di Lucilla Incorvati
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Il patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia torna a mettersi in mostra. Sabato 26 e domenica 27 marzo durante le Giornate FAI di Primavera, oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Sarà possibile addentrarsi nella storia di ville, castelli e palazzi storici, ammirare la bellezza di aree archeologiche e chiese di grande valore architettonico, scoprire pezzi di archeologia industriale, biblioteche, musei e collezioni d'arte lungo tutto lo stivale. Ricordarli tutti è impossibile: ecco perchè i nostri sono solo semplici esempi della vasta offerta a disposizione (www.fondoambiente.it)
La primavera 2022 segna un compleanno importante perchè le Giornate FAI compiono 30 anni. Dal 1993 ad oggi sono state trenta le primavere durante le quali 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, sono stati visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e poi alla vivacità degli oltre 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. In un momento così buio per l’umanità e nel pieno della guerra concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale aiuta a riflettere sulla nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, e si impegna a finanziare il recupero di un'opera d'arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
A Torino riapre per tutti l’Ex Regio Istituto Di Riposo Per La Vecchiaia Unito e la Dbios Chiesa Ed Ex Convento Di Santa Croce Unito oltre al Palazzo Del Rettorato Unito, fuori città meritano una visita il Ciclo Di Affreschi Sec Xv cappella Della Madonna Delle Grazie – a Bussoleno oppure le Ville e Palazzi Nobiliari a Villarbasse. A Genova ad aprire eccezionalmente il pubblico saranno gli spazi esterni di Villa Canali – Gaslini, il Castello Mackenzie, in un itinerario simbolico sulle tracce dell'eclettico architetto Gino Coppedè. Da non perdere Villa Cattaneo dell'Olmo, sede della Fondazione Ansaldo, e la Barberia Giacalone. Tra gli itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni c’è per esempio quella di Sanguinetto in provincia di Verona, un borgo medioevale dove si potrà partecipare ad una passeggiata urbana, con un itinerario alla scoperta del centro storico. I reparti di produzione del Lanificio, il giardino segreto e il bureau di Ermenegildo Zegna: un viaggio nel passato lungo oltre 110 anni tra arte, natura, sapere artigianale e alta tecnologia. E' il filo conduttore scelto da Oasi Zegna per le Giornate di Primavera del FAI di che porterà il pubblico alla scoperta di una parte inedita, quella di Trivero Valdilana, dove tutto è nato. Qui sarà possibile visitare, oltre a Casa Zegna, anche lo stabilimento produttivo e l'ufficio storico dell'imprenditore filantropo che Fondazione Zegna apre appositamente per il FAI.
Tra le ville, i palazzi storici, le chiese e gli altri luoghi accessibili saranno 53 i luoghi aperti in 28 località dell'Emilia Romagna, con alcune perle preziose. A Bologna, per esempio, si potrà accedere alle sale ‘private' (come la sala del Trono o la sala degli Stemmi) del Palazzo Arcivescovile, e verrà anche organizzata una visita ‘teatrale' itinerante alla quadreria dell'Opera Pia dei Poveri Vergognosi. A Ozzano Emilia, aprirà le porte Villa Angelica (che nel 1877 fu proprietà del ministro Minghetti e dal 1980 appartiene alla famiglia Gualandi) che ospita anche un noto istituto erboristico, mentre a Sala Bolognese si visiterà la basilica romanica riaperta dopo il sisma. A Roma nella lista dei luoghi straordinari che saranno aperti ci sono il Casino dell’Aurora Ludovisi, gioiello cinquecentesco con decorazioni di Pomarancio, Domenichino e Guercino, l'Accademia Nazionale dei Lincei, prestigiosa istituzione culturale, e il MIC – Ministero della Cultura, situato nel Palazzo del Collegio Romano nel Rione Campo Marzio. E se a Napoli sarà a aperto Palazzo De' Liguoro di Presicce un edificio monumentale di origine cinquecentesca (via Oronzio Costa 5), tra i luoghi da visitare in provincia, si potrà fare un’escursione nella Baia di Ieranto, oppure alla Necropoli di via Celle a Pozzuoli e fino al Parco Archeologico delle Terme di Baia.
In Friuli Venezia Giulia accanto ai molti monumenti di Trieste (Teatro Verdi, Museo teatrale Carlo Schidl) , tra gli itinerari tematici più interessanti c’è quello al mosaico a Spilimbergo (PD), nei cento anni dalla fondazione della Scuola Mosaicisti del Friuli. Nelle Marche è grande la varietà: dall’Orto Botanico di Urbino per gli appassionati del verde, a Villa Severi di Pesaro fino alle suggestioni liberty del Villino Conte-Staffieri di Porto Sant’Elpidio (Fermo). Per gli amanti delle fortificazioni militari, la Rocca del Duca di Cagli (Pesaro Urbino) e la Fortezza Pia di Ascoli Piceno, mentre gli appassionati di archeologia potranno visitare il Parco Archeologico di Suasa (Ancona). In lista anche luoghi industriali dismessi come l’Elettrocarbonium di Ascoli Piceno, e suggestivi borghi medievali come Montecassiano (Macerata), con la sua cinta muraria e la Pala di Ioannes Hispanus, assieme al borgo di Montalto Marche, nel Piceno, quelli di Montefabbri (Vallefoglia nel Pesarese) e il feudo dei Della Rovere a Senigallia. In Puglia a Bari l'ex Manifattura Tabacchi, ora oggetto di un grande intervento di riqualificazione i narratori del Fai conduranno i visitatori alla scoperta di questo grande edificio che ha fatto la storia della città mentre in provincia saranno aperti il Casino Pappalettere a Giovinazzo e si potrà fare un tour nel centro storico a Conversano, nella masseria Torre dei Cannoni ad Altamura, nelle chiese di Santa Lucia e San Basilio a Gravina, nel giardino Galderisi a Monopoli, a Villa Lenti a Noci e nella chiesa e nel monastero di San Pietro a Molfetta. Infine, a Matera gli appassionati di archeologia potranno visitare il Villaggio neolitico siu Murgia Timone.
Sono ben 56 i siti aperti in tutta l’isola da Palermo a Trapani ma quest’anno in occasione del centenario della morte di Giovanni Verga si ripercorrere un itinerario a lui dedicato, un percorso tra memoria storica, letteratura e cinema. A partire dalla Casa-Museo di Giovanni Verga a Catania, che ospita una biblioteca di più di 2000 volumi e le copie dei manoscritti, alla Fondazione Verga; dalla la chiesa e il monastero di Santa Chiara, da cui Verga avrebbe tratto ispirazione per “Storia di una capinera”; al Monastero dei Benedettini;
la Casa del Nespolo ad Aci Trezza e il castello di Acicastello, luoghi dei Malavoglia e della novella “Le stoffe del Castello di Trezza”.
Lucilla Incorvati
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