Lagarde, dati USA e la narrazione sui mercati controcorrente
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«La Bce non dovrebbe impegnarsi incondizionatamente sulle proprie mosse future» e dovrebbe invece «calibrare» la politica monetaria in modo che guardi in avanti e possa essere modulata in base ai dati economici, chiarendo meglio anche la sua «funzione di reazione». Lo ha detto Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, in un discorso a un evento del Centre for European Reform a Londra. Panetta ha evocato «il rischio di una restrizione eccessiva» alle condizioni monetarie: «Con i tassi ora in territorio restrittivo, a contare sono la misura e la durata delle condizioni restrittive».
E ha proseguito: «I tassi sui prestiti stanno salendo più velocemente che in passato, in linea con il ripido rialzo dei tassi della Bce. E i prestiti a imprese e famiglie stanno decelerando rapidamente. Gran parte degli effetti della stretta devono ancora venire» e dunque l’aggiustamento sui mercati creditizi «probabilmente comprimeranno i consumi e gli investimenti nei prossimi mesi».
Nel passaggio finale del suo intervento Panetta sottolinea che quello che la Bce non deve fare, nel contrasto all’inflazione, “è ’guidare come un pazzo a fari spenti nella notte” (in inglese: “What we do not want is “to drive like crazy at night with our headlights turned off” – as Italian singer Lucio Battisti once put it”), citazione della canzone ’Emozioni’ (1970) di Lucio Battisti. “Una calibrazione della politica monetaria in funzione dei dati, ben radicata in una chiara funzione di reazione, offre il percorso migliore - ha detto Panetta avvertendo dei rischi di una stretta eccessiva - questo non significa che non saremo risoluti nella lotta all’inflazione. Significa essere risoluti nella direzione giusta”.
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