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Moda e calzature fanno asse con i sindacati sulla cig speciale per la crisi ucraina

di Cristina Casadei

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(onizu3d - stock.adobe.com)

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Smi e Assocalzaturifici insieme a Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno scritto una lettera al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per chiedere l’esclusione dei costi accessori e dei limiti temporali per la Cig ordinaria e straordinaria

12 marzo 2022
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2' di lettura

Moda e calzature chiedono un alleggerimento e una semplificazione sugli ammortizzatori sociali per fare fronte alle difficoltà del settore innescate dalla guerra in Ucraina. La richiesta è frutto del fronte comune che le associazioni che rappresentano le imprese, Sistema moda Italia e Assocalzaturifici hanno costruito con i sindacati di categoria, Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil. Insieme hanno chiesto un incontro urgente al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, perché «vengano assunti provvedimenti immediati in favore delle aziende che subiscono gli effetti diretti ed indiretti del conflitto in atto tra Russia ed Ucraina». In particolare Smi, Assocalzaturifici e i sindacati chiedono l’esclusione dei costi accessori,ossia i contributi addizionali e l’esclusione dai limiti temporali relativi alla Cig ordinaria e straordinaria.

Associazioni e sindacati spiegano che nelle filiere della moda si stanno creando due criticità. La prima riguarda le fasi produttive che «richiedono un grande consumo di energia, sia elettrica che di gas naturale, che con l’aumento esponenziale dei costi energetici registrato in questi giorni sono di fatto costrette ad interrompere o a limitare fortemente le lavorazioni per non compromettere il loro equilibrio economico, già gravemente pregiudicato dagli incrementi di costo avvenuti nei mesi scorsi». La seconda criticità riguarda invece «le aziende che esportano una parte significativa dei propri prodotti finiti in Russia e nei Paesi limitrofi che, a seguito delle sanzioni dirette ed indirette, come quelle che colpiscono le transazioni finanziarie, sono costrette a bloccare le spedizioni già pronte e a cessare la lavorazione delle commesse già acquisite». Ad essere maggiormente colpite sono le piccole e medie imprese, tanto per la tipologia di lavorazioni, quanto per i mercati di sbocco dei prodotti.

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In questo momento sono in corso «fermate forzate del lavoro, per mantenere intatte le possibilità di ripresa delle attività e della capacità produttiva chiedono di intervenire con provvedimenti in grado di fermare l'emorragia di costi, a partire dal costo del lavoro, salvaguardando nel contempo l’occupazione e le professionalità». Proprio per questo le parti chiedono al Governo un ammortizzatore sociale straordinario, sul modello della cosiddetta Cassa-Covid, che ha consentito di salvare le aziende e le filiere produttive della moda. Di qui la richiesta di un incontro con il ministro del Lavoro per chiedere l’esclusione dei costi accessori,ossia i contributi addizionali e l’esclusione dai limiti temporali relativi alla Cig ordinaria e straordinaria.

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