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Benvenuti nella città del design. Il super salone prova a ripercorre il successo di Expo

di Alessandra Vineis

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Stefano Boeri alla conferenza stampa del supersalone by Salone del Mobile (ph. Gianluca Di Ioia).

Stefano Boeri alla conferenza stampa del supersalone by Salone del Mobile (ph. Gianluca Di Ioia).

Dal 5 al 10 settembre, la nuova kermesse curata da Stefano Boeri e cinque co-progettisti, sarà una kermesse aperta al pubblico, e anche un'occasione conviviale

27 maggio 2021
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2' di lettura

Non sarà il classico Salone, ma un super-salone. Non sarà un puro ritorno in presenza, ma – come ormai i tempi ci hanno abituati – un ibrido phigital, dove fisico e digitale si integrano e completano. Non sarà un appuntamento prioritario per gli addetti ai lavori, ma una kermesse da subito aperta al pubblico, un'esperienza più che una fiera. Non sarà solo un'esposizione, ma uno spazio di acquisto diretto. I visitatori potranno comprare gli oggetti e gli arredi presentati dalle aziende.

Era stato presentato come «un importante hub d'innovazione in vista della sessantesima edizione del Salone (quella sì, si spera, come da tradizione) prevista ad aprile 2022», ora l'edizione settembrina del design ha svelato alcune delle sue carte.

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Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo.

Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo insieme con Stefano Boeri e i cinque co-progettisti, Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth e Marco Ferrari ed Elisa Pasqual dello Studio Folder hanno raccontato il nuovo format come una grande biblioteca coinvolgente, scenografica, internazionale. Tre padiglioni dove squadernare, pagina dopo pagina, pannello dopo pannello, il meglio dell'abitare Made in Italy.

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Un rendering delle aree comuni al supersalone.

Parole cardine: sostenibilità e connessione. Con la città: la manifestazione si terrà dal 5 al 10 settembre all'interno degli spazi di Fiera Milano, a Rho, ma innerverà della sua energia di eventi, mostre, incontri alcuni punti di riferimento prioritari sul territorio come la Triennale, la Scala, Adi Design Museum. Connessione con il pubblico: un evento che si ricollega all'esperienza corale, partecipativa, pop di Expo e intende trasformare la fiera in una piccola cittadella, con l'opportunità di mangiare, divertirsi, ascoltare concerti, lezioni, dibattiti, non solo esplorare le novità del design.

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Un rendering dei padiglioni dell'esibizione.

«Negli allestimenti tutto sarà riutilizzabile e senza spreco e la prima cosa che i visitatori incontreranno sarà uno spazio verde, un vero e proprio bosco», ha sottolineato Stefano Boeri. «Questo salone è speciale perché abbiamo attraversato e stiamo ancora attraversando un momento speciale, e perché questo sarà uno dei primi eventi di massa dopo il Covid. Credo vada affrontato con la massima serietà e sicurezza, ma anche con la voglia di ripartire».

Se novità è la terza parola cardine di questo progetto sperimentale, non si tratta però di un'esperienza estemporanea. «C'è un filo rosso che lega supersalone al Salone del Mobile.Milano – ha concluso Claudio Feltrin – ed è l'indiscussa qualità dei prodotti in mostra e il prestigio dei nostri brand che saranno esaltati e valorizzati nel percorso espositivo. Per questo il risultato sarà sorprendente», ma nel solco della migliore creatività italiana e nel dna della città di Milano.

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