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È morto a Sondrio, stroncato da un malore, Emilio Rigamonti, 92 anni, per decenni alla guida dello storico salumificio delle bresaole valtellinesi fondato nel 1913. L’azienda porta ancora oggi il nome di famiglia, anche se da anni è di proprietà della multinazionale brasiliana delle carni Jbs. Rigamonti si è accasciato a terra attorno all’ora di pranzo. Lascia la moglie e una figlia.
«Ci uniamo al dolore della famiglia - ha detto il presidente del Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina, Mario Moro - tutto il nostro pensiero va all’uomo e all’imprenditore che era. Fondamentale è stato il suo contributo per il riconoscimento e la valorizzazione del nostro prodotto Igp. La sua passione per il lavoro e per il territorio ci sono di esempio». Subentrato insieme al fratello Giovanni nella conduzione dell’attività di macelleria e salumeria aperta dal padre nel 1913, Emilio Rigamonti ha contribuito a rendere la Bresaola della Valtellina Igp un prodotto conosciuto e consumato in tutto il mondo.
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