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Naufragio Crotone: sale a 71 il bilancio delle vittime. Papa, mai più altra Cutro

Naufragio Crotone, Papa: "Fermare trafficanti esseri umani"

Al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, Francesco chiede che «siano fermati i trafficanti di essere umani». La premier: «Facciamo nostre le sue parole»

5 marzo 2023
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3' di lettura

«Mai più un’altra Cutro», mai più uomini, donne e bambini vittime del mare, mai più «le limpide acque del Mediterraneo insanguinate da simili tragedie». Resta in silenzio davanti al dolore del naufragio di Cutro, una settimana fa, sulle coste calabre, Papa Francesco, nel giorno in cui il bilancio delle vittime si aggrava e arriva a 71 morti accertati.

Al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, Francesco chiede che «siano fermati i trafficanti di essere umani». Non sia consentito che «non continuino a disporre della vita di persone innocenti e i viaggi della speranza non siano più viaggi della morte».

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Sulla spiaggia della strage, nel pomeriggio, è sfilata la via Crucis organizzata dall’Arcidiocesi di Crotone, con i vicariati foranei di Belcasto e Isola Capo Rizzuto, con l’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta. Una marcia della comunità cutrese e di tutto il Cotronese che si è riunita per onorare chi è morto nel tentativo di fuggire da guerra e carestia. In processione anche la croce realizzata con ciò che restava del caicco andato a schiantarsi su una secca davanti alla spiaggia. C’è il sole per le strade di Cutro, mentre sfila la croce lignea accompagnata da una enorme corona di orchidee bianche. Accanto all’arcivescovo, ci sono alcuni sopravvissuti alla strage e il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso e l’imam della moschea di Cutro, Mustafa Achik che già in settimana si era unito in una preghiera interreligiosa alla Chiesa crotonese.

Le ricerche continuano

Le ricerche continuano senza sosta. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ripreso il lavoro sperando di ritrovare altri corpi: all’appello mancano ancora, secondo alcune stime, tra i 30 e i 50 dispersi. Numeri dietro i quali si nasconde il dolore di chi è rimasto in vita, sopravvissuto a una strage, mentre cercava una vita migliore. Erano circa 180, secondo le testimonianze rese dai sorpavvissuti, le persone che si erano imbarcate sulla nave nelle prime ore dello scorso 22 febbraio, ma secondo quanto ricostruito, già a tre ore dalla partenza, il motore ha avuto una avaria mentre l’imbarcazione era già in alto mare. È qui, in mezzo al mare tra la Turchia e l’Italia che è arrivata una barca di fortuna, un vecchio caicchio in legno.

Le inchieste

La magistratura ha aperto due inchieste su quanto accaduto: una sui presunti scafisti (ad ora sono 3 i fermati i cui arresti sono stati convalidati, di cui uno 17enne, mentre si cerca un quarto presunto scafista che è irreperibile) e un’altra per verificare se ci siano stati ritardi da parte delle autorità italiane nel rispondere al barcone di migranti. I sopravvissuti nelle prossime ore saranno ascoltati in tribunale. La Procura di Crotone, infatti, vuole ascoltare i migranti superstiti alla tragedia di Cutro per ricostruire l’attività degli scafisti, è per questo che sarà chiesto l’incidente probatorio.

Meloni, facciamo nostre parole Papa, fermare i trafficanti

Le parole di Francesco hanno registrato a stretto giro il plauso di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. «Le parole del Santo Padre - ha scritto la premier sul suo profilo Facebook - rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare».

Salvini: condivido le parole del Papa

Parole di apprezzamento sono giunte anche dal leader della Lega Matteo Salvini. «Condivido le parole del Santo Padre e lavoro, non da oggi, per metterle in pratica e salvare vite», è stato il commento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Fratoianni,fra parole Papa e fatti governo c’è l’oceano

«Fra le parole di Papa Francesco e i comportamenti dei ministri del governo Meloni ci sta un oceano», ha invece sottolineato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra replicando alle parole della presidente del consiglio. «Capisco che la presidente Meloni e Salvini siano in grande imbarazzo e difficoltà - ha aggiunto il leader di SI - di fronte all’opinione pubblica del nostro Paese dopo la tragedia di Cutro e le responsabilità politiche di chi blocca chi dovrebbe salvare le vite umane, sia che siano assetti navali istituzionali che non governativi. Ma c’è davvero un limite: quando si nascondono le proprie azioni disumane dietro alle parole del Papa si fa un’operazione vergognosa. La realtà è che ci sono in questo Paese - ha concluso Fratoianni - ministri di questo governo che dovrebbe andarsene al più presto avendo disonorato la Costituzione su cui hanno giurato».

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