato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin.
La Norvegia fornirà all’Ucraina otto carri armati Leopard 2 oltre a munizioni, pezzi di ricambio e fino a quattro veicoli di supporto. Lo ha annunciato il governo di Oslo, rendendo noti i dettagli del suo contributo al rafforzamento dell’esercito di Kiev. Il ministero della Difesa norvegese, tuttavia, non ha specificato quando i carri armati saranno consegnati, ma il ministro Bjorn Arild Gram, attualmente a Bruxelles per una riunione nel formato Ramstein, ha detto ai media norvegesi che sarebbe imminente.
Tra 50 e i 55 soldati ucraini parteciperanno a un addestramento in Spagna incentrato sull’uso e sulla manutenzione dei carri armati Leopardi, di cui Madrid consegnerà a Kiev alcune unità: lo ha reso noto la ministra della Difesa, Margarita Robles, parlando a giornalisti a Bruxelles, a margine di una riunione della Nato. Robles ha anche detto che la Spagna non è in possesso dei modelli di aerei da combattimento richiesti dall’Ucraina, per cui, in questo aspetto, il Paese iberico “non potrà aiutare”.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha fatto appello ai Paesi europei affinché mettano a disposizione dell’Ucraina i carri armati come promesso. “Sono molto felice che molti siano disposti a farlo”, ha detto Scholz durante una visita in Belgio, come riporta Ntv. “Spero anche che accada”, ha aggiunto il cancelliere tedesco.
Oggi da Bruxelles, in occasione della riunione del gruppo di contatto per l’Ucraina, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha sottolineato che la consegna dei carri Leopard 2 a Kiev programmata dai vari Paesi europei “procede lentamente”.
Nonostante le continue promesse del sostegno all’Ucraina “per tutto il tempo necessario”, per gli Stati Uniti il primo anniversario dell’inizio del conflitto è l’occasione per inviare un messaggio a Kiev sulla necessità di sfruttare questo momento cruciale per cambiare il corso della guerra, ora che si è arrivati al picco delle forniture militari. Che Washington, soprattutto ora, con un Congresso per metà controllato dai repubblicani, non può assicurare che siano sempre a questi livelli. “Continueremo a cercare di far capire che non possiamo assicurare tutto ed ogni cosa per sempre”, spiegano fonti Usa, sottolineando la “forte convinzione” dell’amministrazione che sarà difficile ottenere dal Congresso in futuro lo stesso livello di assistenza militare ed economica. “Per tutto il necessario si riferisce alla durata del conflitto, non la quantità dell’assistenza” precisano ancora le fonti. Per l’amministrazione Biden il momento cruciale arriverà nelle prossime settimane quando, con l’arrivo della primavera, Mosca lancerà una nuova offensiva, con Kiev che risponderà cercando di riconquistare i territori occupati dai russi.
Forze ucraine hanno fatto saltare in aria un ponte vicino Bakhmut. Lo riferisce il Guardian, secondo il quale potrebbe trattarsi di un segno di prossima ritirata. Il ponte si trova fra Bakhmut e Konstantivka, la città più vicina sotto controllo ucraino. La sua distruzione viene riportata da Eastern Edition, un canale Telegram locale, che ha diffuso anche le immagini. Kiev continua però a negare l’intenzione di ritirarsi da Bakhmut, dove è in corso da sei mesi una feroce e sanguinosa battaglia contro gli invasori russi.
Le consegne di carri armati Leopard 2 dall’Europa all’Ucraina “non stanno procedendo rapidamente”. Lo ha affermato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius prima della riunione del gruppo di contatto per l’Ucraina a Bruxelles. Finora sono pronti solo i 14 carri armati promessi dalla Germania e tre dal Portogallo, ha spiegato Pistorius, aggiungendo che la consegna di ulteriori Leopard 2-A6 da altri Paesi per ora “non è in discussione”. Le cose non vanno molto meglio per la formazione di un battaglione di carri armati Leopard 2 A4 organizzata dalla Polonia, ha aggiunto il ministro tedesco.
Un tribunale sudcoreano si è pronunciato a favore della revisione delle domande di richiesta dello status di rifugiato presentate da due russi fuggiti dal proprio Paese dopo l’ordine di mobilitazione militare. I due, come riporta la Cnn, sono ora bloccati all’aeroporto internazionale di Seul - Incheon, nella Corea del Sud, dallo scorso ottobre. La domanda di un terzo russo è stata respinta. In un comunicato stampa, il loro avvocato Lee Jong-chan ha accolto con favore la decisione del tribunale e ha affermato di sperare che ai due uomini russi venga ora consentito di entrare nel Paese il prima possibile. Lee ha affermato di ritenere “deplorevole” che la domanda di una persona sia stata respinta senza specificare il motivo della decisione.
