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Dl Semplificazioni, ok Cdm. Superbonus, con la Cila 3 mesi in meno di attesa. Soglia subappalto al 50% ma con garanzie

di Nicola Barone e Andrea Gagliardi

Governo, dal Decreto semplificazioni spinta al restyling dei centri storici

Garanzie concordate con i sindacati. Rinvii degli affidamenti senza gara limitati al 30 giugno 2023. Salta il superbonus per gli alberghi

28 maggio 2021
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5' di lettura

Via libera del Cdm al decreto Recovery che contiene le semplificazioni per accelerare la realizzazione dei progetti e la governance dell’intero Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza). Nella versione finale le proroghe agli affidamenti senza gara, previsti nelle prime bozze al 31 dicembre 2026, vengono ora limitate al 30 giugno 2023. Tra le modifiche principali quelle sui subappalti: la soglia sale dal 40 al 50% fino al 31 ottobre, con maggiori tutele per i lavoratori. Stralciata la norma che estendeva agli alberghi gli incentivi del Superbonus 110% (arriva invece una estensione a case di cura, ospedali, poliambulatori ma anche collegi, ospizi e caserme). Confermata l’esclusione del massimo ribasso. Saltano le assunzioni di 350 tecnici per l'attuazione delle disposizioni sulla governance del Pnrr. Confermata l’impostazione che affida al governo super poteri per portare avanti i progetti del Pnrr.

Sale soglia subappalto, ma con garanzie

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La soglia del subappalto sale, dunque. Ma con particolari garanzie concordate con i sindacati. Il contratto di appalto, si legge nella bozza del Dl Recovery, «non può essere ceduto», così come l’integrale o «la prevalente» esecuzione dei lavori. Il subappaltatore deve garantire gli stessi standard qualitativi previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori lo stesso trattamento economico e normativo che avrebbe garantito il contraente principale, incluso il contratto collettivo nazionale. Le stazioni appaltanti devono inoltre assicurare «una più intensa» tutela del lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori e «prevenire il rischio di infiltrazioni» criminali.

Da 1 novembre saltano limiti ai subappalti

Dal primo novembre 2021 «viene rimosso ogni limite quantitativo al subappalto», ma «le stazioni appaltanti indicheranno nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni che devono essere eseguite obbligatoriamente a cura dell’aggiudicatario in ragione della loro specificità». Lo spiegano fonti di governo al termine del Cdm. Le stazioni dovranno indicare le opere per cui è necessario rafforzare il controllo dei cantieri e garantire una più intensa tutela delle condizioni di lavoro, salute e sicurezza e prevenire il rischio di infiltrazioni criminali, a meno che i subappaltatori siano iscritti nell’anagrafe antimafia.

Superbonus: con la Cila 3 mesi in meno di attesa

In tema di superbonus 110%, la semplificazione introdotta nel decreto Recovery comporterà risparmi sia in termini di tempo che di spesa. Secondo le stime del ministero della PA, la sostituzione dell’attestazione di stato legittimo con la sola Cila, la Comunicazione di inizio lavori asseverata, permetterà di evitare le lunghe attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni, pari in media a circa 3 mesi per ogni immobile oggetto di verifica. Allo stesso tempo, la procedura semplificata comporterà un risparmio di spesa per adempimenti burocratici di 110 milioni.

Superbonus per caserme e ospedali, non per hotel

Uno dei capitoli in bilico, accanto al contestato pacchetto sugli appalti, è stato quello degli incentivi per le ristrutturazioni green e antisismiche degli edifici. Le regole per l’accesso finora hanno rallentato la richiesta dello sconto fiscale (2 miliardi su 18 stanziati) e una semplificazione era attesa da proprietari e professionisti. Per fare partire i lavori basterà quindi la comunicazione di inizio lavori (Cila), come per le ristrutturazioni straordinarie, e non servirà più la doppia conformità. Niente da fare invece per gli alberghi, misura troppo costosa, almeno in questa fase. Una estensione arriva invece per case di cura, caserme, ospedali e ospizi.

Dimezzati tempi Via, rimborsi per ritardi

Con il decreto recovery vengono dimezzati i tempi per la valutazione di impatto ambientale dei progetti del Pnrr, del Fondone complementare e del Piano nazionale energia e clima. Lo spiegano fonti di governo sottolineando che viene previsto l’esercizio di un potere sostitutivo nel caso di inerzia della PA e anche il riconoscimento di un rimborso degli oneri istruttori al proponente nel caso di mancato rispetto dei termini. Per accelerare le autorizzazioni vengono istituite una apposita commissione tecnica per la Via e una soprintendenza speciale per la tutela dei beni culturali e paesaggistici. Procedimento accelerato poi per le opere di «particolare complessità o di rilevante impatto» come l’Alta velocità Palermo-Catania-Messina e Salerno Reggio Calabria, il potenziamento del Porto di Trieste o diga di Campo Lattaro in Campania. Anche i progetti finanziati con il Fondone complementare, peraltro, godranno della corsia preferenziale del Pnrr. Tutte le imprese che parteciperanno alle gare dovranno, come prerequisito, assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne.

Spinta alla Pa digitale, stop ai bolli

Il decreto prova a imprimere una accelerazione anche alla digitalizzazione della macchina pubblica , dai controlli su chi frena l’innovazione affidati all’Agid, che potrà anche sanzionare le amministrazioni con multe da 10mila a 100mila euro, fino all’implementazione dei servizi che passa dalla delega per l’identità digitale, che consentirà a chi ha più dimestichezza con lo Spid di accedere ai servizi anche per conto di chi è più in difficoltà con le nuove tecnologie, come gli anziani, fino all’esonero dal bollo da 16 euro e dalle altre spese per chi scaricherà i certificati digitali come stato di famiglia o residenza, dalla piattaforma dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, cui ormai hanno aderito quasi tutti i Comuni italiani (oltre 7.500).

Governance su più livelli

Ogni progetto avrà comunque una chiara catena di comando, che parte dai «soggetti attuatori» e sale via via fino alla cabina di regia tecnica e politica che avrà il suo centro a Palazzo Chigi e a cui parteciperanno anche le Regioni (che avevano protestato chiedendo maggiore coinvolgimento). Per gli interventi green e digitali saranno chiamati in causa in prima battuta anche i due Comitati interministeriali per la transizione ecologica (Cite, che si è riunito per la prima volta) e digitale. Con funzioni consultive viene istituito anche un tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, cui siederanno i rappresentanti degli enti locali, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca e della società civile

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Orlando: su subappalto difesi diritti,ora strumenti migliori

«Sul decreto Recovery con le semplificazioni e la governance del piano si è raggiunto “un ottimo punto di equilibrio: si tiene insieme l’esigenza profonda di rendere più rapida la pubblica amministrazione, anche in vista della sfida del Recovery, senza però sacrificare diritti fondamentali come quello a un ambiente sano, alla legalità e alla difesa del lavoro». Così il ministro Andrea Orlando al termine del Cdm. «Sulla questione del subappalto non solo abbiamo difeso un diritto» ma ora ci sono «strumenti migliori». Nel decreto, Orlando ha confermato anche che ci saranno «criteri» per la riduzione delle stazioni appaltanti.

Landini: su subappalto buon risultato

Soddisfatti anche i sindacati. «Dopo aver respinto l’introduzione del criterio del massimo ribasso, anche in tema di subappalto il confronto con le organizzazioni sindacali ha prodotto un positivo risultato. Sono state, infatti, riconosciute anche ai lavoratori del subappalto uguali condizioni normative e salariali dei lavoratori delle imprese aggiudicatrici e a stesso lavoro stesso contratto, tutele per gli appalti ad alta intensità di manodopera, responsabilità in solido estesa al subappaltatore e norme per la legalità e contro il lavoro irregolare». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sulle norme sugli appalti contenute nel Dl Recovery.


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