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Piemonte e Lombardia restano in giallo, Valle d’Aosta in arancione

di Andrea Gagliardi

Omicron, sintomi e incubazione: per quanto tempo si resta contagiosi?

In giallo la Campania. Restano in fascia bianca Puglia, Basilicata, Molise, Sardegna e Umbria

13 gennaio 2022
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3' di lettura

Sarà la Valle d’Aosta la prima e unica regione a colorarsi di arancione a partire da lunedì 17 gennaio, avendo superato le soglie previste dalla legge (oltre 30% di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari e oltre il 20% in terapia intensiva). Anche la Campania passa in zona gialla. È il contenuto dell’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dei dati del monitoraggio settimanale dell’Iss. Niente arancione per Piemonte, Calabria, Liguria e Veneto, che pure restano in bilico. Salva per ora anche la Lombardia. Puglia, Basilicata, Molise, Sardegna e Umbria restano in fascia bianca.

Valle d’Aosta in arancione, Piemonte in giallo con più letti

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La Valle d’Aosta ha la percentuale più alta di ricoveri nei reparti ordinari (53,5%) e passa in arancione per aver superato anche la soglia dei ricoveri nelle terapie intensive (21,2%). Il Piemonte, dato per certo in zona arancione, resta giallo grazie ai 970 posti letto aggiunti ai 5.824 già disponibili nei reparti ordinari (per un totale di 6.794). E così malgrado i ricoveri di pazienti Covid stabili, il tasso di occupazione scende dal 33 al 28,4 per cento. Il che gli consente di non cambiare fascia cromatica, malgrado le terapie intensive al 23,2 per cento.

Anche Lombardia, Liguria Sicilia e Calabria restano gialle

La Calabria malgrado il 38,7% di ricoveri in area non critica resta in giallo grazie al calo dei ricoveri in terapia intensiva scesi al 17,5% per cento (dopo aver comunicato alla cabina di regia 20 posti letto in più in terapia intensiva, saliti a quota 189, con 33 ricoveri attuali). Niente arancione neanche per la Sicilia (dove negli ultimi giorni sono stati aggiunti ulteriori 150 posti letto nei reparti ordinari), dove i ricoveri sono al 33,9% in area non critica e al 19,4% in rianimazione. In bilico la Lombardia che però grazie alle terapie intensive sotto soglia resta gialla almeno per ancora una settimana. I pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari sono saliti al 33% ma si attestano al 16,8% quelli in terapia intensiva. Sotto osservazione resta la Liguria. La regione registra attualmente un tasso di ospedalizzazione nei reparti ordinari al 37,2%, con le terapie intensive però in calo al 17,7 per cento. Da monitorare anche Friuli Venezia Giulia e Marche.

Cosa cambia in arancione

Va segnalato peraltro, che al di là della pressione ospedaliera maggiore (oltre il 30% di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari e oltre il 20% nelle terapie intensive), nella zona arancione le misure restrittive sono diventate pressoché identiche a quelle della zona bianca e gialla (dove le norme sono attualmente identiche).In base all'ultimo decreto anti Covid di fine anno e alla tabella pubblicata da palazzo Chigi, l'obbligo di super green pass è stato infatti esteso in zona bianca e gialla a partire dal 10 gennaio praticamente a tutte le attività per le quali in precedenza era previsto solo in arancione.

La necessità del super green pass

Come è possibile verificare nella tabella aggiornata sul sito di palazzo Chigi, in zona arancione resta però una maggiore stretta, perché, il super green pass (oltre che per tutte le attività per le quali è previsto già in zona bianca e gialla) è obbligatorio solo in questa fascia cromatica anche per: accedere ai negozi dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi, dove l'accesso è libero); partecipare ai corsi di formazione in presenza e praticare sport di contatto all'aperto. Gli spostamenti con auto propria verso altri comuni o fuori Regione sono possibili senza certificato verde solo per lavoro, necessità e salute (in questi casi basta l'autocertificazione).

Campania in zona gialla

Dovrebbe scattare la zona gialla anche per la Campania (25,5% i ricoveri in area non critica e 10,6 per cento in terapia intensiva). La Puglia (17,8% in area non critica e 10% in terapia intensiva) resta per un soffio in zona bianca. L’Umbria ha un’alta percentuale di ricoveri nei reparti ordinari (32,3%) ma è sotto soglia sul fronte delle terapie intensive (9,4%). E resta perciò bianca insieme a Sardegna, Basilicata e il Molise.

Norme identiche in zona bianca e gialla

Va specificato che con l'obbligo di mascherina all'aperto anche in zona bianca (per ora fino al 31 gennaio) non c'è più di fatto alcuna distinzione tra le due zone a livello di misure anti-contagio. Ma in zona gialla i ricoveri ospedalieri sono maggiori (oltre il 10% di pazienti Covid in terapia intensiva e oltre il 15% nei reparti ordinari) e perciò la saturazione dei posti letto è un problema più grave che in zona bianca.

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