Attacchi delle forze russe sono stati segnalati in otto oblast nelle ultime 24 ore: Donetsk, Kherson, Kharkiv, Sumy, Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia e Lugansk, ovvero nell’est, nel sud e nel nord dell’Ucraina. Lo hanno segnalato autorità locali, secondo cui tre sono le persone rimaste uccise e sei i feriti. Lo riferisce Kyiv Independent.
“Il gruppo di contatto ha chiarito che sosterremo la lotta per la libertà dell’Ucraina fino a quando sarà necessario e che aiuteremo l’Ucraina a resistere e ad avanzare durante la controffensiva di primavera: con unità e urgenza, forniremo ancora una volta il sostegno che abbiamo promesso all’Ucraina e metteremo le capacità nelle mani delle forze ucraine addestrate”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa per la Difesa Lloyd Austin III.
Il segretario di Stato Usa per la Difesa Lloyd Austin e il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov
La Germania si occuperà della produzione di munizioni per i mezzi corazzati antiaereo Gepard, di cui Berlino sta completando la consegna di 37 esemplari a Kiev. Da luglio potranno essere inviate in Ucraina 300mila munizioni, prodotte tramite l’azienda tedesca Rheinmetall. Verrà così superata la dipendenza dalla produzione proveniente dalla Svizzera, che ha più volte bloccato l’export in nome della propria neutralità. “I contratti per la produzione di munizioni Gepard sono stati firmati”, ha dichiarato il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, prima della riunione di supporto all’Ucraina dei ministri della Difesa a Bruxelles. Lo riportano Tagesschau e la Sueddeutsche Zeitung.
Nel pieno del dibattito sulla possibile fornitura di caccia a Kiev, il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha sottolineato oggi l’importanza di garantire ai militari ucraini l’addestramento e le munizioni necessarie. “Ad oggi la sola Germania ha provveduto a fornire a 1200 soldati ucraini un addestramento speciale per i sistemi di armi”, ha dichiarato il ministro arrivando a Bruxelles al vertice dei ministri della Difesa della Nato. Pistorius ha quindi reso noto che sta acquistando importanza la questione di come rifornire l’Ucraina di sufficienti munizioni e missili per i sistemi di difesa aerea
Le truppe russe hanno attaccato oggi l’area di Paraskovievka, a nord di Bakhmut, con l’intento di bloccare l’autostrada M-03, l’ultima importante via di rifornimento delle truppe ucraine. Lo ha detto, citato dall’agenzia Ria Novosti, Denis Pushilin, il capo dell’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk. Intensi combattimenti sono attualmente in corso.
Sono poco meno di 5mila i civili che ancora vivono a Bakhmut, la città orientale ucraina assediata dalle forze russe, che da mesi cercano di conquistarla. A darne notizia è stato un alto funzionario ucraino, ricordando che prima della guerra gli abitanti a Bakhmut erano circa 70mila. I mercnari del gruppo Wagner hanno compiuto progressi a nord e a sud della città, minacciando di chiuderla: tutte le vie di rifornimento sono già sottoposte al fuoco delle forze russe. “Il numero delle persone ancora a Bakhmut deve essere ridotto al minimo” ha dichiarato il governatore militare dell’oblast, Pavlo Kyrylenko, parlando in televisione. Kyrylenko ha assicurato che verranno comunque garantiti i rifornimenti necessari alle persone che ancora si trovano in città.
