di Walter Castracane*
(ANSA)
1' di lettura
Gino,
con infinita fatica sto cercando di metabolizzare l’idea che non ci sei più. L’ultima volta che ci siamo sentiti ti avevo suggerito: riposati, anche per poco. La risposta era stata lapidaria: ci sarà il momento.Avevi ragione tu. Hai ragione tu. Ti ho seguito nel tuo progetto di Kartoum-Sudan, 14 anni fa, qualche mese dopo il suo avvio.
Un progetto soltanto apparentemente utopico: proporre il primo ospedale specialistico cardiochirurgico completamente gratuito per l’Africa. Ho condiviso così, ritornando a Kartoum anni dopo, una piccola parte del mio percorso professionale con te, con voi .
Devo ringraziarti perché soltanto con Emergency ho capito sino in fondo il significato di questo lavoro, dare a chi non ha, spesso nemmeno per sopravvivere, le stesse chanche di sopravvivenza delle popolazioni occidentali. Prestazioni d’eccellenza offerte a giovani vite, il concreto diritto alla salute per cui ti sei sempre battuto.
Ti faccio una sola promessa, continuare a parlare di te, della mia esperienza con Emergency ai colleghi più giovani, agli specializzandi che guardano al loro futuro per invitarli a ritagliare una parte della loro formazione professionale con voi. Così il sogno continuerà a essere realtà. Ciao Gino ti sento vicino come un padre, un fratello, un amico.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy