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Dal Pos al tetto contante: tutte le nuove misure per favorire i pagamenti con carta

di Andrea Carli

In arrivo multe a chi non accetta pagamenti con carte e bancomat

Tra le modifiche al decreto Pnrr e il provvedimento fiscale collegato alla manovra del 2020 novità in funzione anti evasione

15 dicembre 2021
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3' di lettura

Il capitolo della lotta al contante in funzione anti evasione si è arricchito nelle ultime ore di un nuovo paragrafo. Proprio quando il cashback - il programma partito il primo gennaio 2021 che consentiva di ottenere il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti con le carte, già sospeso fino alla fine dell’anno - è stato archiviato anche nel 2022, mettendo a disposizione 1,5 miliardi per la copertura degli ammortizzatori sociali.

Questa volta a riportare al centro il tema della tracciabilità dei pagamenti è stato un emendamento al decreto legge sull’attuazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), cosiddetto “decreto Recovery”, che prevede multe per gli esercenti che non accettano il pagamento con carte di credito. Ma su questo fronte si delinea anche un’altra novità: dal 1 gennaio 2022 diminuirà infatti la soglia per l’utilizzo del contante. Il tetto tornerà a mille euro.

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Spinta a digitale, multe dal 2023 a chi non accetta carte

Ci aveva provato il governo Conte due anni fa, ci è riuscito ora il Parlamento. In sede di conversione del decreto Recovery (Dl 152/21) è stata introdotta una norma che le sanzioni
amministrative per la violazione dell'obbligo, da parte di commercianti e professionisti, di accettare pagamenti con carte di debito o di credito. È precisato che la sanzione è applicabile in caso di rifiuto del pagamento di qualsiasi importo. L'importo della sanzione, a decorrere dal 1° gennaio 2023, è fissato in 30 euro, aumentato del 4 per cento del valore della transazione. Non trova applicazione il pagamento in misura ridotta, disciplinato dalle disposizioni vigenti in materia di sanzioni amministrative. L'obbligo di accettare pagamenti con carta di credito o bancomat previsto per commercianti e professionisti, come disciplinato dal Dl 179/12, non era stato sinora accompagnato dalla irrogazione di nessuna sanzione nel caso in cui al consumatore fosse stato rifiutato di effettuare il pagamento con tali strumenti tracciabili.

Lo stop degli esercenti: sanzioni inopportune

Secondo Confesercenti «l'introduzione di sanzioni per chi non accetta pagamenti in moneta elettronica “di qualsiasi importo” è del tutto inopportuna: il peso delle commissioni, in particolare sui piccoli pagamenti, è ancora troppo elevato. Proprio per questo più di un esecutivo, negli anni recenti, aveva promesso un taglio delle commissioni sulle micro-transazioni».

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Dal 2022 il tetto al contante si abbassa da 2mila a mille euro

Dall’anno prossimo, invece, la soglia massima per il pagamento in denaro contante scenderà a mille euro. Si tratta del secondo tempo di un percorso previsto dal decreto fiscale 124/2019, collegato alla manovra 2020 predisposta dal governo Conte due. La prima tappa si è consumata a luglio 2020, quando il tetto era passato dai 2.999,99 euro previsti dall’esecutivo Renzi (dal 1 gennaio 2016, per rilanciare i consumi) a 2mila. Dall’anno prossimo - gennaio 2022 - si scenderà a mille, stessa soglia prevista dal governo Monti con il decreto Salva Italia del 6 dicembre 2011. Sarà la nona modifica in 20 anni, la quinta negli ultimi dieci.

Dl fisco, tetto 3mila euro contante negoziazione pronti mezzi pagamento valuta

Nel decreto fiscale collegato alla manovra che ha ottenuto il via libera definitivo della Camera è previsto un articolo che cambia la soglia all’utilizzo del contante per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta. In particolare, si esclude la riduzione da 2mila a mille euro del tetto che scatta il 1 gennaio prossimo in via generale per l’utilizzo del contante e si ripristina la soglia di 3mila euro precedente a luglio 2020.

Dl Recovery: bonus più facili con piattaforma PagoPa

L’esigenza di una maggiore trasparenza e tracciabilità non riguarda solo i pagamenti. Con un emendamento al decreto Recovery che ha ottenuto il via libera della commissione Bilancio della Camera è stata infatti prevista la possibilità di erogazione dei bonus per beni e servizi anche attraverso l’infrastruttura se il pagamento è stato effettuato attraverso uno strumento tracciabile. È un sistema che poggerà sull’infrastruttura “Centro Stella” dei pagamenti elettronici che PagoPa implementerà con questo obiettivo.

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