La possibile fornitura di aerei da combattimento all’Ucraina “fa parte delle riflessioni” che la Nato sta facendo, in vista di una necessaria “transizione” dell’Aeronautica ucraina dai Mig a velivoli da guerra occidentali. Lo spiega la ministra della Difesa olandese Kajsa Ollongren, a Bruxelles a margine della ministeriale Nato. “Condividiamo l’idea - afferma - che la guerra potrebbe durare a lungo. Nel frattempo, le forze armate ucraine devono fare una transizione, perché usavano molte armi dell’era sovietica, come i carri armati, ma anche i Mig. Devono fare una transizione verso capacità europee ed americane. Questa transizione comprende anche la difesa aerea e i jet da combattimento. E questo fa parte delle riflessioni che stiamo facendo ora”. Per Ollongren, “ogni escalation che vediamo in questa guerra è opera della Russia. Quello che stiamo facendo è sostenere l’Ucraina da un’aggressione: lo abbiamo fatto nelle varie fasi della guerra, fornendo assistenza, dall’addestramento alle armi pesanti. Un sistema d’armamento non costituisce un’escalation: è la risposta ad un’escalation dall’altra parte”. Riguardo ai tank, Ollongren spiega che “l’Olanda non possiede carri armati, ma abbiamo una cooperazione molto integrata con la Germania. In quella cooperazione usiamo carri armati tedeschi. Siamo molto lieti che abbiano deciso di fornirli all’Ucraina, ma - conclude - devono decidere loro quali mandare”.
La Nato è un’organizzazione ostile alla Russia. Ogni giorno lo conferma e indica più chiaramente il sio coinvolgimento nel conflitto in Ucraina. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti.
“L’incontro di oggi arriva in un momento critico: il Cremlino scommette ancora di poterci prendere per stanchezza. Ma un anno dopo siamo più uniti che mai: questa determinazione condivisa aiuterà a sostenere lo slancio dell’Ucraina nelle prossime settimane”, che saranno “cruciali”. Lo dice il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin, aprendo nella sede della Nato, a Bruxelles, la riunione del gruppo di contatto difesa per l’Ucraina, prima della ministeriale dell’Alleanza. L’aiuto degli alleati, prosegue Austin, “aiuterà l’Ucraina a percorrere la strada impegnativa che ha davanti. Guardandomi intorno in questa stanza, oggi, so che la nostra unità non farà che crescere. Comprendiamo tutti la posta in gioco nella guerra che la Russia ha scelto di fare: non si tratta solo del diritto dell’Ucraina di vivere in pace e sicurezza. E’ in gioco anche il tipo di mondo che i nostri figli erediteranno”. “Nessuno di noi vuole vivere in un mondo in cui gli autocrati possono assalire i loro vicini pacifici, calpestare i loro confini e bombardare la loro gente. Ci siamo uniti per difendere un mondo dove le regole contano, dove la sovranità è rispettata e dove i civili sono protetti”, conclude Austin.
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, ha sottoposto al presidente Zelensky la proposta di licenziare i suoi vice Ivan Rusnak e Oleg Gayduk e nominare al loro posto nuovi tre viceministri: Oleksandr Pavlyuk come primo viceministro, Vitaliy Deynega come deputato per lo Sviluppo digitale e Andriy Shevchenko come deputato per l’Integrazione europea. Lo ha annunciato lo stesso Reznikov in un post su Facebook, come riporta Ukrainska Pravda. Rusnak e Gayduk, assicura il ministro, “rimangono nella squadra del ministero e saranno assunti per lavorare come consiglieri”. “In realtà, questi non sono gli ultimi passi per il riavvio del ministero della Difesa. I prossimi cambiamenti per rafforzare la squadra saranno presentati tra pochi giorni”, scrive Reznikov a conclusione del suo post su Facebook
Il ministro della Difesa Reznikov all’incontro dei ministri della Difesa Nato a Bruxelles
L’attuale quadro operativo in Ucraina suggerisce che le forze russe stanno ricevendo l’ordine di avanzare nella maggior parte dei settori, ma che non dispongono di una potenza di combattimento offensivo sufficiente su ogni asse per ottenere risultati decisivi: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Negli ultimi tre giorni, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, le forze del Gruppo Wagner hanno quasi certamente compiuto ulteriori piccoli passi avanti intorno alla periferia settentrionale della città contesa di Bakhmut nel Donbasa, compreso il villaggio di Krasna Hora. Tuttavia, proseguono gli esperti di Londra, la difesa ucraina organizzata continua ad essere attiva nella zona. E L’avanzata tattica russa a sud della città ha probabilmente fatto pochi progressi. A nord, nel settore di Kreminna-Svatove della regione di Lugansk, infine, le forze russe stanno compiendo continui sforzi offensivi, anche se ogni attacco locale rimane su scala troppo piccola per ottenere una svolta significativa. La Russia, osserva il rapporto, mira probabilmente a invertire alcuni dei guadagni ottenuti dalle forze ucraine tra settembre e novembre 2022: è realistico che il loro obiettivo immediato sia quello di avanzare verso ovest fino al fiume Zherberets.
“A un anno dall’inizio della guerra voluta da Vladimir Putin siamo più uniti che mai e siamo pronti a sostenere l’Ucraina nelle difficili settimane che abbiamo davanti”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa per la Difesa Lloyd Austin III aprendo la riunione del formato di Ramstein.
Termina l’allerta aerea che era stata lanciata poco dopo le 8 di questa mattina in tutta l’Ucraina. Lo riporta il Guardian
Soldati su un tank a Bakhmut
“Almeno 100 Leopard 1” saranno consegnati all’Ucraina dopo essere stati ristrutturati. Lo ha detto la ministra della Difesa olandese Kajsa Ollongren arrivando alla riunione del formato Ramstein a Bruxelles. “Noi non abbiamo tank ma facciamo parte della coalizione con contributi finanziari”, ha spiegato la ministra notando che nel 2022 i Paesi Passi hanno erogato 1 miliardi di euro in aiuti all’Ucraina e per il 2023 circa 2,5 miliardi sono già stati messi da parte nel bilancio statale. Gli ucraini hanno chiesto all’Olanda la fornitura di F-16 e noi “prendiamo sul serio questa richiesta ma dobbiamo valutare insieme ai nostri alleati e agli Usa””, ha aggiunto. “È una discussione che è meglio fare a porte chiuse ma prenderà tempo e Kiev sa che dare gli F-16 non è come dare i tank”.
Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto costruire una rete ferroviaria segreta nel Paese, con relative stazioni, per raggiugere le sue residenze: la notizia, diffusa su Telegram dalla pubblicazione ’Project’, segue quella di ieri secondo cui dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina il leader russo viaggia sempre più per motivi di sicurezza su un treno personale blindato. “Tutte le principali residenze di Vladimir Putin sono state collegate da linee ferroviarie e nelle vicinanze sono state costruite stazioni segrete”, rivela ’Project’ sottolineando che almeno tre località sono state collegate dalla rete segreta. In particolare, sul territorio del Parco Nazionale di Valdai è stata individuata una stazione ferroviaria con un eliporto vicino al villaggio di Dolgiye Borody, a circa 435 km a nord-est di Mosca e vicino alla residenza di Valdai di Putin. Tre residenti locali hanno riferito alla pubblicazione che la stazione e una linea ferroviaria speciale sono state costruite appositamente per il capo dello Stato. Inoltre, secondo le immagini satellitari, nel 2015 è apparsa la stazione di Novo-Ogaryovo, che si trova a 400 metri dalla residenza di Putin nella regione di Mosca. Questa stazione, spiega ’Project’, è nascosta dietro un’alta recinzione, sulla quale sono installate telecamere di sorveglianza ogni 10 metri. Nel 2017, infine, una piattaforma e un nuovo ramo ferroviario - nascosti dai binari utilizzati dai treni elettrici da un’alta recinzione - sono apparsi per una fermata vicino alla residenza estiva di Bocharov Ruchey, a Sochi. Ieri da un’inchiesta del Dossier Center, progetto investigativo fondato dall’ex oligarca e oppositore russo Mikhail Khodorkovsky, è emerso che Putin “viaggia sempre più non sugli aerei presidenziali, ma su un treno personale speciale corazzato”.
Il presidente russo Vladimir Putin (Photo by Mikhail Metzel / SPUTNIK / AFP)
“Con lo European Peace Facility, che è un fondo inter-governativo, diamo già fondi ai Paesi membri dell’Ue per acquistare armi per l’Ucraina. Al momento lo facciamo Stato per Stato ma l’EPF può senz’altro essere utilizzato per acquistare munizioni per l’Ucraina in modo coordinato, presenterò proposte in merito ai ministri degli Esteri Ue la prossima settimana”. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera e difesa Ue Josep Borrell arrivando alla riunione del formato di Ramstein al quartier generale della Nato.
“Né la Nato né gli Alleati della Nato sono parte di questa guerra. Ciò che facciamo come Alleati Nato è fornire sostegno all’Ucraina. L’Ucraina si sta difendendo: questa è una guerra di aggressione, la Russia ha attaccato una nazione sovrana ed indipendente in Europa e naturalmente l’Ucraina ha il diritto di difendersi. Il diritto all’autodifesa è parte del diritto internazionale e noi sosteniamo l’Ucraina nel suo diritto all’autodifesa”. A dichiararlo, rispondendo al suo arrivo al quartier generale della Nato ad una domanda sugli aiuti a Kiev è stato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Poi certo - ha aggiunto - il tipo di sostegno che forniamo si è evoluto, così come la guerra si è evoluta”.
