di Daniela Russo
Prandini (Coldiretti): Rinnovabili fondamentali, no a devastazione terreni con pannelli fotovoltaici
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Energie rinnovabili: settore protagonista della transizione green, alle prese con sfide sempre nuove. Aumento dei prezzi delle materie prime, cyberattacchi, rincaro dei costi delle turbine e prezzi di aggiudicazione troppo bassi nelle gare d’appalto sono solo alcuni dei temi che i risk manager delle energie rinnovabili si troveranno ad affrontare. È quanto emerge dall’ultimo report “Geopolitics, inflation and the energy transition - Where do renewables go from here? Renewable Energy Market Review”, della società di consulenza e brokeraggio Wtw (ex Willis Towers Watson). Le energie rinnovabili rimarranno il focus principale della transizione energetica globale, ma i gestori del rischio dovranno affrontare una nuova complessità: far convergere l’esigenza di energia a zero emissioni, una macroeconomia globale instabile e l’aumento della domanda di energia rinnovabile a fronte di un’offerta ridotta.
Il contesto geopolitico internazionale ha contribuito a spingere i Paesi europei verso l’adozione di nuovi modelli di approvvigionamento energetico. «Nonostante l'aumento degli investimenti nel settore delle rinnovabili, i ritmi di crescita attuali non saranno sufficienti per raggiungere l'obiettivo di un'economia a emissioni zero fissato per il 2050 – commenta Eva Mariani, head of natural resources di Wtw Italia –. Secondo l'International Energy Agency, gli investimenti nel settore globale dell'energia pulita sono al momento pari a circa 2 miliardi di dollari all'anno, mentre sarebbe necessario che aumentassero a 3,5 miliardi entro il 2030 per poi tenersi stabili a quel livello fino al 2050, così da raggiungere in quell'anno la prefissata neutralità climatica».
Le tecnologie più economiche per la generazione di energia rinnovabile sono il solare fotovoltaico e l’eolico onshore. «Si stima che la capacità derivante dagli impianti fotovoltaici sia destinata a triplicare nel periodo 2023-2027 – aggiunge Mariani –. Una tipologia di rinnovabili di cui si discute molto è l'idrogeno pulito, che potrebbe contribuire al processo di decarbonizzazione in settori difficili da convertire, come quello dei trasporti e delle industrie pesanti. Tuttavia, solo l'idrogeno verde, prodotto da fonti rinnovabili senza emissioni climalteranti, può ricoprire questo ruolo e il costo dell'utilizzo di energia rinnovabile per la sua produzione è più elevato di quello derivante dall'impiego di combustibili fossili».
Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) attribuisce alle rinnovabili un ruolo di primo piano. Secondo l'analisi Wtw, nel 2022 l’Italia ha registrato una forte crescita nelle installazioni di impianti e un rafforzamento dei progetti in pipeline. Con riferimento all’eolico onshore, i dati del terzo trimestre 2022 indicano 11,3 GW di capacità installata (in crescita rispetto al primo trimestre che aveva registrato 11,0 GW), con una crescita del 3% e 3,2 GW di progetti in pipeline nel periodo 2022-2027.
Anche per il solare aumenta la capacità installata nel terzo trimestre 2022: a 23,9 GW (rispetto ai 22,6 GW del primo trimestre). La crescita è stata del 6% mentre si registrano 17,0 GW di progetti in cantiere negli anni 2022-2027. Inoltre, è stato annunciato un potenziale di 5 GW di eolico offshore che saranno messi all’asta tra il 2023 e il 2026, e la costruzione del primo Parco eolico offshore nel Paese.
«Un segnale positivo arriva anche dal fronte autorizzativo: si registra un'accelerazione delle procedure autorizzative per facilitare la diffusione di progetti di energia rinnovabile – dice Mariani –. È attesa anche l’emanazione di un regolamento che dettaglierà ulteriori forme di sostegno alle energie rinnovabili e alle tecnologie associate che potrebbero dare un ulteriore impulso al mercato».
Inflazione, geopolitica, costi e rischi delle tecnologie sono tutti elementi destinati a incidere sulle scelte del comparto assicurativo. L'impegno a supportare la transizione energetica e a introdurre restrizioni verso le industrie legate al settore dei combustibili fossili è cresciuto dopo l'inizio della guerra. In Italia, «i sottoscrittori di polizze legate all'energia rinnovabile hanno obiettivi ambiziosi di crescita, tuttavia devono affrontare sfide chiave legate all'impatto dell'inflazione sui valori assicurati, agli aumenti significativi dei costi di riassicurazione, ai problemi di approvvigionamento derivanti dall’eccessiva dipendenza dalla Cina – conclude Mariani –. Inoltre, i nuovi progetti di energie rinnovabili sono spesso ubicati in luoghi con elevate esposizioni a catastrofi naturali, dove si aggiungono le preoccupazioni relative al furto di componenti di impianti fotovoltaici, che stanno spingendo gli assicuratori a un approccio conservativo e prudenziale. Le franchigie su rischi frammentati sono state storicamente molto basse ma ora sono in rapido aumento».
Infine, sottolinea la responsabile della Natural Resources di Wtw Italia, le tecnologie in continua evoluzione presentano ulteriori sfide per gli assicuratori: i sottoscrittori tendono ad essere più a loro agio con l'evoluzione di alcune tecnologie, come l’upscaling negli impianti di energia eolica e solare, rispetto ad altri: nuovi metodi per ricavare energia da rifiuti, biomasse o fonti geotermiche.
Di conseguenza, gli assicuratori prestano più attenzione all’accuratezza delle informazioni fornite, alle somme assicurate, alla ripartizione dettagliata dei costi dei componenti ed alla disponibilità e ai tempi di consegna dei pezzi di ricambio.
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