di Pier Luigi del Viscovo
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Alibaba (anche tramite lo store AliExpress) vende online, con tanto di pubblicità su Instagram, a 41.000 dollari la sconosciuta Xpeng P7, una grande berlina da 5 metri sedicente omologata CEE, con consegna a 15 giorni. Elettrica a batterie al litio con autonomia di 670 km, guida a sinistra. Un rivenditore o un importatore che ne volesse acquistare migliaia avrebbe uno sconto di 3.000 dollari, con possibilità di personalizzare il logo. Sempre che la vettura sia almeno simile a quella della foto sul sito. Ma i dubbi sono tanti. L’affare vero lo farebbe un importatore da oltre 10.000 pezzi, a 20.000 dollari l’una. Nulla si dice sul training per i meccanici, ma questo dovrebbe essere un non-problema, trattandosi di un prodotto cinese e oltretutto elettrico, che senza il cambio non rischia nemmeno che si rompa un semiasse. Se proprio qualche arcaico consumatore dovesse non fidarsi, potrebbe rivolgersi sempre online almeno all’offerta di Lynk&Co, che con alle spalle Volvo e Geely, propone un suv a partire da 35.000 euro oppure con formule di abbonamento. Qui il motore termico c’è, ibrido o plug-in, ma è un dettaglio rispetto alla connettività e all’infotainment: l’automobile, si sa, serve a ricaricare e messaggiare. Queste sono avanguardie di cosa probabilmente sta arrivando sul mercato dell’auto. Se adesso gli automobilisti sono confusi, cosa accadrà quando questi veri cambiamenti entreranno nei loro radar? Salta subito all’occhio che si tratta di brand nuovi e sconosciuti, che però richiamano bene l’attenzione con la comunicazione social e tarata su aspetti cool, ma soprattutto con un prezzo davanti al quale non rallenti, ti fermi proprio. Se aggiungiamo che puoi scegliere il colore che vuoi, purché sia blu o nero, evocare la Ford T è un attimo. Quell’auto occupò uno spazio di prezzo che era libero: c’è oggi quello spazio? Da un recente sondaggio AgitaLab riservato agli addetti ai lavori presenti alla Capitale Automobile, emerge che nei prossimi 24 mesi i prezzi delle auto potrebbero aumentare tra il 10 e il 15%, per il 41% dei rispondenti, e addirittura tra il 15 e il 20% per il 34 per cento. Lo spazio c’è, eccome se c’è, ma la qualità sarà centrale. La qualità non è un’idea, è tangibile quando c’è e ancora di più quando manca. Nessuno sa quanta ce ne sia in queste nuove proposte, magari tanta, solo che non viene raccontata, non è su di essa che viene attirata l’attenzione del cliente. Strategia corretta per un newcomer, che mai riuscirebbe a vincere su quel terreno: a parità, si sceglie l’originale affermato. In verità il boccino da tirare ce l’hanno in mano gli incumbent, con tanto se non tutto da perdere. Possono sì scegliere il campo di gioco, se quello della qualità dei componenti essenziali di un’auto, da cui dipende il meglio o il peggio in termini di esperienza di guida e di sicurezza. Oppure se entrare in questa arena tipo X-Factor.
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