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg (AP Photo/Olivier Matthys)
“La Finlandia partecipa alla coalizione dei Leopard ma noi siamo uno Stato di frontiera quindi non possiamo darne troppi e non discutiamo in pubblico il numero preciso”. Lo ha detto il ministro della Difesa finlandese Mikko Savola - che sostituisce il collega Antti Kaikkonen al momento in paternità - arrivando alla riunione del formato di Ramstein. Secondo Savola al termine di questa due giorni d’incontri alla Nato si “saprà di più” sulla consegna dei tank all’Ucraina.
“Prima di tutto, vediamo un’economia russa colpita dalle sanzioni. È stata l’economia del G20 con maggiori difficoltà economiche l’anno scorso e, secondo le nostre stime, l’economia russa avrà difficoltà anche quest’anno, il che significa recessione anche quest’anno. Allo stesso tempo, dovremo lavorare ovviamente su nuove proposte che sono in corso, ma molto sull’attuazione e sull’evitare l’elusione delle sanzioni”. Così il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin.
In Ucraina, dallo scorso marzo, sono state presentate 325 mila segnalazioni di abitazioni private danneggiate o distrutte in seguito al conflitto in corso. Lo rende noto Olena Shulyak, avvocato e capo del ’ partito ’Servitore del Popolo’ fondato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Si tratta delle segnalazioni presentate attraverso il sistema online attivato dal governo. Lo riferisce Ukrinform. Le segnalazioni si riferiscono ad un’area di 22,5 milioni di metri quadrati e secondo Shulyak, la cifra reale potrebbe essere molto più alta in quanto non tutte le persone interessate hanno presentato le apposite richieste di assistenza. Shulyak ha anche sottolineato che ad oggi Kiev ha stanziato l’equivalente di 465 milioni di dollari per questo tipo di assistenza.
E’ riecheggiata nuovamente la sirena d’allarme questa mattina a Kiev. L’allarme è ancora in corso e l’allerta aerea riguarda tutto il territorio nazionale dell’Ucraina, segnalando una possibile attività dell’aviazione strategica nemica.
Il funerale di un soldato ucraino vicino a Kiev
“La priorità ora è consegnare i tank, i Leopard e gli altri che sono stati promessi, nonché i veicoli blindati di fanteria. Ed è quello che stanno facendo gli alleati. Poi bisogna far sì che ci siano le munizioni. I jet non sono la questione più urgente ora, ma la conversazione è in corso perché le necessità dell’ Ucraina evolvono con l’evolversi della guerra”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aprendo l’incontro a Bruxelles del formato di Ramstein.
Le dichiarazioni della presidente della Moldavia, Maia Sandu, secondo cui la Russia starebbe organizzando un golpe per rovesciare il governo di Chisinau, sono “accuse completamente infondate”. Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, come riporta l’agenzia Tass. Tali accuse “sono costruite nello spirito delle classiche tecniche spesso utilizzate dagli Stati Uniti, da altri Paesi occidentali e dall’Ucraina”, aggiunge Zakharova. “Prima accusare con riferimento a presunte informazioni di intelligence riservate che non possono essere verificate e poi usarle per giustificare le proprie azioni illegali”.
Un’allerta aerea è scattata sull’intera Ucraina per il rischio di bombardamenti. Lo riferiscono tutti i principali media ucraini. Un caccia MiG-31K in grado di trasportare missili è decollato dalla Bielorussia poco dopo le 8, ora italiana.
“Non commento, ciascuno è libero di fare le sue affermazioni”: così il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega, ha parlato delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi critiche sul presidente ucraino Zelensky . “La politica estera - ha aggiunto - ha un chiaro segno” di difesa dell’Ucraina. Poi “l’obiettivo di tutti” è arrivare alla pace.
“Negli ultimi tre giorni, le forze del Gruppo Wagner hanno quasi certamente ottenuto ulteriori piccoli progressi intorno alla periferia settentrionale della città contesa di Bakhmut, nel Donbass , ivi compreso l’insediamento di Krasna Hora. Tuttavia, la difesa ucraina organizzata resta operativa nell’area”. A scriverlo è l’intelligence britannica nel rapporto sulla situazione in Ucraina diffuso dal ministero della Difesa di Londra.
“L’avanzata tattica russa a sud della città ha probabilmente fatto pochi progressi”, vi si legge ancora. “Nel nord, nel settore Kremina-Svatove dell’Oblast di Luhansk, le forze russe stanno compiendo continui sforzi offensivi, sebbene ogni attacco a livello locale resti di portata troppo piccola per ottenere un significativo sfondamento. La Russia mira probabilmente a invertire alcuni dei guadagni ottenuti dalle forze ucraine nel periodo settembre-novembre 2022: esiste la possibilità che il loro obiettivo immediato sia avanzare a ovest verso il fiume Zherberets”.
“Nel complesso, l’attuale quadro operativo suggerisce che alle forze russe viene dato ordine di avanzare nella maggior parte dei settori, senza però che sia stata ammassata una potenza offensiva sufficiente - su alcuno asse - per ottenere un effetto decisivo”.
La città orientale ucraina di Bakhmut è sotto attacco dell’artiglieria dei militari russi: “La città, i sobborghi, l’intero perimetro e sostanzialmente l’intera Bakhmut con Kostyantynivka sono sottoposte ad un folle, caotico bombardamento” di artiglieria, ha dichiarato Volodymyr Nazarenko, vice comandante del battaglione ucraino Svoboda. Oltre a Bakhmut ad essere colpiti sono stati anche altri 16 insediamenti vicini. Lo riporta il Guardian.
Il Ministero della Difesa nederlandese ha riferito che due suoi caccia F-35 hanno intercettato ieri una formazione di tre aerei militari russi sopra la Polonia e li hanno scortati fuori da tale spazio aereo. Lo riportano diversi media internazionali.
I velivoli “si sono avvicinati all’area di responsabilità polacca della Nato provenendo da Kaliningrad”, ha dichiarato il dicastero nederlandese spiegando che otto suoi F-35 olandesi sono di stanza in Polonia questo mese e il prossimo. La formazione aerea russa era formata da “tre velivoli: un Ilyushin IL-20M Coot-A scortato da due Flanker Su-27”, ha specificato il Ministero della Difesa dei Paesi Bassi.
Ansa
Funzionari statunitensi hanno detto a rappresentanti ucraini in una riunione tenutasi al Pentagono di non possedere abbastanza sistemi missilistici a lungo raggio Atacms per poterne consegnare a Kiev , afferma Politico citando diverse fonti informate. Fornire gli Atacms all’Ucraina ridurrebbe le scorte americane e ostacolerebbe la prontezza dell’esercito Usa per qualsiasi combattimento futuro, hanno spiegato tali fonti al quotidiano statunitense. “Esistono altri modi per fornire a Kiev le capacità di cui ha bisogno per colpire gli obiettivi”, ha detto un alto funzionario del Dipartimento della Difesa americano.
Da quando Kherson è diventata accessibile, l’Unicef è stata tra i primi enti sul campo a consegnare forniture salvavita attraverso convogli, partner e missioni di alto livello guidate dal Coordinatore residente delle Nazioni Unite per garantire il benessere delle famiglie e dei bambini. Oltre alle forniture e ai beni di prima necessità, l’Unicef si è impegnata con i partner esistenti per avviare la riattivazione dei sistemi fognari e di approvvigionamento dell'acqua con le aziende idriche di Kherson.
Ha anche dispiegato squadre mobili multidisciplinari (Mmt) nelle aree accessibili della regione di Kherson, composte da psicologi, avvocati, medici e assistenti sociali, per garantire l’accesso ai servizi sociali e di protezione dell’infanzia. Inoltre, è stata fornita assistenza in denaro a centinaia di famiglie. Nell’ambito di un convoglio interagenzie, il 9 febbraio l’Unicef ha consegnato otto ventilatori medici alle strutture sanitarie.
Negli ultimi mesi, l’Uniceg ha consegnato attrezzature e forniture per un valore di oltre 5 milioni di dollari, tra cui oltre 110 generatori per sostenere la continuità dei servizi sanitari e idrici, 9 caldaie mobili ad alto volume per le strutture sanitarie, oltre 180 scaldabagni, decine di migliaia di kit invernali e per l’igiene per bambini e adulti, oltre a materiale medico. L’Unicef ha inoltre consegnato oltre mezzo milione di bottiglie d’acqua che hanno raggiunto oltre 110.000 persone, tra cui 11.000 bambini.
Cosa è successo il 13 febbraio 2023
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