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Da Buenos Aires alla Cina inseguendo l’alta bellezza dei ponti

di Luca Bergamin

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Il Grande Ponte di Danyang-Kunshan in Corea del Sud (foto: Civil engineers work)

Il Grande Ponte di Danyang-Kunshan in Corea del Sud (foto: Civil engineers work)

Costruiti dai Romani o da archistar contemporanei, fra il jazz di New Orleans e il tango argentino, viaggio su cinque dei ponti più emozionati della Terra

5 ottobre 2022
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3' di lettura

I ponti uniscono, permettono di incontrare persone, luoghi, attraversare fiumi, mari, oceani, Dall'antichità ispirano l'ingegno costruttivo e insieme creativo del genere umano. In Asia soprattutto si sta assistendo negli ultimi anni all'erezione di opere mirabolanti e scenografiche, dalla Cina alla Corea del Sud: l'esempio più eclatante è il Grande Ponte di Danyang-Kunshan, lungo addirittura 164,8 chilometri, impiegato per il passaggio ferroviario della linea di treni ad alta velocità Pechino–Shanghai. Eccone altri quattro che fungono da passerella per raggiungere località altrettanto indimenticabili.

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Lake Pontchartrain Causeway, New Orleans

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Sbarcare a New Orleans attraverso le serpentine della Lake Pontchartrain Causeway

Arrivare e lasciare New Orleans attraverso la Lake Pontchartrain Causeway è un'avventura mirabolante, sembra di guidare infinitamente sopra l'acqua. Questo, infatti, è considerato il ponte più lungo del mondo senza tratti sulla terraferma. In Louisiana, dalla città di Mandeville si arriva a quella di Metairie, un sobborgo della patria della musica jazz su due piattaforme parallele poste sull'acqua a una distanza di 24 metri l'una dall'altra, ciascuna a due corsie, lunghe poco più di 38 chilometri e sostenute da 9.500 piloni cilindrici in cemento armato. Tante sono le attrazioni che aspettano al di là di questa duplice serpentina anfibia: il National WWII Museum, il Louisiana Children's Museum. le esposizioni di arte contemporanea allo Studio BE, il New Orleans Museum of Art. Ovviamente la musica con il NolaxNola festival per le strade della città (sino al 9 ottobre). Ovviamente si passeggia sino all'alba nel Quartiere Francese, dove le case coloniali in realtà furono costruite dagli spagnoli, e si osserva, ammirati e al tempo stesso turbati, il fluire impetuoso del Mississippi.

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Anji Bridge

Il poetico e antichissimo Anji Bridge coi dragoni e i fiori di loto sugli archi

La popolazione locale della provincia cinese meridionale dell'Hebei lo chiama semplicemente “il Grande Ponte di Pietra sul fiume Jiao”. A costruirlo con pazienza e sagacia fu l'artigiano-scultore Li Chun, a partire dal 590, sotto il regno di Kaihuang, che lo completò due decenni dopo. L'eleganza di questo passaggio arcuato che si riflette perfettamente sull'acqua creando un proprio doppione è davvero strabiliante: lungo poco più di cinquanta metri, è costituito da un intero blocco di pietra in cui sono stati scolpiti ventotto archi, un design pionieristico che ha fatto da modello a molte altre strutture simili in Europa. Sui suoi archi sono state incise teste di dragoni, animali, fiori di loto a otto petali, canne di bambù, che hanno ispirato tanti poeti cinesi e anche numerose canzoni.

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Puente de Alcántara, Cáceres

Dal Puente de Alcántara al confine tra Spagna e Portogallo alla bella Cáceres

Fu eretto dai Romani tra il 104 e il 106, è lungo 58 metri e si trova a un'altezza di 194 dal corso del fiume Tajo che traccia il confine tra Spagna e Portogallo. Il Puente de Alcántara serviva per collegare la lusitana Condeixa-a-Velha all'iberica, attuale Cáceres. La sua architettura è assai scenografica in virtù dei sei archi sostenuti da cinque enormi pilastri e soprattutto di quello trionfale che si eleva 14 metri sopra la struttura fatta di conci rettangolari uniti insieme. Serviva a onorare la figura dell’imperatore Traiano, nato nella provincia Hispania. Perla dell'Estremadura, Cáceres vanta una grande e animata Plaza Mayor tutta porticata, il settecentesco Arco de la Estrella, l'iconica Torre di Bujaco in un centro storico caratterizzato da palazzi rinascimentali dai mille stemmi, quali quello dei Golfines de Abajo, di Carvajal, di Toledo-Moctezuma. Nella Casa de las Veletas si ammirano opere persino di Picasso e Miró, e pi si varca la soglia di quella Concattedrale di Santa María dal cui vertiginoso campanile si può godere un panorama sulla campagna.

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Puente de la Mujer a Buenos Aires

Il Puente de la Mujer a Buenos Aires ballando il tango con Calatrava

Il valenciano Santiago Calatrava è considerato il più geniale progettista contemporaneo di ponti: in Italia ha realizzato i tre ponti sull'Autostrada A1 presso Reggio Emilia e il Ponte della Costituzione, arcuato e trasparente, a Venezia. Una delle sue opere più delicate e importanti, anche sul piano sociale, l'ha portata a termine a Buenos Aires nel barrio di Puerto Madero, dove nel 2001 si è innalzato il Puente de la Mujer, suo primo lavoro in America Latina. È girevole per consentire il passaggio delle imbarcazioni, la forma si ispira a una coppia di ballerini di tango. Quest'area di Baires, del resto, in cui i palazzi in mattoni rossi e le gru del porto si sfiorano, è conosciuta per la sua sfrenata passione nei confronti di questo ballo che viene eseguito anche per strada all'ora del tramonto, quando la luce si riflette sui grattacieli che stanno dall'altra pare del fiume, e nella darsena c'è sempre qualcuno che fa partire la musica da un vecchi grammofoni o giradischi. Anche lungo il Paseo de la Gloria e davanti alla Fontana delle Nereidi si assiste ai languidi passi di danza, mentre più tardi lo spettacolo continuerà nei tanti locali notturni.

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